Da sabato 28 marzo (inaugurazione alle 17) a domenica 24 maggio, presso le sale restaurate dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena è visitabile la mostra intitolata “La montagna rivelata. Fotografie dell’Ottocento dalla collezione Fineschi“. Sono esposti oltre 100 scatti realizzati da una trentina di fotografi-alpinisti intorno alla metà dell’800, pionieri come Vittorio Sella e il Duca degli Abruzzi, Luigi Amedeo di Savoia, George Sommer, i fratelli Bisson, i fratelli Charnaux, Adolphe Braun, George Tairraz, George Dixon Abraham, Farnham Maxwell Lyte, Samuel Bourne e tanti altri.
Tratte dalla collezione Fineschi, come specificato dal titolo della mostra, le foto in esposizione documentano le prime spedizioni geografiche alla conquista delle vette più alte del mondo, in Europa, Asia e Africa. La collezione Fineschi comprende circa 300 immagini corredate dai resoconti delle relative spedizioni. Alcuni dei volumi che pubblicano questi testi sono stati digitalizzati e sono consultabili presso le sale dell’ex Ospedale S.Agostino attraverso un moderno sistema di touch screen.
La rassegna è realizzata dal Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena ed è curata da Chiara Dall’Olio che ne è direttrice. Ha collaborato la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
L’itinerario espositivo è diviso geograficamente dall’Europa verso Oriente e propone foto di percorsi e vette di alcune delle catene montuose più alte del mondo, le Alpi, i Pirenei, il Caucaso, l’Himalaya, il Karakorum. Vi sono le foto delle prime spedizioni geografiche organizzate da istituzioni e governi degli Stati europei, come quella dei fratelli Bisson che nel 1859 ebbero l’incarico di documentare le Alpi della Savoia quando la regione fu ceduta da Vittorio Emanuele II a Napoleone III. Altre foto in mostra sono state realizzate da appassionati alpinisti-esploratori, come nel caso di Vittorio Sella, che tra il 1880 e il 1910 partecipò a diverse spedizioni sulle Alpi, sulle cime del Caucaso, in Sikkim sul Kanchenjunga e, insieme a Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, in Alaska al Monte Sant’Elia, in Africa sul Ruwenzori e nel Karakorum. Già a partire dal 1860 la maestosità della catena dell’Himalaya era stata rivelata al mondo dalle fotografie di Samuel Bourne, mentre solo sessanta anni dopo si compirono i primi tentativi di conquista dell’Everest, organizzati dal Mount Everest Comittee (1921, 1922, 1924), tutti falliti, fino alla conquista nel 1931 del Kamet (7756 m.), la montagna più alta violata fino ad allora, da parte dell’alpinista e fotografo Francis Sydney Smythe.
Le foto, oltre a raccontare viaggi e luoghi, testimoniano anche le sperimentazioni tecniche messe in atto da ogni fotografo, in un’epoca nella quale ancora non esistevano procedimenti standardizzati.
Il catalogo della mostra (bilingue, edito da Skira) contiene testi dello storico della montagna Giuseppe Garimoldi e una presentazione di Giovanni Gozzini, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Siena.
Oltre a “La montagna rivelata”, presso le sale dell’ex Ospedale S.Agostino è stata allestita ed è visitabile nello stesso periodo anche “Uno. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari“, una mostra dedicata ai grandi maestri della fotografia italiana, con le opere acquisite dalla Fondazione Cassa di Risparmio.
Le due mostre inaugurano la nuova destinazione a polo culturale dell’ex Ospedale S. Agostino. Edificato tra il 1753 e il 1762 per volere del duca Francesco III, l’Ospedale S.Agostino è stato luogo di cura dei modenesi sino al 2005, anno in cui tutto il personale, le strumentazioni e le attività cliniche sono stati trasferiti nella nuova struttura di Baggiovara. L’intervento di ripristino promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nel novembre 2008 riapre al pubblico le sale collocate al piano terra e al piano rialzato della parte monumentale, con ingresso da via Emilia Centro. Destinato ad attività culturali ed esposizioni, lo spazio ripristinato riguarda 1.400 metri quadri di grande pregio architettonico, tra corridoi, ampie sale con soffitti a volta e vani di servizio. Tutto questo è stato realizzato in attesa dell’avvio del grande cantiere che interesserà tutta l’area costituita dall’ex ospedale, come previsto dall’accordo sottoscritto nel novembre 2007 da Ministero per i Beni culturali, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
L’orario di visita alle due esposizioni “La montagna rivelata. Fotografie dell’Ottocento dalla collezione Fineschi” e “Uno. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari” è tutti i giorni dalle 11 alle 19, con chiusura settimanale il lunedì. L’ingresso è gratuito.