Venerdì 15 febbraio inizia il ciclo di incontri “Più presenza delle donne nelle istituzioni“, una iniziativa promossa dalla Conferenza delle elette della Provincia di Modena, prima dell’Assemblea plenaria programmata per lunedì 19 magggio alle 18 presso il Baluardo della Cittadella in piazza Giovani di Tien An Men a Modena. La serie di appuntamenti è stata organizzata per sensibilizzare i cittadini e le cittadine sul tema della rappresentanza femminile nella politica e nei luoghi decisionali. L’argomento trattato assume una particolare rilevanza ed attualità considerando anche le imminenti elezioni politiche nazionali del 13 e 14 aprile.
Sono sette le conferenze in programma fino a maggio nei comuni capidistretto della Provincia. Il primo appuntamento ha luogo venerdì 15 febbraio presso la sede della Circoscrizione 1 in Piazzale Redecocca a Modena, il secondo venerdì 22 febbraio a Sassuolo presso la sala Biasin in via Rocca 22. Nel mese di marzo gli incontri previsti sono venerdì 14 a Pavullo nel Frignano presso la sala Consiliare della Comunità Montana in via Giardini 15 e mercoledì 26 a Vignola presso la Biblioteca Comunale Auris in via San Francesco 165. Anche nel mese di aprile gli incontri sono due, venerdì 4 a Castelfranco Emilia presso la Biblioteca Comunale in via Circondaria sud 20 e mercoledì 16 a Carpi presso la Biblioteca “Loria” in via Rodolfo Pio 1. Il ciclo di conferenze si conclude giovedì 8 maggio a Mirandola presso la sala Granda in Piazza Costituente.
La riflessione prende spunto dai dati del Rapporto 2007 del World economic fund sul divario di genere che utilizza come indicatori la partecipazione economica e le opportunità di lavoro, l’educazione, la salute e l’accesso al potere politico. Da tale documento risulta che per le condizioni di vita delle donne l’Italia è ottantaquattresima su 128 Paesi considerati, dietro alla Svezia, come sempre al primo posto, ma anche all’Uganda e al Kenya. Rispetto al corrispondente rapporto del 2006 l’Italia ha inoltre perso sette posizioni.
Tra i temi in discussione c’è anche quello dell’introduzione di norme antidiscriminatorie negli Statuti delle istituzioni locali per perseguire una rappresentanza paritaria dei sessi e garantire comunque una presenza non inferiore a un terzo per ciascun sesso. Oltre alla Provincia di Modena, diversi Comuni modenesi, tra i quali, Modena, Formigine, Marano e Savignano hanno già introdotto la norma nel loro statuto. Inoltre i Comuni di Carpi, Novi, Fiorano, Mirandola, Nonantola e Montefiorino hanno approvato l’ordine del giorno e avviato il procedimento di modifica dello Statuto.
Tutti gli incontri iniziano alle ore 21 ed è prevista anche la proiezione del video “Che genere di politica”. Partecipano le consigliere elette e le amministratrici di tutti i Comuni del distretto. Introducono Caterina Liotti e Claudia Severi, rispettivamente presidente e vice-presidente della Conferenza delle Elette.
“La politica in questo momento ha bisogno più che mai delle donne – afferma Caterina Liotti – da sempre più concrete e attente alla quotidianità e alla qualità della vita delle persone. Vorrei vedere i politici discutere su come creare più servizi per conciliare i tempi di lavoro e di cura al fine di garantire un doppio reddito alle famiglie. E vorrei vedere tante più donne entrare nel merito delle scelte economiche, sociali, etiche, fiscali, militari affinché il progetto politico, sia di destra che di sinistra, tenga finalmente conto anche del punto di vista del 52 per cento della popolazione”.
“Non si tratta della riproposizione di un femminismo rivendicativo nel quale noi donne di destra non ci riconosciamo – aggiunge Claudia Severi – ma di uno snodo centrale della maturità e dell’effettiva democrazia. Non vogliamo tutele ma la possibilità di far emergere le nostre effettive capacità per avere risposte concrete su temi come il sostegno alle ragazze madri, i contributi alle famiglie con minori o anziani a carico, gli sgravi fiscali per l’accesso ai servizi per la prima infanzia, la tutela del nascituro. Ai partiti chiediamo sponde più accoglienti per il prezioso patrimonio delle risorse femminili”.
La Conferenza Provinciale delle Elette di Modena, istituita all’art. 34 dello statuto della Provincia di Modena e insediata per la prima volta il 20 gennaio 2006, svolge “funzioni propositive in materia di partecipazione attiva delle donne alla vita politica e amministrativa, al fine di accrescere la presenza ed il ruolo delle donne nelle istituzioni e negli organismi di rappresentanza sociale, economica e culturale”. Costituiscono l’assemblea della Conferenza 270 donne elette e nominate negli enti locali modenesi, in Regione e in Parlamento. L’assemblea si riunisce una volta all’anno in seduta plenaria. L’Esecutivo della Conferenza è costituito invece da 21 rappresentanti di tutte le forze politiche, che operano come assessore e consigliere nei comuni e in Provincia.