Anticorruzione

Trasparenza  e Prevenzione della Corruzione

Negli anni 2012 e 2013 il legislatore ha introdotto per la prima volta nell’ordinamento giuridico, rispondendo a ripetute sollecitazioni degli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte, un sistema organico di prevenzione della corruzione.

La legge 6 novembre 2012, n.190 e le seccessive integrazioni hanno previsto che ogni Amministrazione Pubblica predisponga un Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione. L’ art.1, comma 8 e il Piano Nazionale Anticorruzione approvato con Delibera Civit – ora ANAC – n.72/2013 – Paragrafo 3 punto 3.1.1  prevede che l’organo di indirizzo politico entro il 31 Gennaio di ogni anno adotti il PTPCT prendendo a riferimento il triennio successivo a scorrimento.

L’articolo 10 del decreto 97/2016, nell’intervenire sull’articolo 10 del Dlgs 33/2013, ha soppresso l’obbligo di redigere il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, sostituito dalla previsione che ogni amministrazione indichi, nell’apposita “Sezione Trasparenza” del Piano triennale di prevenzione della corruzione, i Responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati previsti dal predetto D.lgs 33/2013 integrato dal D.lgs 97/16.

Con deliberazione n.1064  in data 13 Novembre 2019 l’Autorità Nazionale Anticorruzione – ANAC  ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2019 . Esso  deve rispondere alle seguenti esigenze:

  1. individuare le attività, tra le quali, quelle di cui al comma 16, nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, anche raccogliendo le proposte dei dirigenti, elaborate nell’esercizio delle competenze previste dall’articolo 16, comma 1, lettera a bis), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  2. prevedere, per le attività individuate ai sensi della lettera a), meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione;
  3. prevedere, con particolare riguardo alle attività individuate ai sensi della lettera a), obblighi di informazione nei confronti del responsabile, individuato ai sensi del comma 7, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del piano;
  4. monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
  5. monitorare i rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità;sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell’amministrazione;
  6. individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge.

A Supporto del Responsabile del Responsabile della Trasparenza e della Prevenzione della corruzione il Presidente ha costituito con atto n. 40 del 4 Marzo 2016  l’Unità di progetto funzionale e intersettoriale a supporto del Responsabile Trasparenza e della Prevenzione della Corruzione, che provvede stabilmente all’adempimento e all’aggiornamento degli obblighi di pubblicazione nella sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale sulla base della normativa di settore. Inoltre  con atto n. 216 del 18 dicembre 2018  presso la Provincia è stata costituita una rete tra Provincia di Modena, Comune di Modena e Unioni Comunali del Territorio Provinciale in tema di prevenzione della corruzione, trasparenza e accesso civico perla condivisione di procedure, modulistiche e orientamenti giurisprudenziali nelle sopracitate materie.

Con Atto del Presidente della Provincia n. 224 del 24 Dicembre 2019 è stato nominata  Responsabile della prevenzione della corruzione e della Trasparenza la dott.ssa Patrizia Gambarini.

Pubblicato: 05 Giugno 2019Ultima modifica: 18 Novembre 2022