La cordata di imprese vincitrice della gara per l’acquisizione del 49 per cento delle azioni di Atcm spa ha sottoscritto giovedì 2 aprile il contratto di investimento con i soci pubblici dell’azienda di trasporto pubblico locale. Il documento, che sancisce l’avvio dell’ingresso del nuovo partner nel capitale sociale, è stato firmato nella sede della Provincia di Modena dal presidente Emilio Sabattini – su delega di tutti i Comuni del territorio provinciale – e dai rappresentanti legali delle quattro società costituenti la cordata: Bruno Lombardi, per Ratp Developpement; Gino Maioli, per Ferrovie Emilia Romagna (Fer); Quinto Riccardo Bertini, per Compagnia toscana trasporti (Ctt); Daniele Passini, per Nuova mobilità Scarl. Presenti anche il presidente dell’Agenzia per la mobilità (Amo) Nerino Gallerani, il presidente di Atcm spa Pietro Odorici, l’assessore provinciale alla Mobilità Egidio Pagani e l’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Daniele Sitta.
Giovedì 16 aprile si riunirà l’assemblea straordinaria degli enti locali soci di Atcm. In quella sede dovranno essere approvati l’aumento del capitale sociale dell’azienda – riservato alla cordata che si è aggiudicata la gara indetta da Amo – e la modifica dello statuto. Il vincitore della gara potrà poi procedere al versamento del corrispettivo stabilito per l’acquisizione del 49 per cento delle azioni dell’azienda di trasporto pubblico, pari a 10 milioni e 200 mila euro.
«E’ un passo importante che sancisce l’avvio di una nuova fase per Atcm – sottolinea il presidente della Provincia Emilio Sabattini – finalizzata a qualificare l’attività e l’efficienza del trasporto pubblico, obiettivo prioritario delle nostre politiche future. L’esperienza dei partner privati sarà preziosa per rendere competitiva l’azienda in un mercato che si sta finalmente aprendo».
La stessa assemblea dei soci in seduta ordinaria procederà a nominare i nuovi organi amministrativi della società e il nuovo collegio sindacale, entrambi a maggioranza pubblica. Alla cordata vincitrice della gara spetterà la nomina di due membri del consiglio di amministrazione, che si andranno aggiungere ai tre nominati dai soci pubblici, nonché di un sindaco effettivo e di un supplente. Il numero complessivo dei consiglieri salirà di conseguenza a cinque, nei limiti previsti dalla legislazione. Il presidente della società e la maggioranza del cda continueranno a essere nominati dagli enti pubblici soci. Il partner industriale dovrà invece nominare l’amministratore delegato che avrà la responsabilità gestionale e operativa della società.