Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2011

La popolazione modenese

Anche nel 2010 la popolazione modenese ha continuato a crescere, di una quota ormai stabile negli ultimi anni, tra i 7 ed i 10 mila abitanti l’anno; e così all’inizio del 2011 i residenti in provincia di Modena sono 700.914, con un aumento di oltre 6.300 cittadini rispetto all’1.1.2010.

Fattori rilevanti di questo fenomeno: l’immigrazione netta da fuori provincia (6.043 unità nel 2010), il fenomeno della componente straniera dell’immigrazione, che si attesta a 13.933 immigrati, con un apporto netto e crescente della componente migratoria alla dimensione della popolazione (6.173 immigrati stranieri netti.

Contribuisce all’incremento demografico anche il saldo naturale (nati – morti = +292 unità). Dieci anni fa i cittadini stranieri residenti erano pari al 4,9% del complesso della popolazione. Al 1gennaio 2011 essi raggiungono la quota di 89.346 unità, pari al 12,7% dei residenti.
Per dare il giusto spazio a queste dinamiche, anche quest’anno, l’osservatorio è funzionalmente suddiviso in due volumi: il primo dedicato alla popolazione residente nel suo complesso e il secondo concepito per approfondire le tematiche relative alla popolazione residente straniera.
Questo lavoro rappresenta il ventisettesimo rapporto relativo alla popolazione residente e contribuisce all’arricchimento del patrimonio informativo di dati in serie storica a far tempo dal 1984.

La conoscenza e l’uso di questi dati, la loro articolazione territoriale, il confronto con gli studi ufficiali relativi alle previsioni future, sono una preziosa componente su cui basare le scelte programmatiche e le politiche attive così come le strumentazioni urbanistiche, che molti Comuni e la stessa Provincia hanno attivato in questi anni.

Occorre continuare ad aggiornare e ad innovare le risposte, perché cambiano i bisogni ed i soggetti portatori di tali bisogni. Anche questi dati ci confermano tendenze ormai strutturali, che sempre più si consolidano e vanno ad impattare con la recessione economica in atto. Ricalibrare gli equilibri tra economia e bisogni in una stagione di crisi è la sfida odierna, che richiede l’impegno di tutti i livelli istituzionali e sociali.

Pubblicato: 03 Luglio 2011Ultima modifica: 10 Febbraio 2022