Continua il processo di certificazione di qualità dei servizi della Provincia di Modena. Nei giorni scorsi, infatti, l’istituto Cermet ha terminato l’attività di valutazione e ha rilasciato l’attestato “Iso 9001” per l’unità operativa Grafica e Centro stampa e per alcuni servizi del settore Agricoltura (Agro-alimentare, Produzioni vegetali e aiuto alle imprese, Valorizzazione delle produzioni e del territorio rurale).
La procedura di certificazione è iniziata già da alcuni anni e ha permesso di ottenere l’attestato di qualità nell’erogazione dei servizi al cittadino, alle imprese e alla comunità locale per i settori dell’Artigianato e del commercio; Promozione turistica e sport; Risorse del territorio e impatto ambientale; Archivio; Politiche sociali e delle famiglie, associazionismo e immigrazione; Sistemi informativi e telematica.
La procedura di certificazione è iniziata già da alcuni anni e ha permesso di ottenere l’attestato di qualità nell’erogazione dei servizi al cittadino, alle imprese e alla comunità locale per i settori dell’Artigianato e del commercio; Promozione turistica e sport; Risorse del territorio e impatto ambientale; Archivio; Politiche sociali e delle famiglie, associazionismo e immigrazione; Sistemi informativi e telematica.
«Il “Progetto qualità” ha lo scopo di promuovere e diffondere nell’ambito della pubblica amministrazione un’organizzazione del lavoro sempre più orientata alle esigenze del cittadino in quanto utente dei servizi, alla trasparenza e alla partecipazione» commenta l’assessore provinciale alle Risorse umane Stefano Vaccari sottolineando che il percorso avviato con il Cermet non punta solo a fotografare la realtà con l’assegnazione del riconoscimento “Uni En Iso 9001:2000”. «Il percorso per giungere alla certificazione, infatti, permette di ottenere miglioramenti nel servizio – spiega l’assessore Vaccari – sia in termini di efficienza che di efficacia. La soddisfazione degli utenti, poi, è verificata ogni 12 mesi dall’ente certificatore».
Cambiano, quindi, le modalità di gestione dei documenti, si adegua la formazione del personale, si migliora la modulistica e definiscono veri e propri “Manuali della qualità” dove sono codificate attività che in passato, magari, si venivano svolte dagli operatori solo sulla base dell’esperienza e delle consuetudine. «In questo processo – aggiunge Vaccari – è importante la partecipazione e il coinvolgimento non solo formale dei dipendenti. E i risultati si vedono: grazie alla condivisione di valori e comportamenti omogenei avvertiamo un maggiore senso di squadra e di appartenenza all’ente, oltre alla soddisfazione per la riqualificazione del proprio lavoro».