La popolazione modenese 1997

Analisi sulla struttura, per sesso e per classi d’età, della popolazione residente nei comuni e nelle aree della programmazione sovracomunale al 31 dicembre 1997

Osservatorio demografico

La disponibilità del dato relativo alla struttura demografica, nei vari ambiti territoriali della provincia di Modena, è il prodotto derivato dalla sintesi annuale (per il tredicesimo anno consecutivo) dei flussi informativi di origine comunale. Tale ricognizione, in rapporto alle varie classi di età, fornisce l’ordine di grandezza dei contingenti cui rapportare i vari ambiti programmatori, sociali, sanitari ed economici e contribuisce alla costituzione di un sistema informativo locale, in cui l’area tematica della popolazione prefigura scenari attuali e futuri rispetto ai quali maturare le scelte di oggi.

L’esigenza di un sistema informativo in campo demografico viene espressa, oltre che dalle varie aree di attività di governo, anche dall’area delle produzione e del mercato, della ricerca, delle iniziative in campo siciale, dell’informazione e della formazione.

Il monitoraggio degli aspetti legati alla popolazione rappresenta, inoltre, il quadro di riferimento rispetto al quale operare i successivi approfondimenti finalizzati all’analisi di categorie significative di popolazione (quali gli anziani, i giovani le donne gli studenti, gli stranieri, ecc.), all’analisi dei fenomeni naturali (la natalità e la mortalità) e di quelli migratori. La valutazione quali-quantitativa dell’area sociale emergente consente, infatti, di individuare tutte le categorie e le quote crescenti di popolazione a rischio di emarginazione sociale.

L’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa dell’ente pubblico si misurano anche nei termini della sua sensibilità ed attenzione alla società nel suo complesso ed, in particolare, alle fascie significative di popolazione: questo esprime, infatti, il grado di civiltà e di progresso di una società, attenta ai risvolti economici, ma soprattutto sociali ed umani nell’attuazione delle proprie politiche programmatorie nell’erogazione dei servizi.

L’Assessore alla Programmazione
(Gian Carlo Muzzarelli)

Pubblicato: 01 Maggio 1998Ultima modifica: 10 Febbraio 2022