Riapre il Castello di Levizzano Rangone

Il 15 giugno in occasione delle iniziative del Congresso Mondiale IFOAM dell’Agricoltura Biologica, presentazione al pubblico del Castello di Levizzanno dopo i lavori di restauro

Nella magnifica cornice del Castello di Levizzano, nelle colline di Castelvetro, è in programma un grande evento per presentare il rinnovato palazzo ed accogliere il pubblico ed i partecipanti della 9ª Conferenza Internazionale sulla Viticultura ed il Vino Biologico, che si terrà sempre nel castello il 16 e 17 giugno nell’ambito del Congresso Mondiale IFOAM dell’Agricoltura Biologica (Modena 18/20 Giugno).

Gli ultimi importanti lavori terminati nel 2007, hanno consentito di recuperare con restauro conservativo, un immobile di valenza storica culturale unico nel suo genere, rendendolo perfettamente funzionale ad essere dedicato a mostre, attività culturali, convegni ed attività di ristorazione.

Il castello sarà presentato al pubblico nel convegno storico  “I restauri del castello e le Stanze dei Vescovi” in programma il 15 giugno dalle ore 17.00.

Accanto al Sindaco Roberto Maleti  e l’Assessore ai servizi culturali Giorgio Montanari saranno presenti: la Senatrice Mariangela Bastico e l’Assessore Agricoltura e Alimentazione della Provincia di Modena Graziano Poggioli.

Sono previsti gli interventi: “Il Castello di Levizzano nel circuito dei castelli modenesi” a cura dell’ Arch. Vincenzo Vandelli e “ll Palazzo Feudale e la Sala dei Vescovi” a cura della Prof.ssa  Lidia Righi Guerzoni.

La storia del Castello di Levizzano

Le prime notizie certe del Castello di Levizzano sono contenute in un documento datato 890 dal quale risulta che apparteneva alla chiesa di Modena. Eretto come baluardo difensivo contro gli Ungari, era costituito da una rocchetta, cinta da un fossato.
Intorno al Mille la fortificazione era decisamente ampia (2750 mq, come risulta dal già citato documento del 1038), dovendo, in caso di assedio, ospitare la popolazione della zona.

Quando il Castello venne in possesso dei Canossa, doveva essere costituito da una cinta muraria, dalla torre detta “matildica” di forma quadrata, posta al centro delle fortificazioni a dominare le colline circostanti, e dalla cappella.

Dagli inizi del sec.Xll appartenne alla famiglia Levizzani, fino al 1337.
In questo periodo il complesso fortificato doveva essere restaurato e ampliato; in particolare, doveva essere eretta una parte del palazzo feudale, destinato poi ad essere ingrandito attraverso vari interventi successivi, per prendere il posto del mastio (torre matildica) come dimora del Signore. E’ probabile che allo stesso periodo risalga anche la costruzione della galleria sotterranea, che univa il corpo del castello alla torre.
Nel 1342 il castello di Levizzano passò alla famiglia Rangoni, che lo tenne fino alla conquista napoleonica (fine del XVIII sec.).
La successiva introduzione della polvere da sparo e l’uso di armi più potenti obbligò i feudatari a costruire nuovi mezzi di difesa, come le mura di fortificazione, che furono rinforzate o ricostruite.
Intorno al XVI sec., consolidatosi il potere dei Rangoni e mutate le condizioni sociali e politiche, gli edifici subirono importanti e radicali trasformazioni: venne assumendo sempre più importanza la funzione residenziale e si lavorò alla sistemazione, all’interno dell’area fortificata, del palazzo signorile.
All’ampliamento cinquecentesco probabilmente appartiene la cosiddetta “Sala dei Vescovi”, al pianterreno, con soffitto pregevolmente affrescato.
 
Le dimensioni e la struttura del castello dovettero restare invariate nel corso dei secoli seguenti.
Interventi di restauro sono stati effettuati nell’Ottocento e nel Novecento, dopo che il Castello venne in possesso del Comune di Castelvetro.
Il Castello è sede permanente dell’Enoteca Comunale.

 

 

Pubblicato: 10 Giugno 2008