Sono 52 gli infortuni sul lavoro mortali che si sono verificati a Modena nei tre anni tra il 2005 e il 2007. Nello stesso periodo, sulla base dei dati aggiornati al 31 ottobre 2008, l’Inail ha indennizzato 1.530 infortuni che hanno provocato inabilità permanenti e 4.462 infortuni gravi. E’ a questi numeri che fa riferimento la campagna di comunicazione per la prevenzione degli infortuni sul lavoro al via in questi giorni promossa da Provincia e Comune di Modena, Inail, Azienda Usl con la collaborazione di tutti i soggetti (sindacati e associazioni di categoria) che fanno parte del Coordinamento provinciale sicurezza sul lavoro.
Lo slogan che accompagna i manifesti, le inserzioni sui giornali, gli spot radiofonici e televisivi è: “La sicurezza sul lavoro non ammette strappi alla regola”. E per la campagna, ideata e sviluppata dall’agenzia modenese Labirinto, è stato realizzato anche un vero e proprio marchio: “Sicuro! E’ il mio lavoro” che accompagnerà le attività di informazione e formazione previste nei prossimi mesi.
«L’obiettivo è sollecitare in modo diretto il senso di responsabilità dei datori di lavoro e degli stessi lavoratori – spiega l’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli – affinché continui l’impegno nella prevenzione e la guardia rimanga alta, anche in questo periodo di crisi dove qualcuno potrebbe avere la tentazione di “risparmiare” risorse tagliando un po’ sulla sicurezza». Il messaggio che propone la campagna è proprio che “Attenzione e responsabilità sono gli strumenti di prevenzione più sicuri contro gli infortuni. Usali sempre”. E facendo riferimento alla tendenza alla riduzione degli infortuni Cavicchioli sottolinea come «non cali la preoccupazione per il fenomeno ancora molto diffuso in alcuni settori come edilizia e agricoltura e con fasce di lavoratori particolarmente a rischio, a cominciare da giovani e stranieri».
«Anche a livello distrettuale – afferma Simona Arletti, assessore alle Politiche per la salute del Comune di Modena – l’attenzione sugli incidenti sul lavoro è stata alta. Due esempi: i controlli dei cantieri privati da parte del nucleo edilizia della Polizia municipale e la modifica del regolamento edilizio per la prevenzione delle cadute dall’alto. E presto arriverà in Consiglio comunale la programmazione triennale su Salute e Benessere sociale i cui obiettivi sono stati definiti con istituzioni, associazioni, organizzazioni sindacali e datoriali».