Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2011

I cittadini stranieri residenti in provincia di Modena

Il presente rapporto costituisce il secondo volume dell’Osservatorio demografico 2011, che specificamente, come nelle precedenti edizioni degli ultimi anni, propone l’analisi del fenomeno immigrazione straniera, ovvero l’analisi dei dati relativi ai cittadini stranieri residenti in provincia di Modena, integrando le dinamiche demografiche locali con quelle nazionali e mondiali, che fanno da sfondo ai movimenti migratori diretti verso il nostro territorio.

La crisi economica, che ha caratterizzato in misura sostanziale tutto il 2010, non ha avuto ripercussioni sulla variabile demografica, al punto che la consistenza della popolazione residente ha mostrato un significativo incremento, soprattutto in virtù della componente straniera ed, in particolare, della componente soggetta al processo di regolarizzazione.

I risultati più evidenti possono essere riassunti da poche informazioni statistiche: dieci anni fa i cittadini stranieri residenti erano pari al 3,4% del complesso della popolazione modenese. All’inizio del 2011, essi raggiungono la quota di 89.346 unità, pari all’12,7% dei residenti e si prevede un loro ulteriore incremento, testimoniato, peraltro, dalla rilevazione riferita al mese di aprile e riassunta nelle “Note congiunturali – n. 2 – Anno 2011”.

L’incremento della componente straniera e del numero delle famiglie si consolidano, ogni anno, come fenomeni strutturali, anche a causa del processo di invecchiamento della popolazione residente, oltre che per una struttura socio economica, che continua ad esercitare attrazione nei confronti delle realtà più problematiche, anche in presenza della crisi economica.

I recenti dati sulla dinamica dei posti di lavoro confermano, infatti, la significativa contrazione occupazionale evidente anche nel corso del primo trimestre dell’anno, fenomeno avvenuto in conseguenza della recessione economica mondiale di questi anni.

E, pur tuttavia, il mercato delle “famiglie”, soprattutto di quelle caratterizzate dalla presenza di anziani, alimentano la domanda di lavoro nei confronti delle “badanti”, come risposta individuale ai problemi della non autosufficienza, che affliggono le età più avanzate. Anche la particolare struttura della domanda e dell’offerta di lavoro danno luogo a distorsioni, che richiamano flussi di lavoro dall’estero.

Il dato registrato al 1 gennaio di quest’anno, per la popolazione e per i cittadini stranieri, conferma nuovamente l’attendibilità dello scenario previsto per il 2015 e indicato dal Piano territoriale di Coordinamento Provinciale: 730 mila abitanti con oltre 324 mila famiglie e circa 116 mila stranieri che rappresenteranno il 16% della popolazione.

Viene, pertanto, ribadita la necessità di garantire uno sviluppo sostenibile, sotto il profilo economico, sociale ed ambientale, contenendo l’uso di nuovo territorio e privilegiando la riqualificazione e il riutilizzo dell’esistente.

Per governare gli scenari futuri e per assicurare uno sviluppo sostenibile e durevole, perché di qualità, dovranno essere messe in atto, nel nostro territorio, politiche attente e consapevoli a sostegno di una elevata qualità sociale e di un solido e attivo sistema economico.

Pubblicato: 03 Luglio 2011Ultima modifica: 10 Febbraio 2022