Tutto sulle cave

I dati 2011 sull’attività estrattiva nel modenese.
50 cave, quantità in aumento dopo anni di calo

Nel modenese, i base ai dati relativi al 2011, le cave autorizzate sono 50 (quattro in meno rispetto al 2010 e nove in meno rispetto al 2008), ma solo in 34 di queste sono state effettuate estrazioni di materiale. I quantitativi scavati sono arrivati a 943 mila metri cubi (erano 1,2 milioni nel 2008, poi calati a 781 mila nel 2010): di questi quasi 820 mila sono costituiti da ghiaie e sabbie, il resto da materiale da cave di monte (otto mila metri cubi), sabbie per ceramiche (71 mila) e argille per ceramiche (44 mila).

Sono solo alcuni dei dati contenuti nella Relazione di monitoraggio sulle attività estrattive 2011 con aggiornamenti relativi anche al 2012, realizzata dai tecnici dell’Osservatorio provinciale sulle attività estrattive in vista della piena attuazione del nuovo Piano delle attività estrattive, approvato nel 2009, che ha avuto i suoi primi effetti a partire dal 2012.

Il documento, che sarà presentato nelle prossime settimane al Consiglio provinciale, contiene il punto della situazione sull’attività, compresi la dismissione dei frantoi e i ripristini ambientali delle cave dismesse.

Come sottolineano i tecnici, la diminuzione dei quantitativi estratti in questi ultimi anni ha rappresentato un segnale della crisi in atto, ma anche un effetto della fase di completamento da parte dei Comuni delle procedure per l’avvio del nuovo Piano che ha rivisto in gran parte le regole e criteri, all’insegna di una maggiore tutela ambientale.

I fabbisogni previsti nel 2009, infatti, tenevano conto della necessità di fornire i materiali estrattivi per alcune opere viarie importanti tra cui la Cispadana, la terza corsia dell’Autobrennero e la bretella Campogalliano-Sassuolo che devono ancora partire.

Dalla fotografia del 2011 emerge, inoltre, che in 41 cave si estrae sabbia e ghiaia, in quattro argille per ceramiche, una argille per laterizi, tre materiale da cave di monte e una sabbia per ceramiche.

Nella relazione sono forniti anche i dati della distribuzione sul territorio delle 34 attività estrattive effettuate: a Modena sempre nel 2011 le cave che hanno svolto attività di scavo sono quattro, a S.Cesario sul Panaro sei, Sassuolo 12, due a Formigine, Prignano e Spilamberto, una a Campogalliano, Castelfranco Emilia, Montecreto, Palagano, Pavullo e Zocca. Le ditte impegnate nell’attività nel modenese sono 25 nel 2011 contro le 27 del 2010 e le 35 del 2008.

Pubblicato: 11 Gennaio 2013Ultima modifica: 08 Luglio 2020