Nell’ambito del Settimana dedicata alle fonti di energia rinnovabili, promossa dalla Provincia di Modena, nell’ambito del progetto europeo Edures, con il coinvolgimento delle Province di Bologna e Ravenna, si svolge il convegno in programma giovedì 29 marzo (dalle ore 9,45 alle 18) nella sala dei 150 della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134) sullo sviluppo di nuove metodologie didattiche sui temi dell’energia sostenibile con la presentazione di esperienze italiane e europee. Dopo i saluti di Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, intervengono Massimo Cenerini, responsabile del servizio politiche energetiche della regione Emilia Romagna, Luigi Bruzzi del dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, Paolo Tamburini, del servizio Educazione ambientale Agenda 21 della Regione, e Milena Bertacci di Irre Emilia Romagna. Nel corso dell’incontro saranno illustrate le esperienze avviate nei realtà che aderiscono al progetto europeo Edures sulle fonti rinnovabili: Creta (Grecia), Sassonia (Germania) Smaland und Oarna (Svezia). Al termine si svolge una tavola rotonda, coordinata da Eriuccio Nora, direttore dell’area Programmazione della Provincia di Modena, alla quale partecipano insegnanti ed esperti di educazione ambientale ed energia sostenibile.
Nel convegno sarà fornito un quadro delle politiche energetiche a livello regionale, senza trascurare gli aspetti legati all’educazione nelle scuole con approfondimenti dedicati alle metodologie didattiche innovative.
Durante tutta la settimana l’Urp della Provincia di Modena (viale Martiri della Libertà 34, tel. 059 209199) distribuisce gratuitamente materiale informativo sui temi dello sviluppo sostenibile tra cui un nuovo opuscolo dal titolo “I luoghi dell’energia pulita” prodotto in collaborazione con lo Ial di Modena. Nel libretto sono descritti una serie di itinerari nel territorio modenese per scoprire esempi e esperienze sulle fonti rinnovabili e l’edilizia ecologica.
Nell’opuscolo si parla dell’esperienza del Comune di Montecreto che punta all’autosufficienza energetica sfruttando anche il vento che soffia sul monte Cervarola; il Comune di Marano invece scommette sull’energia idroelettrica con una minicentrale a basso impatto sul fiume Panaro e sul fotovoltaico con un impianto a energia solare installato nel borgo di Festà; a Marano, inoltre, è possibile visitare il Museo dell’energia ricavato nel vecchio mulino Montecuccoli. Tra gli altri esempi descritti nella guida figurano un casolare ecompatibile costruito a Maserno di Montese, l’impianto di riscaldamento ecologico del caseificio S.Rita di Pompeano a Serramazzoni, la minicentrale idroelettrica di Canevare a Fanano dove è previsto anche l’accesso del pubblico e la centralina biomasse nell’agriturismo La Palazza sempre a Canevare di Fanano.