La nuova rete ospedaliera

Ospedali, riorganizzazione della rete per aree geografiche e intensita’ di cura. Ecco le “mission” dei singoli presidi - 7 luglio 2011

La nuova rete ospedaliera vedrà una riorganizzazione per area geografica – nord, centro e sud – e di intensità di cura, prevedendo accanto alle due strutture hub provinciali per le funzioni di alta complessità (Baggiovara e Policlinico), ospedali di area (Carpi e Sassuolo) e ospedali di prossimità (Mirandola, Pavullo, Vignola e Castelfranco)

Negli ospedali di area (Carpi e Sassuolo) sono presenti oltre a quelle di base anche le discipline specialistiche che per il loro particolare livello tecnico richiedono un adeguato supporto strutturale e organizzativo e assumono una valenza sovradistrettuale (anche in emergenza nelle 24 ore). Tali strutture operano in stretta collaborazione ed integrazione con gli ospedali di prossimità per garantire un adeguato livello di competenze cliniche del sistema di area. Tali competenze possono essere garantite anche attraverso l’integrazione delle equipe afferenti a diverse strutture e la mobilità dei professionisti. Da ultimo, gli ospedali di riferimento di area rappresentano i nodi intermedi della rete hub and spoke per i percorsi che hanno nelle strutture di Baggiovara e Policlinico gli hub di riferimento.

Gli ospedali di prossimità (Mirandola, Pavullo, Vignola e Castelfranco) assicurano le attività a più frequente incidenza epidemiologica e garantiscono la continuità assistenziale attraverso la gestione autonoma o in rete delle urgenze coerentemente con il livello organizzativo presente. Garantiscono l’equità di accesso ai servizi attraverso la presa in carico e l’orientamento dei pazienti secondo i percorsi clinici hub and spoke sia di area che provinciali.

Sulla base di questa classificazione le strutture sono così articolate:

  • Baggiovara e Policlinico svolgono al contempo funzioni di ospedali di riferimento per l’Area Centro e funzioni specifiche di hub per la rete provinciale. Sono anche ospedali di riferimento nazionali e regionali per alcune funzioni;
  • Carpi e Sassuolo svolgono una funzione di ospedale di area rispettivamente per l’area nord e sud;
  • Mirandola, Pavullo, Vignola e Castelfranco assumono un ruolo di ospedali di prossimità, assicurando attività di area medica e chirurgica di media-bassa complessità;

Le mission delle due strutture ospedaliere modenesi:

Policlinico sede di insegnamento per i corsi di laurea specialistica e per i corsi di laurea breve di area sanitaria, per il quale si confermano le attività elettive di II e III livello con particolare riferimento alla oncologia, alla chirurgia trapiantologica, alle specialità chirurgiche e internistiche e al materno-infantile. Inoltre è sede privilegiata per lo sviluppo della medicina rigenerativa, genomica e la diagnosi e terapia delle malattie rare e sviluppo di tecniche innovative.

Baggiovara sede di attività non programmate a prevalente orientamento chirurgico e del Dipartimento di Emergenza e Accettazione di II livello, comprensivo dei percorsi del politrauma, dello stroke e dell’infarto miocardio acuto, comprensivo dell’attività di emodinamica in urgenza e delle emergenze vascolari. E’ sede della chirurgia vascolare e dei percorsi riabilitativi, intensivi ed estensivi, intesi come necessario completamento del processo assistenziale rivolto al politrauma ed al paziente con esiti invalidanti di patologie neurologiche. Riconferma e sviluppo dell’ospedale di Baggiovara quale secondo polo di integrazione tra Servizio Sanitario e Università per la didattica e la ricerca scientifica.

Pubblicato: 06 Luglio 2011Ultima modifica: 27 Settembre 2022