I cervidi nel modenese

Modena, 1997 - 2ª relazione sullo stato dell’ambiente

Conoscere l’ambiente e le sue dinamiche costituisce un elemento di forza per Ia corretta gestione del territorio. Considerato l’elevato valore della componente faunistica e della stretta relazione che esiste fra animali selvatici ed ambiente, il Censimento dei Cervidi rappresenta un tentativo – di anno in anno migliorato – di aggiungere elementi significativi alla conoscenza del patrimonio faunistico che arricchisce il territorio del nostro Appennino e valorizza il patrimonio ambientale della nostra collina e delle nostre montagne.

La ricomparsa dei Cervidi rappresenta infatti un aspetto di rilevante interesse per un territorio caratterizzato da secoli di capillare antropizzazione e che invece sta dimostrando di recuperare aspetti e caratteristiche ambientali diversificate e complesse anche dal punto di vista faunistico, pur in presenza di aspetti problematici e critici che richiedono valutazioni ed interventi di scrupolosa attenzione.

E’ noto che tra gli animali selvatici e gli Ungulati – ed i Cervidi in particolare – sono caratterizzati da un elevato valore biologico, da un forte interesse ambientale ma anche da un innegabile impatto con alcuni aspetti delle attività umane (forestazione, agricoltura, circolazione) ed é per queste complesse motivazioni che é richiesta un’adeguata preparazione fra i tecnici del settore ed un’adeguata consapevolezza fra i cittadini, soprattutto neI mondo della scuola.

Sono queste le considerazioni che suggeriscono di promuovere le indagini ma anche l’informazione e la formazione dei cittadini, degli agricoltori e dei cacciatori, mettendo a disposizione il risultato delle indagini promosse e coordinate dal Servizio faunistico provinciale.

Soprattutto si ritiene fondamentale che questi aspetti siano presi in esame fin d’ora, quando i processi e le dinamiche delle popolazioni di questi importanti animali selvatici sono, tutto sommato, nelle fasi iniziali e permettono di influire non solo sulla completezza della informazione ai cittadini ma soprattutto sulla formazione di una adeguata coscienza e consapevolezza nelle nuove generazioni, a vantaggio di coloro che si stanno preparando ad assumere la responsabilità di gestire con oculatezza il territorio e le risorse che noi saremo in grado di conservare.

Pubblicato: 06 Maggio 2009Ultima modifica: 14 Maggio 2009