Triennale del Venerdì Santo

Il 29 marzo nel centro storico di Fanano va in scena la spettacolare rievocazione della Passione di Cristo che si tiene ogni 3 anni.

Il 29 marzo a Fanano si celebra il Venerdì Santo pasquale con un grande evento che richiama numerosi fedeli, turisti ed amanti delle tradizioni e del folklore. Espressione della tradizione religiosa, la Triennale del Venerdì Santo di Fanano rappresenta una delle manifestazioni più antiche e suggestive dell’Alto Appennino Modenese. La rievocazione fananese della Passione di Cristo vede il suo momento culminante in una processione che si snoda lungo le vie del centro storico, adornato con rami di bosso ed illuminato con fiaccole e lanterne.

La Triennale del Venerdi Santo di Fanano ha una tradizione secolare ed è passata attraverso innumerevoli trasformazioni, prima di assumere l’attuale forma organizzativa. Inizialmente si svolgeva ogni 8 anni ed in forma vivente, con attori del paese che interpretavano il dramma della passione. Successivamente le persone sono state sostituite da statue e immagini sacre. Quello che non è mai sostanzialmente mutato è l’apparato scenografico, costituito da colonne e cordoni di bosso e cipresso (gli alberi del dolore e del lutto), che decorano l’intero percorso della processione.

Il paese viene suddiviso per l’occasione in 8 contrade: Chiesa, Piazza, Stradone, Poggiolo, Pianata, Piazzetta, Fuoco, Gesù Morto. Ogni contrada ha un capocontrada che organizza la potatura e la raccolta del bosso. Già nel periodo di quaresima e soprattutto durante la settimana Santa, le strade e le piazze si animano di un lavoro febbrile che unisce uomini, donne e giovani fananesi.

I riti religiosi iniziano nel primo pomeriggio del Venerdì Santo con la traslazione del simulacro di Gesù Morto dalla Cappella privata della famiglia Fogliani, ove è conservato, alla Cripta Verde della stessa Contrada. La fase successiva inizia al calare del sole con la traslazione del Gesù Morto dalla Cripta Verde alla Chiesa, dove alle 20.30 si svolgono i riti della Passione. Al termine inizia la terza fase con la Processione che si snoda attraverso le otto contrade, con soste all’Orto del Geztemani nel Poggiolo e al Calvario nella Piazzetta. Al termine della Processione, nel piazzale della Chiesa è pronunciata l’omelia della Passione, quindi il simulacro di Gesù Morto è riportato alla Cappella Fogliani.

Le celebrazioni proseguono nel giorno di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, quando tra l’altro sono in programma le tradizionali gare di “coccetto”, un gioco che si perpetua da secoli, al quale tutti possono partecipare, e che consiste nel contendersi le uova sode variopinte, battendole una contro l’altra. Le scenografie della Triennale rimangono poi visitabili per tutta la settimana successiva, nella suggestione del verde del bosso e del viola tenue delle centinaia di lampadine ricoperte di carta colorata.

Il Consorzio Valli del Cimone propone per l’occasione lo speciale pacchetto turistico “Triennale del Venerdì Santo a Fanano”, al costo di 40 euro per persona, con pernottamento in trattamento di mezza pensione (prenotazioni tel. 0536.325586, email info@vallidelcimone.it).

Le origini della Triennale del venerdì Santo risalgono al Medioevo, e gli elementi che la caratterizzano sono stati tramandati dalle numerose comunità religiose che si sono insediate nel corso dei secoli a Fanano, tra cui i monaci benedettini, che nel 753 si spostarono a Nonantola dove fondarono la locale Abbazia, e i Francescani (1230-1768). Con la costruzione della via Romea Nonantolana, che collegava le due Abbazie benedettine di Nonantola e Fanano, e, attraverso il Passo della Calanca, la pianura Padana con la Toscana, in epoca medievale la cittadina divenne un luogo di transito, assistenza ed ospitalità soprattutto per i pellegrini che si recavano a Roma.

Per informazioni:
Punto Informativo IAT del Cimone
tel. 0536.68696 email info@fanano.eu

Pubblicato: 27 Marzo 2013Ultima modifica: 20 Maggio 2013