Quality Center Network

In Provincia siglato il rinnovo dell'accordo tra enti ed istituzioni pubbliche con le imprese del distretto biomedicale di Mirandola. Si collabora per potenziare la formazione, la ricerca per l'innovazione, la valutazione di tecnologie e prodotti.

Lunedì 30 luglio è stato rinnovato in Provincia il Quality Center Network, un accordo siglato tra vari enti e istituzioni del territorio modenese con le imprese del comparto biomedicale di Mirandola. Si tratta di una intesa che prevede una collaborazione finalizzata principalmente a migliorare la formazione in ambito medico, la ricerca per l’innovazione e la valutazione di tecnologie e prodotti realizzati nel distretto.

“Con la revisione e l’aggiornamento dell’accordo quadro – spiega Palma Costi, assessore provinciale agli Interventi economici – si compie un qualitativo passo in avanti per lo sviluppo e l’innovazione del distretto biomedicale, un polo produttivo di eccellenza a livello internazionale che necessita di un forte raccordo ed interazione tra mondo della produzione, della ricerca ma anche e soprattutto della sanità regionale”.

I benefici e gli impegni di questo accordo ricadono su tutti i firmatari dell’intesa raggiunta. Si tratta delle associazioni imprenditoriali del distretto biomedicale di Mirandola e comuni limitrofi, della Provincia stessa, dell’Università di Modena e Reggio, dell’Azienda ospedaliera policlinico, dell’Azienda sanitaria locale, dell’Unione dei Comuni dell’area nord (Mirandola, Medolla, Concordia, Cavezzo, San Felice, San Possidonio e San Prospero), di Democenter-Sipe, della Camera di Commercio, di Modena Fiere.

La precedente versione del Quality center Network risale al 2005 e questa collaborazione tra le industrie produttrici di tecnologie biomediche e le istituzioni sanitarie e di ricerca del territorio modenese ha consentito l’instaurazione di processi integrati di notevole interesse comune.
In particolare, per l’Università i vantaggi sono consistiti nel contribuire allo sviluppo della ricerca di base in ambito biomedicale e in una migliore formazione degli studenti del corso di laurea in medicina e chirurgia e di altri corsi nell’ambito delle tecnologie biomedicali, potendo anche studiare da vicino i prodotti e le tecnologie implementati nel distretto. Avendo a disposizione questi stessi dispositivi e macchinari medici forniti dalle imprese, le istituzioni sanitarie locali hanno invece potuto migliorare la qualità dell’assistenza e del servizio fornito ai pazienti.
A vantaggio delle imprese, l’università e le istituzioni sanitarie hanno infine rappresentato un sistematico riferimento per la valutazione delle apparecchiature biomedicali realizzate nel distretto e hanno fornito anche esperti in affiancamento nelle fasi di ideazione, sviluppo e produzione dei prodotti stessi.

Nel nuovo accordo appena rinnovato, il primo obiettivo è la collaborazione con le istituzioni della sanità pubblica (ministero della Salute, assessorato regionale alla Sanità e le aziende sanitarie delle Province dell’Emilia nord), per il costituendo Osservatorio per l’Innovazione dell’Agenzia sanitaria regionale.
Si collabora anche con Modena Fiere e la Camera di Commercio di Modena nella organizzazione di “Rimat Biomed”, un’importante evento fieristico sulle nuove tecnologie del settore biomedicale e la cui prossima edizione è in programma a Mirandola il 25 e il 26 ottobre prossimi.
L’accordo Quality center Network 2007 prevede poi la costituzione di uno sportello informativo e di front office al servizio delle imprese (con molta attenzione alle piccole e medie) per il trasferimento tecnologico e l’innovazione.
Vengono inoltre attivati percorsi formativi e di orientamento rivolti anche agli studenti delle scuole medie superiori, e non solo agli studenti specializzandi e dottorandi dell’Università, mentre vengono mutuate dal precedente accordo la valorizzazione della ricerca istituzionale ed aziendale, le procedure di collaborazione nella valutazione clinica e preclinica e nella validazione di tecnologie e di prodotti.

Per quanto riguarda la Provincia, è noto lo sforzo profuso da questa amministrazione in direzione dell’innovazione tecnologica e quindi l’impegno nel sostenere e promuovere tutte le forme di collaborazione a tutti i livelli che portino ad assecondare questa ottica di miglioramento della qualità del sistema produttivo modenese, una qualità che passa necessariamente anche attraverso azioni di coordinamento dei vari soggetti che operano nel territorio. La Provincia ha poi recentemente finanziato un progetto promosso da Cna e Consobiomed ed elaborato da Cnc-Ecipar, per sostenere le imprese medio-piccole del distretto biomedicale nelle attività di sperimentazione e valutazione clinica.

La Provincia ha anche contribuito a promuovere l’Osservatorio sul settore biomedicale nel distretto mirandolese, insieme all’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, alla Camera di Commercio di Modena, con il sostegno di Assoindustria, Cna, Lapam, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. L’Osservatorio è nato allo scopo di monitorare l’evoluzione del settore biomedicale localizzato nella zona a nord del territorio modenese, attraverso la realizzazione di indagini periodiche sulle imprese operanti nel settore.
A cadenza triennale, l’Osservatorio censisce le aziende di produzione attive nel settore e, attraverso la somministrazione di un questionario, raccoglie informazioni, non desumibili dalle fonti statistiche ufficiali, sull’universo delle imprese.
Con questo strumento si persegue l’obiettivo di fornire un profilo costantemente aggiornato sulla situazione dell’industria locale, e di far emergere le tendenze in atto ed i problemi. L’Osservatorio ha anche funzioni di promozione e di diffusione della conoscenza del distretto.

Il distretto biomedicale di Mirandola è oggi considerato il terzo comparto al mondo in questo settore (dietro solo ai distretti di Minneapolis e Los Angeles) e qui sono stati ideati e prodotti alcuni dei più avveniristici macchinari ospedalieri oggi disponibili sul mercato. L’industria biomedicale di questa area ha un ruolo molto importante all’interno dell’industria biomedicale italiana. Modena è la prima provincia italiana per numero di addetti e per valore delle esportazioni del settore, seguita da Milano e da Bologna, mentre l’Emilia Romagna rappresenta la prima regione italiana per numero di occupati in questo ambito. Ma tutto è nato negli anni ’60 a partire da una singola impresa, la ditta Sterilplast (poi chiamata Dasco, divisione apparecchi scientifici ospedalieri e poi successivamente assorbita dal gruppo multinazionale svedese Gambro) di Mario Veronesi, l’imprenditore che ebbe una semplice ma grande intuizione, quella che nella medicina moderna i prodotti biomedicali e in particolare i prodotti usa e getta avrebbero goduto di un mercato in forte espansione. E’ in questi stabilimenti che viene creato il primo rene artificiale italiano.
A questa prima impresa se ne sono aggiunte nel tempo tante altre fino a giungere alla situazione degli ultimi anni: secondo i dati dell’Osservatorio sul settore Biomedicale, nel distretto mirandolese nel 2003 erano presenti 78 imprese di produzione, con un’occupazione pari a 4.250 addetti e un fatturato complessivo di oltre 621 milioni di euro.
Il distretto ora si caratterizza per la presenza di importanti gruppi multinazionali, mentre la maggior parte dei produttori è costituita da aziende indipendenti di piccola dimensione, il cui peso è aumentato sia in riferimento al numero di addetti che al fatturato. Si tratta di piccole imprese che operano spesso in nicchie di mercato molto specializzate, che realizzano componenti in conto terzi, che forniscono manodopera in conto lavorazione alle ditte più grandi per l’assemblaggio dei prodotti.
La specializzazione del distretto riguarda essenzialmente due tipologie di prodotti: i disponsable e le macchine elettromedicali. I primi sono prodotti in plastica monouso che vengono utilizzati in vari settori sanitari (soprattutto emodialisi, cardiochirurgia, anestesia e autotrasfusione), mentre le macchine elettromedicali sono sostanzialmente apparecchiature per dialisi, cardiochirurgia, trasfusione e altri impieghi.
Nelle apparecchiature e disposable per emodialisi Mirandola vanta una posizione di leadership a livello internazionale.
Dopo anni di crescita continua, attualmente il distretto appare in una condizione di stabilità, si sono verificati fenomeni di decentramento all’estero di prodotti standardizzati e a minor valore che hanno già interessato alcuni gruppi industriali mentre altri si apprestano a farlo nei prossimi anni. A Mirandola rimangono però le produzioni a maggiore valore aggiunto e l’obiettivo della ricerca della qualità e dell’innovazione diventano prioritari per mantenere gli attuali standard, in un mondo produttivo fortemente competitivo.
Ecco quindi anche perchè risulta particolarmente importante e decisivo l’accordo sul Quality Center Network che è stato firmato da tutti i soggetti potenzialmente interessati alle sorti del distretto, per potere meglio affrontare gli scenari strategici del futuro.

Pubblicato: 31 Luglio 2007Ultima modifica: 02 Aprile 2020