“Legalità e sviluppo: un mondo possibile”. Sono un centinaio i ragazzi provenienti dalla Calabria e dalla Sicilia che, guidati dai loro docenti, parteciperanno a Modena da giovedì 26 a sabato 28 aprile al progetto educativo che con questo slogan si propone di dare «un contributo per la lotta alla mafia» partendo dai banchi di scuola.
La tre giorni prevede un intenso programma di incontri con testimoni dell’impegno antimafia, tra i quali il giudice Antonio Ingroia, che collaborò con Borsellino, ma anche momenti di riflessione, di dibattito, di festa e laboratori, nella Tenda di via Molza, nei quali confrontare le esperienze sui temi della legalità, della cittadinanza, della lotta alla mafia, della salvaguardia dell’ambiente e del turismo responsabile. Insieme agli ospiti ci saranno gli studenti di alcune scuole modenesi (Muratori, Fermi, Selmi e Deledda) che si sono impegnati nel progetto educativo “Nuova cittadinanza e legalità”.
La tre giorni prevede un intenso programma di incontri con testimoni dell’impegno antimafia, tra i quali il giudice Antonio Ingroia, che collaborò con Borsellino, ma anche momenti di riflessione, di dibattito, di festa e laboratori, nella Tenda di via Molza, nei quali confrontare le esperienze sui temi della legalità, della cittadinanza, della lotta alla mafia, della salvaguardia dell’ambiente e del turismo responsabile. Insieme agli ospiti ci saranno gli studenti di alcune scuole modenesi (Muratori, Fermi, Selmi e Deledda) che si sono impegnati nel progetto educativo “Nuova cittadinanza e legalità”.
L’iniziativa è promossa dal gruppo cooperativo paritetico Oltrelab, da Ascam, l’associazione dei calabresi di Modena, e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena con il patrocinio della Regione, dell’Assemblea legislativa, della Provincia e del Comune di Modena, la collaborazione di Legacoop e Confcooperative, l’adesione dell’Ufficio scolastico provinciale. I partner del percorso sviluppato in Sicilia e in Calabria sono il Consorzio Ulisse di Palermo e il Consorzio Goel di Locri.
«Non è un caso che per i giovani che guardano al futuro il tema della lotta alla mafia – sottolinea l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana – venga declinato in un percorso di educazione alla cittadinanza e alla legalità che comprende anche approfondimenti sui temi dello sviluppo sostenibile, della corretta fruizione dell’ambiente e delle risorse naturali».
«Il sostegno a iniziative di promozione di una cultura di pace, legalità e cooperazione – commenta il vice presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena Massimo Giusti –costituisce un intervento importante per noi; la tre giorni modenese ha inoltre il merito di coinvolgere attivamente gli studenti di Modena, Palermo, Messina e Reggio Calabria in un progetto educativo che metterà a confronto le loro esperienze, rendendoli maggiormente consapevoli rispetto ai temi della solidarietà e dello sviluppo sostenibile: un obiettivo che la Fondazione condivide pienamente, data l’attenzione riservata dall’ente al mondo delle scuole e alla formazione dei giovani».