Quasi 26 milioni di euro di investimenti nel 2010 su reti acquedottistiche, fognature e depurazione che si aggiungono ai 31 milioni previsti nel 2009 e in parte già realizzati. Sono questi in sintesi le risorse investite dai gestori Hera, Aimag, SorgeAqua che gestiscono il servizio idrico previste nel Piano investimenti illustrato, insieme al Piano economico finanziario di Hera e Aimag, all’assemblea dei sindaci dell’Autorità d’ambito provinciale (Ato) che si è svolta nel pomeriggio di lunedì 24 maggio.
In base al Piano approvato, Aimag investirà 8,5 milioni, Sorgea due milioni, mentre Hera investirà quest’anno 15,8 milioni di euro; per Hera si tratta di un calo rispetto ai 20 milioni previsti dal precedente piano per effetto in parte del calo dei consumi di questi ultimi anni, con relativi minori ricavi, in parte perché, come per gli altri gestori, negli anni scorsi sono stati effettuati maggiori investimenti rispetto a quelli richiesti dalla programmazione di Ato.
Il Piano economico finanziario per il prossimo triennio contiene la rimodulazione della tariffa media per il 2010 che servirà finanziare anche gli investimenti: è previsto un aumento della tariffa media tra il cinque e il sei per cento che nel bacino Hera sale così da 1,36 a 1,45 euro per mille litri consumati. Sulla base del Piano economico finanziario verranno definite di conseguenza le singole tariffe (agevolata, base, eccedenza, fognatura depurazione). La proposta avanzata dall’esecutivo di Ato – che verrà discussa definitivamente entro giugno dall’assemblea dei sindaci – prevede un aumento del 5.44 per cento su tutte le tariffe del territorio provinciale a partire dal 1 gennaio 2010. Sulla base dei calcoli dei tecnici Ato, quindi, per una famiglia che consuma annualmente 156 metri cibi all’anno (un nucleo di tre persone) l’aumento sarà tra i 10 e i 13 euro all’anno.
«Con questi investimenti – spiega Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena e presidente di Ato – puntiamo ad ammodernare ulteriormente la rete idrica provinciale per ridurre la dispersione che purtroppo oggi è del 32 per cento ma in calo tendenziale da alcuni anni anche grazie a una mole di investimenti delle aziende che in cinque anni ha superato i 135 milioni di euro. Gli aumenti tariffari – sottolinea Vaccari – incideranno sulle famiglie per pochi euro all’anno, ma grazie alle maggiori risorse messe a disposizione del Fondo sociale garantiamo la fasce deboli, senza trascurare il fatto che, anche con questi aumenti, la tariffa media nel modenese resta tra le più basse della regione».
Previsto anche l’aumento delle risorse destinate alle fasce deboli: il Fondo di sostegno per le famiglie numerose o in difficoltà economica salirà da 650.000 euro a 850.000 euro anche aggiungendo economie degli anni precedenti.
Nel 2009 sono salite da 1800 a 2800 le famiglie che hanno usufruito del sostegno del Fondo.
Dal 1 gennaio 2011, inoltre, sarà applicata la “tariffa procapite” in tutti i Comuni della provincia già adottata in via sperimentale nel comuni del bacino ex Sat. Si tratta di un nuovo metodo di calcolo che garantirà un maggiore risparmio idrico e bollette più eque, contrastando gli sprechi e premiando i comportamenti corretti.
La legge nazionale impone che la tariffa del servizio idrico sia sufficiente a coprire tutte le spese dei gest0ri compresa la remunerazione del capitale che nel modenese non è ancora garantita al livello previsto. Come hanno spiegato i tecnici Ato nel corso dell’Assemblea, tuttora i gestori operano “sotto tariffa” e solamente nei prossimi anni si raggiungerà l’equilibrio previsto per legge.