Sabato 20 ottobre alle 17 nel Palazzo della Provincia di Modena in viale Martiri della Libertà 34 inaugura la mostra “Poesie di luce“. In esposizione circa cinquanta dipinti di Daniele Giovanardi, medico e primario ospedaliero (è il direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena), da sempre dedito alla pittura.
La mostra è visitabile fino al 17 novembre, con orari dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.
Lo stile pittorico di Daniele Giovanardi si fonda sulla creazione di immagini evanescenti, sulla riproduzione di atmosfere soffuse e velate, sulle evocazioni poetiche di paesaggi interiorizzati. Le tecniche utilizzate sono la pittura ad olio e gli acquerelli, mentre la luce ed il colore sono gli elementi a cui l’autore dedica maggiore attenzione. I soggetti sono vedute marine, campanili, scorci di case con giardino, e tutte queste ambientazioni sono colte nel variare delle ore, dei giorni e delle stagioni.
Prevalgono le visioni della laguna veneta, dove a volte l’acqua e le nuvole si fondono in una perfetta armonia di colori, in un tutt’uno in cui i lembi di terraferma fungono da contrasto, isole separatrici di un unico universo a specchio. Nella scelta dei paesaggi veneziani Giovanardi ripercorre in modo personale la via tracciata dalle opere di maestri come Umberto Moggioli, Mario Vellani Marchi e Pio Semeghini. Tra i soggetti ecco quindi il litorale del Cavallino, il canale di Torcello, il rio di Terranova a Burano, il canale di Pordelio, Treporti, Punta Sabbioni.
Tra gli altri panorami marini ritratti nei quadri di Giovanardi vi sono vedute di Ischia, della costa amalfitana, di Lipari, dell’isola di Panarea, di Punta Ala, dell’isola di Cherso in Croazia.
Si tratta di luoghi visti e dipinti direttamente nel corso di viaggi o a volte interpretati da studio.
Giovanardi esprime una passione anche per gli scorci della campagna modenese: in questo ambito tra i vari soggetti vi sono ad esempio il profilo della chiesa di San Martino di Mugnano sull’orizzonte dei prati, le colline di Levizzano, un’antica villa sulla via Giardini, altri paesaggi con profili di caseggiati, paesaggi invernali soffusi nella nebbia.
In esposizione anche alcuni soggetti floreali e nature morte.
Nella biografia artistica di Daniele Giovanardi vi sono alcune mostre antologiche al Centro Studi Muratori di Modena, la partecipazione a numerose collettive organizzate dal centro stesso. Invitato dall’Istituto di Cultura italiano in Israele, nel 2002 Giovanardi ha tenuto una personale ad Haifa, Tel Aviv e Gerusalemme sui temi prediletti di Venezia e della Laguna Veneta. Alcuni anni fa ha anche collaborato nell’allestimento di una mostra della Fondazione Cassa di Risparmio sulla pittura veneta del novecento, occupandosi dell’omaggio dedicato a Pio Semeghini presso il Centro Studi “L.A. Muratori”.
Impegnato nel campo sociale e del volontariato, tra le molte iniziative da lui portate avanti in questo ambito, nel 2004 ha realizzato il calendario della Pace, sottoscritto dai rappresentanti delle comunità cattolica, ebraica e musulmana e diffuso in tutti gli Istituti di Cultura Italiana nel mondo.
Nel visitare la mostra dedicata a Daniele Giovanardi è possibile anche soffermarsi ad ammirare alcune opere della Raccolta d’Arte della Provincia di Modena esposte nelle sale storiche del Palazzo di viale Martiri. Tale Raccolta d’Arte nella sua interezza è composta da oltre cinquecento pezzi fra dipinti, opere grafiche, sculture e arredi, dal XVI secolo ai giorni odierni. Il Palazzo della Provincia contiene il nucleo più numeroso, rappresentato dalle opere otto-novecentesche, ottenute grazie alla politica di promozione culturale intrapresa dall’Amministrazione sin dal 1875. Con acquisti presso mostre cittadine, regionali e nazionali, in seguito a commissioni ad autori in particolari occasioni commemorative e nel corso di abbellimenti degli edifici provinciali, sono state acquisite opere di artisti come Narciso Malatesta, Giovanni Muzzioli, Filippo Reggiani, Giuseppe Graziosi, Mario Vellani Marchi, Casimiro Jodi, Evaristo Cappelli, Giovanni Forghieri, Nereo Annovi, Bruno Semprebon, Elpidio Bertoli, Tino Pelloni, Ghigo Zanfrognini e molti altri. Fanno parte della Raccolta d’Arte anche un nucleo di dipinti e arredi dal ‘500 all’800 provenienti dall’Educatorio Provinciale S. Paolo di Modena e dall’Istituto Orfanelle di S. Geminiano di Modena. Di queste opere nella sede di viale Martiri della Libertà 34 sono esposti, fra gli altri, dipinti di Giovan Battista Codebue, Francesco Gessi, Girolamo Negri, Felice Rubbiani.
Nella Raccolta d’arte della Provincia è compreso anche un nucleo di opere d’arte contemporanea, in grado di ben rappresentare le tendenze più interessanti che hanno caratterizzato la realtà artistica modenese negli ultimi decenni. Questo nucleo da novembre viene allestito nella sede appena ristrutturata di viale delle Rimembranze 12, angolo via Saragozza. Tale nuova sede è destinata ad ospitare alcuni uffici dell’Amministrazione provinciale tra cui proprio quelli dell’Assessorato alla Cultura. La Raccolta d’Arte della Provincia viene continuamente arricchita di ulteriori opere di arte contemporanea, e si tratta ormai di un patrimonio di assoluto valore che fa parte del Sistema Museale della provincia di Modena.
La Raccolta d’Arte della Provincia di Modena può normalmente essere visitata con l’aiuto di una guida su prenotazione.
Per informazioni:
Assessorato provinciale alla Cultura
tel. 059 209440 / 557
email cultura@provincia.modena.it