La territorializzazione dell’Agenda 2030 Emilia-Romagna

Il sistema multilivello della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile

Presentazione generale del Progetto

La Strategia Regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile della Regione Emilia-Romagna, approvata in data 8 novembre 2021, si propone di radicare l’Agenda ONU 2030 nei territori, nel contesto europeo e nazionale, rendendo gli enti locali, i cittadini, le imprese e le associazioni protagoniste delle politiche e delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, economica e sociale.

In tale contesto, il Progetto di Sistema multilivello promosso dalla Regione, con la collaborazione di ASviS, ha coinvolto 16 enti locali oltre alla Regione: la Città metropolitana di Bologna; le Province di Modena, Piacenza e Ravenna; le Unioni dei Comuni Bassa Romagna, Rubicone e Mare, Terre d’Argine, Valli del Reno, Lavino e Samoggia; i Comuni di Albareto, Bologna, Cesena, Civitella di Romagna, Monte San Pietro, Parma, Piacenza e Reggio Emilia).

Si è utilizzato lo strumento previsto dal Progetto, che ciascun ente locale potrà allegare al proprio Documento Unico di Programmazione (DUP) a partire da quello 2023-2025, e che Regione Emilia-Romagna ha utilizzato quale documento integrativo del Documento di Economia e Finanza (DEFR) 2023-2025 e della relativa Nota di aggiornamento. Tale strumento consente:

  • la valutazione comparata dell’andamento dei diversi livelli territoriali e istituzionali (nazionale, regionale, provinciale o di Città metropolitana, di Unione di Comuni o comunale) rispetto al conseguimento degli obiettivi della Strategia Regionale di sviluppo sostenibile selezionati nel Documento di Economia e Finanza (DEFR) 2023-2025;
  • l’associazione tra ciascun obiettivo quantitativo della Strategia Regionale e gli obiettivi strategici e operativi dei DUP, con un riferimento anche agli indicatori degli obiettivi operativi;
  • l’aggiornamento costante anno dopo anno dell’andamento degli obiettivi quantitativi rispetto al loro conseguimento con relative politiche messe in atto dagli enti locali;
  • l’individuazione di un quadro di riferimento che si riferisce al proprio territorio per le pratiche di sostenibilità di cittadini, imprese e associazioni. Il conseguimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile non dipende infatti solo dal settore pubblico e richiede il concorso di tutti, come previsto dal Patto per il Lavoro e il Clima  sottoscritto nel 2020 dalla Regione, dalle altre Amministrazioni e dal mondo produttivo e sociale dell’Emilia-Romagna. I dati vanno pertanto intesi come riferiti al territorio di cui i diversi enti sono espressione, anche indipendentemente dalle loro competenze gestionali in senso stretto, come è più evidente nei casi in cui prevalgano le funzioni di coordinamento e di governance.

Nota interpretativa sintetica del documento

La Provincia di Modena ha aderito alla Strategia regionale insieme ad altre Province emiliano romagnole, alla Città Metropolitana di Bologna, a vari Comuni e altri Soggetti fra cui Associazioni di categoria, Sindacati e Corpi intermedi.

Il documento regionale deriva dall’Agenda ONU 2030, il programma d’azione per le persone, la prosperità, la pace, la partnership e il pianeta sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.  I 4 obiettivi della Strategia regionale sono: Emilia-Romagna regione della Conoscenza e dei Saperi, Emilia-Romagna regione della Transizione Ecologica, Emilia-Romagna regione dei Diritti e dei Doveri, Emilia-Romagna regione del Lavoro, delle Imprese e delle Opportunità. Il perseguimento di tali obiettivi viete attuato tramite 4 processi trasversali: Trasformazione Digitale, Semplificazione, Legalità, Partecipazione.

È dunque fondamentale costruire, progressivamente e per tutti i territori dei Soggetti aderenti, una griglia di indicatori comuni, misurabili e aggiornabili. Questo per ciascuno obiettivo e partendo da una fase sperimentale.

Sono stati così selezionati 36 obiettivi quantitativi. A loro volta gli obiettivi sono stati suddivisi per Goal e Target e ambiti: ambito Ambientale (14 obiettivi), ambito Economico (9 obiettivi), Ambito Istituzionale (2 obiettivi) e Ambito Sociale (11 obiettivi).  Per ogni Target sono stati individuati gli indicatori suddetti, in modo da potere descrivere lo stato di ogni territorio (comune, provincia, regione) nel percorso di avvicinamento al raggiungimento degli obiettivi

In questa valutazione “sulla tendenza e sulla direzione nella quale stanno andando i singoli territori”, è fondamentale non perdere mai di vista i valori assoluti assunti dei singoli indicatori, soprattutto nei confronti fra diversi territori.

Per il contesto modenese sono stati individuati 13 indicatori (alcuni dei quali focalizzati sul territorio del Comune capoluogo). Gli indicatori, molti dei quali evidenziano in termini assoluti una situazione migliorativa del dato modenese rispetto alla media nazionale, descrivono l’articolato percorso che Enti locali, imprese e cittadini devono ancora intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi individuati da questa sperimentazione. Per questo motivo è fondamentale potere misurare e monitorare i dati nel tempo e in modo condiviso sui singoli territori.

Infatti, rispetto ai goal di Agenda 2030, il campo di azione della Provincia di Modena, stante le sue attuali funzioni e competenze risulta davvero limitato con un relativo potere di incisione solo rispetto ad alcuni target della dimensione sociale e della dimensione ambientale.

Per approfondire

Il dettaglio delle analisi è riportato nella “Nota interpretativa del quadro sinottico degli indicatori del documento – provincia di Modena” tra i documenti del “Progetto Territorializzazione dell’Agenda 2030 Emilia-Romagna”.

Pubblicato: 06 Aprile 2023