Mercoledì 22 maggio alle ore 21.00, al Teatro 29 Maggio di Mirandola, in provincia di Modena, si terrà il concerto in forma semiscenica Per ricostruire l’Emilia, risultato del Laboratorio di sperimentazione congiunto per musicisti d’orchestra e cantanti lirici, promosso da Regia Accademia Filarmonica di Bologna, CUBEC – Musica e Servizio Cooperativa Sociale e da Emilia Romagna Teatro Fondazione, insieme all’Associazione Amici della Musica di Mirandola e al Comune di Mirandola. Il Laboratorio è parte del progetto Cantiere delle arti, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo sociale europeo. Tutti giovanissimi gli artisti coinvolti: i cantanti del CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni e i musicisti dell’Accademia dell’Orchestra Mozart. Al laboratorio ha partecipato anche il baritono Valeriu Caradja, in rappresentanza del Moldavian National Opera and Ballet Theater di Chisinau.
Per ricostruire l’Emilia muove da una serie di iniziative organizzate dagli Amici della Musica di Mirandola, per sensibilizzare sull’importanza della cultura e della musica nel processo di ricostruzione e per promuovere la solidarietà tramite raccolte fondi mirate a piccoli progetti di immediata realizzazione. Intervenendo al concerto del 22 maggio, sarà possibile infatti contribuire questa volta alla sottoscrizione per il riallestimento della biblioteca di Mirandola.
Lo spettacolo è articolato in due parti: la prima è interamente sinfonica, con l’esecuzione della Sinfonia in Sol Maggiore Hob I:81 di Haydn e della Sinfonia n. 3 in re maggiore D.200 di Schubert; la seconda è dedicata a una selezione di arie e assiemi dal Don Giovanni di Mozart, da Il Matrimonio Segreto di Cimarosa, da La Cenerentola e L’Italiana in Algeri di Rossini, da Il Barbiere di Siviglia di Paisiello e da Le Maschere di Mascagni. L’allestimento di questa seconda parte è in forma semiscenica, con l’orchestra collocata sul palco. La seconda parte prevede inedite proiezioni, che faranno da cornice al movimento scenico dei cantanti.
La regia è affidata a Enzo Dara che ha condotto il laboratorio di interpretazione del repertorio settecentesco con i cantanti del CUBEC, preparati musicalmente dalla Signora Mirella Freni. Dara è un interprete applauditissimo nei ruoli di basso buffo e dalla grande, innata e travolgente vis comica. Indimenticabili le sue interpretazioni di Don Pasquale, Don Bartolo, Mustafà, Don Magnifico e tanti altri personaggi che lo hanno reso celebre nei principali teatri del mondo. Dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso, si dedica prevalentemente alla regia teatrale.
La direzione musicale è affidata a Boris Schäfer, che da tempo collabora alle attività dell’Accademia dell’Orchestra Mozart e del Cantiere delle Arti. È stato assistente di Claudio Abbado all’Orchestra Mozart ed è attualmente Direttore degli Studi Musicali alla Norwegian National Opera a Oslo.