Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2010

La popolazione modenese

Il presente lavoro è, di fatto, il ventiseiesimo rapporto relativo alla popolazione residente predisposto dalla Provincia di Modena, con particolare riferimento alla struttura per sesso e per classi di età, oltre che alle famiglie e ai cittadini stranieri. Come nelle precedenti edizioni degli ultimi anni, l’osservatorio è stato funzionalmente suddiviso in due volumi, di cui il primo appunto si riferisce alle grandezze demografiche complessive della popolazione e delle famiglie, mentre il secondo analizza il fenomeno migratorio dei cittadini stranieri che via via vengono a risiedere verso il nostro territorio.

Anche nel 2009, la popolazione modenese continua ad aumentare raggiungendo le 694.580 unità (+ 6.200 cittadini rispetto al 2008).

Fattori rilevanti di questo fenomeno sono l’aumento del numero di famiglie (sempre più piccole), la crescita del saldo naturale (nati – morti = +388), l’immigrazione da fuori provincia (5.906 unità nel 2009), il fenomeno della componente straniera dell’immigrazione,(6.315 immigrati) e l’apporto netto e crescente della componente migratoria alla dimensione della popolazione.
Dieci anni fa i cittadini stranieri residenti erano pari al 3,4% del complesso della popolazione.

Nel 2009, essi raggiungono la quota di 82.596 unità, pari al 11,9% dei residenti (proprio per dare più spazio a queste dinamiche anche quest’anno l’osservatorio è stato funzionalmente suddiviso in due volumi).

La conoscenza e l’uso di questi dati, la loro articolazione territoriale, il confronto con gli studi sulle previsioni future, sono stati anche una preziosa componente su cui basare le scelte programmatiche (PTCP) e le politiche attive così come le strumentazioni urbanistiche, che molti Comuni e la stessa Provincia hanno attivato in questi anni.

Occorre continuare ad aggiornare e ad innovare le risposte, perché cambiano i bisogni e i soggetti portatori di tali bisogni. Anche questi dati ci confermano tendenze ormai strutturali, che sempre più si consolidano e vanno ad impattare con una situazione di recessione economica ormai in atto.

La crisi economica, che ha caratterizzato in misura sostanziale tutto il 2009, non ha avuto ripercussioni sulla variabile demografica, al punto che la consistenza della popolazione residente ha mostrato un significativo incremento, soprattutto in virtù della componente straniera sostenuta dalla maggiore natalità, dalla dinamica dei ricongiungimenti familiari ed in particolare, dalla componente soggetta al processo di regolarizzazione.

Anche nel corso del 1° trimestre del 2010, la consistenza demografica evidenzia una crescita di popolazione pari a + 1.980 unità rispetto al 1/1/2010, prevalentemente costituita da cittadini stranieri (+1.874 unità ). Il mercato delle ”famiglie” , soprattutto di quelle caratterizzate dalla presenza di anziani, alimenta la domanda di lavoro nei confronti delle “badanti”, come risposta individuale ai problemi della non autosufficienza, che affliggono le età più avanzate. Infine anche se i dati sulla dinamica dei posti di lavoro confermano una contrazione occupazionale significativa, la particolare struttura della domanda e dell’offerta di lavoro danno luogo a distorsioni, che alimentano i flussi di lavoro dall’estero.

Ricalibrare gli equilibri tra economia e bisogni in una stagione di crisi è la sfida di oggi, che richiede l’impegno di tutti i livelli istituzionali e sociali.

Pubblicato: 05 Maggio 2010Ultima modifica: 10 Febbraio 2022