Approvazione del Piano Operativo per gli Insediamenti Commerciali

Delibera del Consiglio Provinciale n. 324 del 14/12/2011

Con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 324 del 14 dicembre 2011, immediatamente eseguibile, la Provincia di Modena ha approvato il Piano Operativo per gli Insediamenti Commerciali (Poic) di rilevanza provinciale e sovracomunale e la variante al PTCP della Provincia di Modena in materia di distribuzione commerciale. Il Piano entrerà in vigore dal giorno 04/01/2012, data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna dell’avviso di avvenuta approvazione.

Le procedure per la formazione e la approvazione del Piano sono disciplinate dalla normativa regionale, in particolare dall’art. 27 della L.R. 20/2000.

La Provincia, nel rispetto delle procedure citate, ha adottato un approccio improntato fin dall’inizio alla concertazione con Comuni, associazioni economiche, sindacali e dei consumatori con la definizione condivisa di linee strategiche per la revisione del Piano, approvate dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n. 297 del 06/10/2010.

Il Piano approvato risponde ai principi enunciati nelle linee stratregiche, come segue:

  • Adeguare la pianificazione-programmazione commerciale alla nuova pianificazione territoriale generale dell’Ente:Il Piano risulta adeguato al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) approvato con Delibera di Consiglio  n. 46/2009 e, in particolare, richiama e rafforza tutte le norme in materia di sostenibilità ambientale, energetica e sulla mobilità.Ai fini di assicurare la sostenibilità energetica degli insediamenti commerciali di rilevanza provinciale, valgono le disposizioni di cui al comma 8 dell’art. 83 del PTCP, in materia di ricorso a fonti energetiche rinnovabili o alla cogenerazione/trigenerazione, e le disposizioni relative alla sostenibilità energetica degli strumenti attuativi (POC/PUA). Si richiede altresì ai Comuni di corredare tali strumenti attuativi con uno specifico studio sulla sostenibilità energetica degli insediamenti che dia conto delle soluzioni adottate nel rispetto delle disposizioni ivi richiamate.  Per gli insediamenti commerciali di rilevanza provinciale valgono le disposizioni in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico negli impianti di illuminazione presenti nell’art. 87.3 del PTCP.Negli strumenti attuativi degli insediamenti commerciali di rilevanza provinciale il Piano obbliga la realizzazione di uno studio sulla mobilità che analizzi i percorsi con mezzi motorizzati, i percorsi pedonali e ciclabili di collegamento alle stazioni/fermate di riferimento del trasporto pubblico, ai principali bacini generatori di utenza ed al restante sistema della rete ciclabile esistente o di previsione. Lo studio individua le misure volte a  garantire:
    • la fluidità e la sicurezza degli accessi agli insediamenti attraverso i percorsi per i mezzi motorizzati;
    • elevati standards di qualità, efficienza e sicurezza dei percorsi ciclabili e pedonali al servizio delle relazioni sopra individuate.
  • Rafforzare la responsabilità degli Enti Locali, promuovendo un processo di reale sussidiarietà istituzionale:
    Il Piano definisce tre livelli di rilevanza delle aree per insediamenti commerciali:

    • rilevanza provinciale
    • rilevanza sovracomunale (riferita ai nuovi ambiti che coincidono con le unioni di comuni)
    • rilevanza comunale

    Per ogni livello il Piano stabilisce tipologia delle aree, modalità di pianificazione ed attuazione urbanistica.

  • Rafforzare il ruolo delle forma associate tra Comuni.Il Piano ridisegna gli ambiti territoriali in cui è articolata la pianificazione commerciale del POIC in modo da farli coincidere con i confini amministrativi di Unioni ed Associazioni dei Comuni, in linea con la riforma regionale in materia urbanistica. I nuovi ambiti territoriali sono: Unione Area Nord, Terre d’Argine, Modena, Comuni del Sorbara, Frignano, Terre di Castelli, Distretto ceramico, Valli Dolo, Dragone e Secchia.
  • Dare priorità alla riqualificazione dell’esistenteDelle 9 nuove previsioni, inserite nel nuovo POIC, ben 7 risultano essere riqualificazioni di insediamenti commerciali esistenti e, come anche sottolineato dalla Regione Emilia Romagna, nel suo parere ambientale.Il Piano, nell’ambito della scelta di privilegiare le riqualificazioni degli edifici esistenti, senza “consumo” di nuovo territorio, prevede due nuove strutture di vendita non alimentari, una sola delle quali, quella di Via Morandi a Modena, realizzabile a breve (l’altra a Concordia, è collegata alla realizzazione del casello dell’autostrada Cispadana).Rispetto alla precedente programmazione, inoltre, il nuovo Poic comprende cinque riqualificazioni di strutture esistenti (a Campogalliano, Castelfranco, Sassuolo, Formigine e Finale Emilia); l’inserimento di una superficie di vendita alimentare nell’area ex-Sicem dell’Appalto di Soliera, struttura già prevista dal precedente Piano, un accorpamento di medie strutture esistenti a Fiorano; il trasferimento di una previsione commerciale precedente in un’altra area, sempre a Castelfranco. Sono cinque inoltre le aree con previsioni commerciali che vengono depianificate.
  • Semplificare le procedure, ridurre i passaggi burocratici ed eliminare le duplicazioni. In particolare il nuovo Poic prevede:
    • che siano evitate sovrapposizioni di istruttoria (la Provincia ha semplificato i procedimenti a carico dei Comuni e integrato le procedure di valutazione a carico dell’Ente in materia commerciale, urbanistica e ambientale, attuando una stretta integrazione tra i Servizi coinvolti,  nell’ottica di evitare le duplicazioni di istruttoria;
    • procedimenti semplificati e concentrazione delle sedi decisionali (eliminati accordi territoriali o sostituiti con conferenze dei servizi);
    • integrazione della pianificazione al livello di unioni di Comuni (ambiti commerciali coincidono con le sei Unioni, una Comunità Montana e Modena capoluogo).
  • Rendere il Piano uno strumento flessibile, operativo e snello.Il range è commisurato agli esiti della VALSAT e riferito ad un periodo di 6 anni, articolato in due fasce temporali di 3 anni ciascuna:
  1. Per il primo triennio di programmazione è stabilita una quota di range alimentare e non alimentare per ciascun ambito sovracomunale ed una quota, alimentare e non alimentare, riferita all’intero territorio provinciale. La quota di range riferita al territorio provinciale nel suo complesso potrà essere utilizzata nel caso di domande di autorizzazione per nuove grandi strutture di vendita, o per loro ampliamenti, non soddisfatte dal range di variazione riferito a ciascun ambito.
  2. Allo scadere del primo triennio di programmazione, il range di variazione sarà riferito al territorio provinciale nel suo complesso e definito con riferimento alla somma dei mq. residui non ancora utilizzati nel primo triennio, mantenendo la suddivisione tra alimentare e non alimentare.
  • Parere motivato della Regione in materia ambientaleIl Piano deve assicurare con la Valsat la sostenibilità ambientale e territoriale degli insediamenti provinciali e sovracomunali. A riguardo, la Regione ha espresso parere positivo in materia ambientale  in quanto:
    • l’insieme degli impatti ambientali derivanti dalla realizzazione delle previsioni del Piano sono stati presi in considerazione, e sono stati individuati i criteri per l’esame degli effetti cumulativi, rivalutando le ipotesi fatte, ridefinendo i limiti quantitativi e condizionandone la realizzazione all’adeguamento di dotazioni infrastrutturali;
    • le strutture commerciali previste sono quasi sempre ampliamenti di strutture già esistenti, oppure si tratta di riqualificazione di ambiti esistenti a destinazione produttiva industriale o terziaria;
    • si condivide la necessità del rispetto delle condizioni di attuazione degli interventi descritte nel prospetto “Condizioni e limiti di attuazione delle previsioni”;
    • si condivide la necessità di prevedere, a supporto della realizzazione degli insediamenti previsti nel piano, uno studio sulla mobilità che analizzi i percorsi con mezzi motorizzati, i percorsi pedonali e ciclabili di collegamento alle stazioni/fermate di riferimento del trasporto pubblico, ai principali bacini generatori di utenza ed al restante sistema della rete ciclabile esistente o di previsione; lo studio, in particolare, individua le misure volte a garantire:
      1. “la fluidità e la sicurezza degli accessi agli insediamenti attraverso i percorsi per i mezzi motorizzati;
      2. elevati standards di qualità, efficienza e sicurezza dei percorsi ciclabili e pedonali al servizio.[…]”;
    • in merito al monitoraggio del piano si apprezza l’istituzione del tavolo di valutazione e monitoraggio con il compito di supportare la Provincia nella valutazione del grado di attuazione delle scelte di pianificazione commerciale; gli stessi Comuni sono tenuti a fornire alla Provincia comunicazioni in merito all’attuazione degli insediamenti commerciali con riferimento all’avanzamento degli Accordi Territoriali

L’Assessore Provinciale alle Politiche per l’Economia Locale, Danela Sirotti Mattioli ha sottolineato che si tratta di un Piano ragionevole ed equilibrato, che tiene conto delle esigenze dei Comuni e, senza stravolgere l’assetto del settore, offre opportunità di sviluppo, consente di mettere in campo nuovi investimenti e di creare posti di lavoro,  garantendo la concorrenza  nel rispetto di quanto prevede la Direttiva Bolkestein.

Pubblicato: 16 Dicembre 2011Ultima modifica: 22 Settembre 2022