Due weekend dedicati al tartufo: sabato 24 e domenica 25 ottobre, e in replica sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, a Montefiorino si tiene la diciottesima sagra dedicata al famoso e prelibato fungo a forma di tubero dall’aroma inconfondibile, molto utilizzato nel condimento dei cibi.
La manifestazione è organizzata dall’Unione Comuni montani Valli Dolo, Dragone e Secchia, in collaborazione con il Comune di Montefiorino, la Provincia di Modena e il Consorzio Valli del Cimone.
“E’ da tempo che la Provincia è impegnata sulla promozione del tartufo – sottolinea Giandomenco Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura – anche attraverso uno specifico progetto che ha permesso l’avvio di diverse tartufaie. Il tartufo rappresenta un’eccellenza della nostra montagna che è giusto valorizzare. Non a caso in questa parte dell’Appennino modenese è nato il marchio di tutela del tartufo delle valli Dolo e Dragone“.
Questo marchio tutela l’insieme delle quattro varietà di tartufo tipiche della zona, ovvero il Tartufo bianco pregiato, lo Scorzone autunnale, il Tartufo nero liscio e il Bianchetto o marzuolo. Il marchio è stato realizzato dalla Camera di Commercio di Modena in collaborazione con il GAL, la Comunità Montana dell’Appennino Modena Ovest ed i Comuni di Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano. La zona di produzione e confezionamento di questo prodotto corrisponde alle valli solcate dai due torrenti Dolo e Dragone, comprese nel territorio dei comuni coinvolti.
La parte fondamentale della sagra di Montefiorino è ovviamente costituita dal mercato del tartufo e dei prodotti tipici locali, attivo in entrambi i fine settimana. L’apertura dell’area espositiva è prevista alle 10 di sabato 24 ottobre. Negli stand gastronomici allestiti in piazza Europa e piazza Fontana è possibile assaggiare ed acquistare in primo luogo il tartufo, e poi anche gnocco fritto, crescentine, frittelle di baccalà, polenta con salsiccia, con costine, capriolo o cinghiale, polenta fritta e arrostita, caldarroste, frittellozzi, castagnaccio, ciacci (al lardo, allo stracchino, al tartufo e alla nutella), vin brulé. Qui è possibile anche trovare i prodotti appartenenti al marchio collettivo “Tradizione e sapori di Modena”: oltre al tartufo Valli Dolo e Dragone anche gli Amaretti di Modena, la Crescentina di Modena, il Marrone del Frignano e il Marrone di Zocca, il Mirtillo nero dell’Appennino modenese, il Nocino di Modena, la Patata di Montese, il Sassolino di Modena, i Tortellini di Modena. L’inaugurazione ufficiale della sagra è prevista sempre sabato 24 alle 16.30 con la sfilata dei gonfaloni e il taglio del nastro alla presenza degli amministratori locali e provinciali e la successiva esibizione della banda musicale.
Nel programma della manifestazione spiccano le diverse premiazioni che hanno luogo presso la Tenda allestita in piazza Marconi: migliore pagnotta fatta in casa domenica 25 ottobre alle 16, migliore vetrina dei negozi sabato 31 alle 16, il tartufo più bello domenica 1 novembre alle 12 e il miglior nocino successivamente alle 16.30.
Nelle quattro giornate della sagra sono in calendario anche animazioni musicali, esibizioni di arti marziali, una commedia dialettale, escursioni guidate alla ricerca del tartufo, la Tartufeda in mtb, ovvero una manifestazione agonistica nei sentieri di Montefiorino e Frassinoro su un percorso di 35 km (domenica 1 novembre, partenza alle 9.30 e premiazione alle 14, primo premio una settimana di soggiorno per due persone), esibizioni di cani da tartufo e dimostrazioni di marchiatura del Tartufo Valli Dolo e Dragone.
Tra le altre iniziative collaterali sono previste 4 mostre: due sono sono dedicate al tartufo e vengono allestite nella rocca medievale, è possibile inoltre visitare anche un’esibizione di sculture nella sala Gorrieri e una di cartoline d’epoca nella ex scuola elementare.
Altro elemento caratteristico della manifestazione è l’iniziativa “A tavola con il Re tartufo“: nei due weekend è possibile pranzare e cenare nei ristoranti convenzionati dove vengono proposti piatti impreziositi dall’inconfondibile profumo del fungo sotterraneo, e dove è possibile degustare ad esempio tagliolini, tagliatelle, tortelloni, omelette e sformati vari.
La sagra di Montefiorino si svolge proprio nel periodo in cui inizia la raccolta del tartufo bianco pregiato, dello scorzone e e del tartufo nero, attività che prosegue fino a dicembre. Il bianchetto o marzuolo viene invece raccolto nel periodo dal gennaio ad aprile. Sono 537 i tartufai modenesi autorizzati alla raccolta del tartufo dalla Provincia di Modena. Per ottenere il tesserino che permette la ricerca e la raccolta in tutto il territorio nazionale è necessario superare un esame di idoneità.
Nelle annate buone in media ogni raccoglitore può arrivare anche a due etti di tartufo al giorno, mentre in stagioni più scarse dai dieci ai 30 grammi.
La raccolta è libera nei boschi e nei terreni non coltivati, mentre ovviamente non lo è nelle tartufaie controllate che in provincia sono quattro: due a Montefiorino, una a Marano e una a Sassuolo.