La Provincia svolge un ruolo di valorizzazione del patrimonio dei Beni culturali modenesi. In questo ambito è inserito anche il progetto “Sicurezza nelle chiese” che favorisce l’installazione di impianti antifurto e antintrusione negli edifici religiosi di particolare valore storico-artistico. L’obiettivo è quello di contrastare i furti d’arte, soprattutto nelle pievi, nelle basiliche, nei santuari, nelle parrocchie e negli oratori dell’Appennino modenese, i luoghi più isolati e a rischio. Il fondo per l’attivazione e l’adeguamento di impianti di sicurezza nelle chiese è stato istituito nel 1998 e a partire da quell’anno sono stati installati nuovi sistemi antifurto in circa un centinaio di strutture con un investimento complessivo di oltre 800 mila euro.
Per il 2007 sono 13 le chiese modenesi coinvolte in questo progetto di sicurezza con una spesa pari a 59 mila euro cofinanziata dalla Provincia di Modena (33mila euro) e dalle Parrocchie e dall’Arcidiocesi di Modena (26mila euro).
Gli edifici interessati sono i Musei del Duomo di Modena, dove l’intervento è già stato realizzato in occasione della mostra “Romanica”, le antiche chiese di Fiumalbo, la parrocchiale di San Bartolomeo, la chiesa dell’Immacolata e il santuario della Beata Vergine del Costolo, la parrocchia della Beata Vergine del Rosario di Serramazzoni, la chiesa di Santa Maria degli Angeli di Spilamberto, l’oratorio della Beata Vergine delle Grazie a San Giacomo Roncole, la parrocchia della Natività di Maria a Magreta di Formigine, la chiesa di Vaciglio di Modena. Nella parrocchiale di San Silvestro a Fanano e nella parrocchia di San Michele a Gombola di Polinago oltre al potenziamento dei sistemi di sicurezza vengono rinforzate anche le porte.