Uno. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari.

Dal 28 marzo al 24 maggio presso le sale dell'ex Ospedale S.Agostino di Modena è in programma una mostra dedicata a grandi maestri della fotografia italiana, con le opere acquisite dalla Fondazione Cassa di Risparmio. In calendario visite guidate e incontri con gli autori.

Negli spazi recentemente restaurati dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena sabato 28 marzo alle 17 inaugura la mostra “UNO. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari”. L’esposizione rimane visitabile fino a domenica 24 maggio e presenta oltre 130 scatti di cinque grandi maestri italiani della fotografia, con le spettacolari vedute di città di Gabriele Basilico, i paesaggi urbani di Franco Fontana, i lucidi e delicati sguardi sul mondo di Luigi Ghirri, le suggestive visioni archeologiche di Mimmo Jodice e un’installazione permanente firmata da Franco Vaccari. La mostra è prodotta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ed è curata da Filippo Maggia.

Vengono mostrate al pubblico le nuove rilevanti acquisizioni italiane della “Collezione di fotografia contemporanea e video d’artista” della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, unitamente a un gruppo di opere selezionate dagli stessi artisti. Il titolo della mostra “UNO” rimanda idealmente al primo passo che la Fondazione si accinge a compiere per raccontare attraverso immagini fondamentali la storia della fotografia italiana dagli anni Settanta ad oggi.

Gabriele Basilico, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice e Franco Vaccari sono fra i protagonisti che più hanno contribuito all’evoluzione della teoria e del linguaggio fotografico negli ultimi decenni in Italia.
Milano, Berlino, Porto, Genova, Bilbao sono alcune tra le numerose città ritratte nelle grandi fotografie di Gabriele Basilico (Milano, 1944) che sono presenti in mostra. Ogni suo lavoro è una ricerca sulla vera identità dei luoghi per coglierne l’essenza.
Dell’opera di Franco Fontana (Modena, 1933) vengono presentati i celebri Paesaggi urbani e la serie Asfalti, per illustrare le ricerche sul colore che l’autore conduce fin dai primi anni Settanta. Gli scatti con cui ritrae le città americane ed europee sono immagini geometriche e frammentate, che assumono la forza cromatica di quadri astratti.
A testimonianza dell’instancabile ricerca fotografica di Luigi Ghirri (Scandiano, RE, 1944 – Roncocesi, RE, 1992) vi sono le opere tratte dalle serie Kodachrome (1973), Colazione sull’erba (1972), Versailles (1985), Il profilo delle nuvole (1984-86) e Atelier Morandi (1990). L’autore si sofferma con semplicità e ironia su elementi apparentemente banali della quotidianità che si caricano di nuovi significati.
L’opera di Mimmo Jodice (Napoli, 1934) viene introdotta con una ricca selezione di fotografie tratte da Mediterraneo, lavoro che contraddistingue la sua ricerca artistica fin dagli anni Ottanta. L’autore risale alle origini della cultura mediterranea, tracciando un lontano passato archeologico e mostrando vibranti visioni di mari e terre emerse.
Franco Vaccari (Modena, 1936) presenta invece un’installazione permanente, intitolata Bar Code 2, evoluzione dell’Esposizione in tempo reale n. 21 realizzata nel 1993 alla Biennale di Venezia e ripensata ora appositamente per gli spazi dell’ex ospedale Sant’Agostino. Nel percorso di mostra dell’artista, a cui si deve un contributo fondamentale nel dibattito teorico sulla fotografia come linguaggio artistico, vi sono anche opere tratte dai lavori Photomatic d’Italia (1973) e Cani+Sedie (2003).

Come già detto, tra le opere realizzate da questi 5 grandi artisti italiani presenti nella mostra, vi sono alcune acquisizioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La Fondazione modenese ha avviato a partire dal 2007 uno specifico progetto nell’ambito della fotografia contemporanea, del video d’autore e del cinema d’artista. L’Obiettivo generale è quello di dar vita ad una collezione permanente, da collocare definitivamente all’interno del polo culturale Sant’Agostino.

La collezione sta prendendo forma attraverso acquisizioni mirate, programmate nell’arco di un triennio, che riguardano sia artisti italiani che stranieri. Ad oggi sono state selezionate 134 opere di 26 autori, sia affermati che emergenti, con un’attenzione particolare agli artisti a metà carriera. Per quanto riguarda l’estero si è scelto di procedere per aree geografiche e di iniziare con opere di autori provenienti dall’Estremo Oriente, per poi proseguire con l’Europa orientale e infine con il Medio Oriente e l’Africa.

In attesa dell’allestimento della collezione permanente vengono realizzate mostre periodiche. “UNO. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari” segue a breve distanza di tempo “Asian Dub Photography“, l’esposizione sulle acquisizioni dall’Estremo Oriente che si è tenuta al Foro Boario dallo scorso dicembre all’inizio di marzo di quest’anno. In autunno sono poi previste una rassegna dedicata a giovani fotografi italiani e una grande mostra di autori dell’Europa dell’Est, entrambe all’ex ospedale Sant’Agostino.

L’Ospedale Sant’Agostino sorse tra il 1753 e il 1762 per volere del duca Francesco III. É stato luogo di cura dei modenesi sino al 2005, anno in cui tutto il personale, le strumentazioni e le attività cliniche sono stati trasferiti nel Nuovo Ospedale di Baggiovara. Ora l’immobile è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha investito nell’acquisto dal Comune complessivamente oltre 15 milioni di euro. L’intervento di ripristino promosso dalla Fondazione nel novembre 2008 riapre al pubblico le sale collocate al piano terra e al piano rialzato della parte monumentale, con ingresso da via Emilia Centro. Destinato ad attività culturali ed esposizioni, lo spazio ripristinato riguarda 1.400 metri quadri di grande pregio architettonico, tra corridoi, ampie sale con soffitti a volta e vani di servizio. Tutto questo è stato realizzato in attesa dell’avvio del grande cantiere che interesserà tutta l’area costituita dall’ex ospedale, come previsto dall’accordo sottoscritto nel novembre 2007 da Ministero per i Beni culturali, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Oltre alla mostra “UNO”, presso le sale dell’ex Ospedale S.Agostino è stata allestita ed è visitabile nello stesso periodo anche la mostra fotografica “La montagna rivelata”, promossa dalla stessa Fondazione in collaborazione col Fotomuseo Panini. Questa seconda esposizione presenta oltre 100 scatti realizzati da una trentina di fotografi-alpinisti alla metà dell’800. Tratte dalla collezione Fineschi, le foto documentano le prime spedizioni geografiche alla conquista delle cime più alte del mondo.

In occasione della mostra “UNO. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari” è stato realizzato un catalogo, edito da Skirà, a cura di Claudia Fini e Francesca Lazzarini. Il volume contiene le biografie per ogni artista e le immagini delle opere acquisite dalla Fondazione.

Sono previste alcune visite guidate, di sabato alle 11.30, nei mesi di aprile e maggio (e precisamente il 4 e il 18 aprile, il 9, 16 e 23 maggio), e anche giovedì 23 aprile alle 18. Tra le iniziative collaterali sono in programma anche gli incontri con gli autori, che avvengono in alcune giornate di mercoledì con inizio alle 19. Il calendario prevede il 15 aprile l’incontro con Gabriele Basilico, il 22 aprile con Franco Fontana, il 29 aprile con Mimmo Jodice, il 6 maggio interviene Paolo Barbaro, storico della fotografia, per presentare il lavoro di Luigi Ghirri, infine il 13 maggio ha luogo l’incontro con Franco Vaccari.

L’orario di visita alle due mostre “UNO. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari” e “La montagna rivelata” è tutti i giorni dalle 11 alle 19, con chiusura settimanale il lunedì. L’ingresso è gratuito.

Per informazioni:
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Tel. 059.239888
email: info@mostre.fondazione-crmo.it

Pubblicato: 25 Marzo 2009