Maltempo di sabato 14 giugno

In 12 ore 70 millimetri di pioggia, le esondazioni hanno riguardato torrenti e fossi.
Secchia e Panaro ok. Si quantificano i danni

A partire dalle prime ore di sabato 14 giugno 2008 intense piogge hanno interessato la zona pedecollinare del territorio modenese. In 12 ore sono caduti mediamente tra i 60 e i 70 millimetri di pioggia, ma a Vignola tra la mezzanotte e le 12 di oggi gli strumenti ne hanno misurata oltre 80 millimetri.

Dalle 6 della mattina di sabato la Provincia di Modena ha attivato la sala operativa della Protezione civile raccogliendo e coordinando le diverse segnalazioni in collaborazione con i Comuni a supporto dei quali è stata attivata la Consulta provinciale del volontariato di protezione civile. Oltre dieci le squadre di volontari impegnate con motopompe e sacchetti di sabbia in decine di interventi.
Centinaia le chiamate pervenute ai Vigili del fuoco e quasi 200 al centro controllo di Hera.
 
Le esondazioni hanno riguardato in particolare torrenti e fossi.
Nella notte il Comune di Sassuolo è dovuto intervenire a San Michele. La situazione più critica si è verificata tuttavia a Fiorano, intorno alle 6,30, dove in località Spezzano è esondato il torrente Fossa in corrispondenza di via Matteotti.

Nella mattinata di sabato allagamenti localizzati si sono registrati su diversi comuni a causa del difficile deflusso delle acque meteoriche nel reticolo idrografico minore. Torrenti e fossi hanno raggiunto in poche ore portate molto elevate. Interessati diversi tratti della viabilità comunale e provinciale, oltre a svariate abitazioni private. Interventi urgenti sono stati necessari a Sassuolo, Maranello, Castelnuovo Rangone, Savignano in corrispondenza del Rio Secco, Vignola, Marano sul torrente Rio Piccolo, Spilamberto in prossimità del torrente Nizzola e Castelfranco.

L’allerta meteo nel modenese prosegue fino a mercoledì 18 giugno con la  possibilità precipitazioni sparse con carattere di rovescio. Intanto i tecnici del servizio provinciale Viabilità e della Protezione civile stanno verificando i danni  causati dalle forti piogge dei giorni scorsi soprattutto nella zona pedecollinare da Sassuolo fino a Savignano sul Panaro e stanno coordinando le attività con i Comuni e i soggetti interessati per far fronte alla nuova ondata di maltempo prevista nelle prossime ore.  

Per fare il punto della situazione lunedì 16 giugno si è svolto un summit nella sede della Provincia di Modena, coordinato da Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente e protezione civile, tra sindaci e amministratori delle aree più colpite, in vista di un incontro, martedì 17 giugno, di Marioluigi Bruschini, assessore alla Difesa del suolo della Regione Emilia Romagna e il responsabile della Protezione civile regionale Demetrio Egidi con il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e Caldana.  Bruschini ed Egidi effettueranno anche una serie di sopralluoghi nelle aree interessate dai danni.

«Questa ondata di maltempo – ha affermato Caldana – ha evidenziato ancora una volta la estrema vulnerabilità del reticolo idrografico minore in particolare della zona pedecollinare modenese. Un problema che abbiamo segnalato da tempo alla Regione che ora deve realizzare tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza, la pulizia e la manutenzione di una serie di corsi d’acqua che sono di sua competenza. Non è possibile che una pioggia intensa, ma non certo eccezionale, come quella di venerdì notte, provochi questi danni. Chiediamo alla Regione di prevedere risarcimenti ai cittadini più colpiti».

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri,  Giancarlo Muzzarelli, presidente della commissione Territorio e ambiente della Regione Emilia Romagna, Claudio Pistoni, sindaco di Fiorano, Roberto Maleti, sindaco di Castelvetro, Antonio Venturelli, vicesindaco di Spilamberto, Sandro Morini, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sassuolo, Franco Richeldi, sindaco di Formigine e Gino Scarduelli, assessore all’Urbanistica del Comune di Vignola. E’ stata effettuata una prima ricognizione dei danni, delle zone critiche maggiormente a rischio e dei corsi d’acqua su cui occorre intervenire con urgenza, tra cui  il torrente Nizzola a Castelfranco Emilia, il torrente Fossa a Spezzano, il Rio D’Orzo a Savignano sul Panaro e alcuni fossi a S.Michele dei Mucchetti a Sassuolo.

Pubblicato: 16 Giugno 2008Ultima modifica: 11 Aprile 2020