La scuola in Consiglio provinciale

I problemi della scuola al centro del dibattito politico.
Il nuovo anno scolastico all’insegna dell’incertezza. Ricevuta una delegazione di studenti che protestano contro la riforma Gelmini

Mercoledì 13 ottobre il Consiglio provinciale avrà all’ordine del giorno i problemi della scuola modenese. I problemi che investono i centomila gli studenti modenesi, le loro famiglie e gli insegnati sono così rilevanti che la Giunta e i gruppi consiliari hanno deciso di dedicare una particolare attenzione a questi temi.

Il Consiglio sarà aperto dalle comunicazioni degli Assessori Elena Malaguti e Egidio Pagani.

Nei giorni scorsi il presidente Emilio Sabattini e l’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti hanno ricevuto una delegazione di studenti che avevano indetto uno sciopero e una manifestazione contro la riforma e i tagli della manovra finanziaria.

«Il ministro farebbe bene ad ascoltare anche gli studenti» ha affermato il presidente Sabattini dichiarandosi disponibile alla massima collaborazione nel raccogliere le informazioni e approfondirle per rispondere, nonostante l’emergenza finanziaria, ai bisogni delle scuole. «In sei anni la Provincia ha investito 40 milioni di euro nell’edilizia scolastica – ha ricordato l’assessore Malaguti – e continuiamo ad investire per manutenzione e sicurezza nell’assoluta mancanza di finanziamenti statali». L’assessore Malaguti ha ricordato, in particolare, gli interventi in programma per la nuova sede del Cattaneo, l’ampliamento del Fermi e l’adeguamento antisismico del Baggi di Sassuolo.

Gli studenti della Rete hanno spiegato che c’è piena consapevolezza degli effetti che la riforma Gelmini sta provocando nelle scuole con tagli che nulla hanno a che vedere col miglioramento della qualità scolastica. Per questo hanno preannunciato un dossier per documentare a Modena, scuola per scuola, gli effetti della riforma Gelmini: dal liceo in cui manca ancora il professore d’Italiano, e forse arriverà solo a gennaio, fino all’istituto tecnico in cui non si fanno verifiche perché, essendo troppi gli studenti in classe, ormai non si possono più separare i banchi.

Pubblicato: 11 Ottobre 2010Ultima modifica: 03 Luglio 2020