Una montagna per la musica

Dal 21 gennaio al 19 febbraio a Lama Mocogno, Fanano, Fiumalbo e Pavullo sono in programma quattro stage per giovani musicisti sotto la guida di maestri internazionali. L'iniziativa fa parte di un progetto per la creazione del Distretto musicale dell'Appennino modenese, che vanta 37 realtà musicali, tra cori, bande, associazioni e scuole di musica.

Quattro stage per giovani musicisti sull’Appennino modenese. Quattro appuntamenti dedicati al clarinetto, agli ottoni, alla chitarra classica e alla direzione d’orchestra che faranno incontrare gli studenti delle scuole di musica con concertisti di fama internazionale. Entra nel vivo il progetto “Una montagna per la musica“, promosso dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Modena, che, dopo la rassegna di concerti “didattici” appena conclusa, propone weekend di masterclass di alto livello alle Piane di Lama Mocogno il 21 e 22 gennaio, a Fanano il 28 e 29 gennaio, a Fiumalbo l’11 e 12 febbraio e a Pavullo il 18 e 19 febbraio.

Le quattro masterclass sono aperte ai giovani allievi (12 – 25 anni) delle scuole di musica che potranno così entrare in contatto con altri studenti e approfondire lo studio di alcuni strumenti, guidati da musicisti e direttori d’orchestra di fama internazionale. Le proposte formative sono state ideate con la collaborazione dell’Associazione nazionale delle scuole di musica “Assonanza” e del Laboratorio musicale del Frignano, con l’apporto organizzativo del Consorzio Valli del Cimone e la collaborazione dei Comuni interessati.
I primi a partire saranno i clarinettisti che si ritroveranno alle Piane di Mocogno sotto la guida del maestro Fabrizio Meloni, primo clarinetto solista dell’orchestra della Scala, accompagnato dal pianista Takahiro Yoshikawa. L’appuntamento per gli ottoni sarà il 28 gennaio a Fanano con il Prisma Brass Quintet, quintetto d’ottoni dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai. L’11 febbraio, a Fiumalbo, Andrea Vettoretti guiderà lo stage di la chitarra classica, mentre il 18 febbraio a Pavullo, si studierà direzione d’orchestra con Daniele Carnevali.
I quattro stage prevedono, nella serata del sabato, un concerto aperto al pubblico del musicista che tiene le lezioni. Spazio anche per il contatto diretto con l’Appennino: i ragazzi e le ragazze nella mattinata di domenica potranno partecipare a un’escursione con le ciaspole, divertirsi sulle piste di sci o al palaghiaccio, andare alla scoperta delle capanne celtiche. Sono previste proposte anche per gli accompagnatori, con visite ai produttori di prodotti tipici locali o alle pievi romaniche e ai castelli, e un’esperienza di nordic walking nei luoghi più incontaminati dell’Appennino, a cura del Consorzio Valli del Cimone. Ulteriori informazioni sui pacchetti di accoglienza per gli studenti sono disponibili sul sito Valli del Cimone (vedere nei link utili a fianco) o all’indirizzo e mail info@vallidelcimone.it.

L’obiettivo dell’iniziativa è mettere in rete e valorizzare le numerose realtà che si occupano di formazione musicale sull’Appennino modenese e allo stesso tempo preparare i giovani musicisti al Festival europeo della musica per la gioventù “Allegromosso“, in programma dal 17 al 19 maggio sulla riviera romagnola.

Come spiega Mario Galli, vicepresidente della Provincia di Modena con delega alla Promozione del territorio, si tratta «da un lato, di creare l’occasione per far emergere una realtà ricca come quella delle scuole di musica in Appennino, offrendo opportunità di crescita ai ragazzi che le frequentano, dall’altro di cogliere le potenzialità sul versante turistico offerte dalla creazione di un Distretto musicale in Appennino, con una proposta fortemente caratterizzata anche da questo punto di vista». Il Distretto ipotizzato si propone di collegare in rete istituzioni, scuole e associazioni in unità formativa e d’indirizzo, e di sviluppare azioni di marketing turistico-culturale anche grazie a eventi, corsi e stages residenziali, capaci di garantire un flusso di visitatori anche al di fuori delle stagioni invernali ed estive.

Quindici cori, dieci bande, sei associazioni e altri sei tra scuole musicali e semplici corsi. Sono in tutto 37 le realtà musicali attive sulla montagna modenese e di queste ben 19 svolgono, tutto l’anno o periodicamente, attività di formazione e avviamento. Una realtà imponente, che coinvolge 17 Comuni, decine di maestri e centinaia di allievi, giovani e meno giovani, e appassionati. Una base significativa che il progetto per la creazione del Distretto musicale dell’Appennino modenese intende mettere a sistema e far crescere ancora.
I dati emergono dal censimento che il Consorzio Valli del Cimone ha avviato su incarico della Provincia di Modena. Il quadro che ne esce è estremamente variegato, capace di toccare davvero tutti i generi musicali e di coinvolgere dal professionista più esperto al più giovane allievo. Tra le bande, molte delle quali fanno anche formazione, quella più carica di storia è la Gioacchino Rossini di Lama Mocogno, nata nel 1890. Si tratta comunque di realtà molto vitali, frequentate da tanti giovanissimi, con corsi che arrivano a raccogliere anche 30 allievi, come a Montefiorino.
La gamma delle attività è molto ampia. Si va dalle giornate per la diffusione della musica nelle scuole elementari al “Musica e sport camp” di Polinago, che permette ai giovani di avvicinarsi alla musica con un metodo facile e divertente; dalle iniziative consolidate e di valore internazionale, come il Corso di musica di Piandelagotti, organizzato dal maestro Urì Chameides, giunto alla 22ª edizione, che richiama sul nostro Appennino violinisti da tutto il mondo per due settimane di perfezionamento, al Laboratorio musicale del Frignano che da Pavullo organizza, oltre a numerosi corsi e laboratori, eventi come “Echi musicali” e il festival chitarristico internazionale “Arte a sei corde”.
Grande offerta anche per i generi musicali: da una parte il Circolo musicale Palaganese che, tra scuola, banda e coro, si dedica alla ricerca di vecchie ballate e melodie dell’Appennino, il gruppo vocal-strumentale I Viulan oppure il coro gregoriano e quello di canti tipici di Fiumalbo. All’estremo opposto, invece la Scuola Massimo Riva, nata a Zocca nel 2003 e voluta da Vasco Rossi, che organizza corsi di chitarra rock e pianoforte moderno e offre una sala prove alle giovani band della zona.

Pubblicato: 12 Gennaio 2012Ultima modifica: 14 Febbraio 2020