Infiorata di Pievepelago

Domenica 26 giugno si rinnova a Pievepelago la tradizione dell'infiorata lungo l'antica via Tamburù. Nel giorno del Corpus Domini gli artisti infioratori compongono variopinti e bellissimi tappeti floreali per adornare il percorso della solenne processione.

L’Infiorata di Pievepelago è una manifestazione a carattere religioso che risale al 1927. L’evento si collega alla solennità del Corpus Domini che quest’anno cade domenica 26 giugno. Nel programma dell’iniziativa gli infioratori realizzano i tradizionali tappeti floreali sull’antica via Tamburù tra sabato pomeriggio 25 giugno e la domenica mattina. Il 26 giugno alle 12 è prevista la Processione del Corpus Domini, dalle 16 in piazza Vittorio Veneto va in scena l’esibizione dei Campanari del Frignano con stand gastronomico allestito a cura della Pro Loco. Tra le iniziative collaterali per tutto il weekend presso la Biblioteca comunale – Ufficio Iat è possibile visitare la mostra fotografica “L’infiorata di Pievepelago”.

La manifestazione abbina la cerimonia religiosa con la celebrazione “pagana” dell’avvento della stagione estiva, assumendo così anche un’importante valenza culturale e turistica.

Protagonisti sono gli infioratori, artisti che compongono variopinti e bellissimi tappeti floreali per adornare il percorso della solenne processione. Gli infioratori si ritrovano circa un mese prima della domenica del Corpus Domini per definire tutti gli aspetti organizzativi, sia quelli logistici che quelli creativi. La fase di preparazione anticipa l’allestimento delle effimere ma bellissime composizioni floreali, destinate a durare solo alcune ore. I fiori vengono acquistati generalmente ai mercati generali. Se la stagione lo permette, 3 o 4 giorni prima dell’evento vengono raccolti nei dintorni e poi conservati nelle cantine. Si usano esclusivamente varietà di specie vegetali non protette come il maggiociondolo, l’acacia, la ginestra, la “palla di neve”, la margherita, le felci. Col passare degli anni l’iniziativa è stata via via migliorata e sono stati realizzati tappeti floreali sempre più complessi e di grande valore artistico.

I contorni dei disegni vengono tracciati con gessi colorati lungo il percorso di via Tamburù, la via più antica e suggestiva di Pievepelago. Con i petali dei fiori si riempiono poi meticolosamente gli spazi tracciati dai disegni, seguendo schemi di colori prestabiliti. I petali più leggeri vengono bagnati con l’acqua per evitare che il vento li porti via: le condizioni atmosferiche in cui lavorano gli infioratori possono infatti risultare molto precarie. I soggetti dei tappeti floreali sono prevalentemente di tipo religioso, non sono mancati negli anni richiami a fatti di attualità come quando Papa Giovanni Paolo II visitò la diocesi di Modena nel 1988, o in occasione della caduta del muro di Berlino nel 1989, o ancora per il Giubileo del 2000. Generalmente vengono realizzate da 10 a 20 composizioni, in funzione dell’andamento stagionale. Una volta ultimati i tappeti, gli infioratori li collegano tra di loro con cornici e motivi ornamentali, creando così su via Tamburù un unico lungo manto di fiori. Anche le altre strade del capoluogo vengono addobbate da centinaia di rami di ginestra. Nel giorno dell’Infiorata dalle 10 alle 12 vi è il momento di maggior lavoro degli infioratori e di maggiore affluenza dei turisti, curiosi di vedere gli artisti all’opera. Alle 12 il lavoro deve essere finito per il passaggio della solenne Processione. Solo il Sacerdote con l’Ostensorio può calpestare il manto floreale che resta intatto fino a sera per essere ammirato dal pubblico dei visitatori.

La tradizione dell’Infiorata coinvolge circa 150 località italiane ed esiste un’Associazione dei Comuni delle Infiorate artistiche. Il comune di Pievepelago ha ottenuto anch’esso il titolo di “Città dell’Infiorata”, accanto alle realtà più famose e più antiche come Genzano nel Lazio (la prima infiorata di Genzano viene realizzata nel 1778) e Spello in Umbria.

Per ulteriori informazioni:
Comune di Pievepelago, tel 0536.71322
Pro Loco di Pievepelago, tel 0536.71304
email pievepelago@msw.it

Pubblicato: 20 Giugno 2011