Semplificare e rendere più tempestive le verifiche della regolarità dei rapporti di lavoro da un lato; accedere ai dati sulle irregolarità riscontrate nelle imprese, sulle vertenze di lavoro, sull’andamento dei flussi migratori e sulle dimissioni delle lavoratrici madri, dall’altro. Punta a migliorare il controllo sulla regolarità e sull’andamento del mercato del lavoro la convenzione per l’accesso ai dati del Sistema informativo lavoro della Provincia di Modena che sottoscritta martedì 2 febbraio, nel Palazzo della Provincia, da Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro, e da Eufranio Massi, direttore della Direzione provinciale del lavoro di Modena.
«La lotta al lavoro nero è fondamentale ed è ancora più necessaria in questo periodo di crisi dal quale dobbiamo uscire con degli anticorpi forti contro questa piaga. L’accordo che abbiamo sottoscritto con la Direzione provinciale del lavoro ci dà uno strumento in più per combatterla agendo in sinergia». Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro, spiega così il valore della convenzione con la Direzione provinciale del lavoro, firmata questa mattina nella sede della Provincia, che definisce un reciproco diritto di accesso ai dati con l’obiettivo di migliorare il controllo sulla regolarità e sull’andamento del mercato del lavoro.
«La forza di questo accordo – afferma il direttore della Direzione provinciale del lavoro Eufranio Massi – sta nella tempestività dell’accesso e nella completezza dei dati messi a disposizione dei nostri ispettori che agevoleranno le verifiche sulla regolarità dei rapporti di lavoro e sulle irregolarità riscontrate nelle imprese».
In base alla convenzione gli ispettori della Direzione provinciale potranno accedere al Siler (il Sistema informativo lavoro) della Provincia di Modena per avere le informazioni relative sia alla situazione contrattuale dei lavoratori, sia ai movimenti delle aziende. La Provincia potrà invece avere accesso ai dati della Direzione provinciale sull’attività di vigilanza, sulle controversie individuali e sui loro esiti, sull’andamento dei flussi migratori e sulle dimissioni delle lavoratrici madri nel primo anno di vita del bambino. Queste informazioni saranno utilizzate nelle commissioni provinciali a cui partecipano le parti sociali divenendo così un patrimonio condiviso.
«Integrare gli atti di prevenzione e ispezione – commenta l’assessore Ori – consente di tutelare maggiormente sia i lavoratori che le imprese che agiscono correttamente da un lavoro nero che, nei fatti, equivale a concorrenza sleale. Questa convenzione è un primo passo per aumentare il livello di sensibilizzazione anche delle parti sociali perché per stroncare fenomeni come il lavoro nero c’è bisogno di tutti».
La Direzione Provinciale del Lavoro di Modena ha da tempo aumentato i controlli sul lavoro nelle imprese della provincia di Modena e grazie a questa attività ispettiva sono stati riscontrati numerosi casi di irregolarità.
Secondo i risultati pubblicati dalla DPL emerge che ben il 49% delle aziende sottoposte a verifica ispettiva nel 2009 presentava delle irregolarità (718 su un totale di 1.476 aziende ispezionate).
Estremamente significativo, al riguardo, è risultato essere l’incremento dei lavoratori irregolari “scovati” nel corso degli accertamenti ispettivi: ben 4.642 in totale, con un incremento del 61% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Di questi lavoratori irregolarmente occupati, inoltre, ben 565 sono risultati essere totalmente “in nero”, vale a dire completamente sconosciuti alla pubblica amministrazione.
Uno strumento di particolare rilievo nella lotta al lavoro nero è rappresentato dal potere di sospendere l’attività imprenditoriale allorché vengano accertate violazioni di particolare gravità. A questo riguardo – nell’anno appena trascorso – sono stati adottati ben 101 provvedimenti di sospensione in tutta la Provincia con un incremento del 110% rispetto all’anno precedente.
Lo svolgimento di tale attività nel 2009 ha così consentito, nel suo complesso, l’acquisizione alle casse dell’Erario di quasi 11 milioni di euro, fra recuperi di contribuzione evasa e sanzioni comminate ai trasgressori.