Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2013

La popolazione modenese

La crisi economica e il terremoto hanno prodotto risultati visibili anche a livello demografico, evidenziando una diminuzione dell’attrattività del territorio provinciale: la popolazione residente in provincia di Modena, che ammonta al 1.1.2013 a 706.417 unità, cresce, nel corso del 2012, ad un ritmo rallentato rispetto a quanto registrato nel triennio precedente (oltre 1.250 residenti in più rispetto all’inizio dell’anno, +0.2%); i comuni interessanti dal terremoto del maggio 2012 registrano una generale perdita di popolazione.

Il fattore che continua a spiegare la crescita di popolazione, seppure ridimensionata, è l’immigrazione netta da fuori provincia (+3.020 unità nel 2012 quale saldo tra gli iscritti e i cancellati anagrafici), prevalentemente costituita da immigrati stranieri (2.750 immigrati stranieri netti). Il risultato di questi flussi fa sì che al 1/1/2013, la popolazione straniera residente in provincia di Modena raggiunge la quota di 96.671 unità, pari al 13,7% dei residenti (dieci anni fa i cittadini stranieri residenti costituivano il 5,1% del complesso della popolazione).

Sempre nel corso dell’anno appena trascorso, si conferma un sia pur lieve aumento del numero di famiglie, caratterizzate da una dimensione media sempre più ridotta.

Per dare il giusto spazio all’analisi di queste dinamiche, anche quest’anno, l’osservatorio demografico è funzionalmente suddiviso in due volumi: il primo dedicato alla popolazione residente nel suo complesso e il secondo concepito per approfondire le tematiche relative alla popolazione residente straniera.

Il presente lavoro dà luogo al ventinovesimo rapporto relativo alla popolazione residente in provincia di Modena ed è realizzato grazie alla collaborazione delle anagrafi comunali modenesi. Il patrimonio di dati raccolto in serie storica sino al 1.1.2013 sono reperibili nel sito web: www.modenastatistiche.it 
Come accade per tutti gli anni a ridosso della rilevazione censuaria, i dati prodotti e utilizzati per il presente report, riferiti al 1/1/2013 o all’anno 2012, sono da considerarsi provvisori: i Comuni non hanno ancora completato la revisione post-censuaria delle anagrafi e possono rettificare i dati fino al 31/12/2013, termine ultimo per ultimare le operazioni di controllo.

La conoscenza e l’uso di questi dati, la loro articolazione territoriale, il confronto con gli studi sulle previsioni future, sono una preziosa componente su cui basare le scelte programmatiche e le politiche attive così come le strumentazioni urbanistiche, che molti Comuni e la stessa Provincia hanno attivato in questi anni. Occorre continuare ad aggiornare e ad innovare le risposte a fronte del mutamento dei bisogni e dei soggetti che li esprimono.

Anche questi dati ci confermano tendenze ormai strutturali, che sempre più si consolidano e vanno ad impattare con la situazione di recessione economica in atto e che, proprio nel corso del 2012, ha subito un nuovo peggioramento.

Rimodulare gli equilibri tra economia e bisogni in una stagione di crisi è la sfida, che abbiamo davanti e che richiede l’impegno di tutti i livelli istituzionali e sociali.

Il Direttore Generale
Ferruccio Masetti

Pubblicato: 16 Settembre 2013Ultima modifica: 10 Febbraio 2022