Maggio delle Ragazze

A Riolunato si ripete la tradizione triennale del Maggio delle Ragazze. L'edizione 2010 si svolge la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio con il canto augurale del “rispetto”, e nel pomeriggio di domenica 9 maggio con la sfilata in costume e i balli in piazza.

Riolunato vanta uno degli esempi italiani più eclatanti di una plurisecolare cultura tradizionale, quella legata ai cantori del mese di maggio. Riolunato è l’unica realtà frignanese in cui hanno convissuto tutte le forme di maggio lirico (sacro e profano) ed epico. Il significato storico e l’origine del “cantar maggio” vanno ricercati nei riti agrari propiziatori, celebrati per festeggiare il ritorno della bella stagione ed assicurare abbondanza di raccolti. Queste “feste di maggio” costituiscono un rito cerimoniale di benvenuto alla primavera, che si esprime attraverso i temi culturali tipici della civiltà contadina.

Il Maggio delle Ragazze è un maggio–serenata, un maggio di questua destinato alle ragazze da marito. Si tratta di un Maggio Lirico che ha mantenuto pressoché inalterate le caratteristiche originali: il tema della primavera e dell’amore, il carattere gioioso ed ironico, tipico di una cultura nata dal basso, e soprattutto il motivo della questua, l’offerta di beni alimentari, di doni in natura, in cambio del “rispetto” augurale. Il testo di questo rituale itinerante si ritrova ne “I freschi della villa” di Giulio Cesare Croce, pubblicato a Bologna nel 1612.

La manifestazione del Maggio delle Ragazze di Riolunato si svolge da tempo immemorabile ogni tre anni in due momenti attuativi: l’uno durante la notte compresa fra il 30 aprile ed il 1 maggio, l’altro nella seconda domenica di maggio, che nell’edizione 2010 cade il giorno 9. Durante la prima fase, i giovani maschi e gli uomini del paese, tra cui è scelto un capomaggio o direttore di maggio, cantano ad ogni famiglia un sonetto augurale chiamato “rispetto”, accompagnati da strumenti a corda (chitarra, violino e mandolino), da lampade e abbondanti libagioni. I primi due “rispetti” vengono indirizzati al Sindaco, a cui viene richiesta l’autorizzazione a cantar maggio, ed al Parroco. Successivamente ogni famiglia del paese ode il canto del “rispetto” dedicatole sotto le proprie finestre, e per tutta la notte fino al mattino il paese risuona dei canti beneaugurali dei “maggiolanti”. Il “rispetto” è un sonetto, in genere composto da due quartine di endecasillabi, pensato e scritto appositamente per ogni famiglia del paese, che si chiude sempre con versi che auspicano felicità, prosperità e salute per tutti i membri della famiglia stessa. Piacevole caratteristica della nottata è l’Ambasciata d’amore, commissionata dall’innamorato desideroso di dichiararsi alla sua bella e cantata da uno dei “maggiolanti” dinanzi alla finestra chiusa e buia della ragazza. Se la finestra viene illuminata dalla luce di una lanterna, la ragazza accetta la dichiarazione d’amore e la corrisponde, se invece la finestra rimane buia, la profferta amorosa è stata respinta.

La seconda parte della festa ha inizio nel corso della mattinata di domenica 9 maggio con la raccolta dei doni ceduti da ogni famiglia, offerti in ringraziamento per il canto del “rispetto”. In cambio, i “maggiolanti” consegnano il libretto dei “rispetti” cantati la notte del 30 aprile ed un omaggio a ricordo della manifestazione. La festa prosegue nel pomeriggio con la sfilata di uomini e donne nei costumi tradizionali, al termine della quale viene allestito un banchetto coi doni offerti dalle famiglie e le torte che ogni ragazza ha il compito di preparare personalmente, a testimonianza delle sue buone doti di casalinga. La giornata termina con i canti e i balli popolari tradizionali in piazza, dove si mangia e beve in compagnia insieme ai paesani e ai numerosi turisti e visitatori.

Diversamente dal Maggio delle Ragazze, il cosiddetto Maggio Lirico Sacro (Maggio delle Anime) si differenzia per il tema e per lo scopo della questua, i cui frutti servono per far celebrare messe di suffragio per le anime del Purgatorio. I testi cantati nel Maggio Epico sono invece ispirati ai poemi cavallereschi classici del ciclo carolingio, all’eterna lotta fra il bene ed il male, alle crociate dei cristiani contro gli infedeli.

Riolunato si trova nella valle percorsa dal fiume Scoltenna e del monte Cimone. Il borgo conserva ancora oggi segni delle sue origini medievali con volte, porticati ornati di stemmi nobiliari e chiese e oratori di ispirazione bizantina. Il Maggio delle Ragazze è promosso dal Comune di Riolunato e rientra anche fra le iniziative dei Parchi di cultura dell’Appennino modenese, un progetto di valorizzazione territoriale attivo dal 2005 e finanziato dalla Provincia.

Pubblicato: 22 Aprile 2010