E’ nato il primo Sistema archivistico intercomunale del territorio modenese: i Comuni di Nonantola, Bastiglia, Bomporto e Ravarino, la Partecipanza agraria di Nonantola e il Centro di documentazione della Provincia di Modena (CEDOC) hanno firmato una convenzione per integrare le risorse informative, umane e finanziarie destinate alla conservazione dei documenti.
I principali obiettivi del Sistema sono l’inventariazione informatizzata degli archivi per poter consultare i documenti online, la promozione e la valorizzazione delle raccolte, la realizzazione di percorsi didattici e formativi rivolti alle scuole, alle istituzioni culturali e ai cittadini.
«L’accordo intercomunale – sottolinea il nuovo presidente del CEDOC Alberto Molinari – è un esempio di cooperazione importante per la futura realizzazione, sulla rete bibliotecaria intercomunale attiva da tempo, di un sistema informativo archivistico che valorizzi i patrimoni documentali, che rappresentano la memoria storica delle comunità locali, e riqualifichi i servizi offerti ai cittadini rendendoli più fruibili».
Il coordinamento del sistema è affidato all’Archivio storico di Nonantola che conserva i documenti prodotti dalla comunità nonantolana a partire dal 1400, mentre gli Archivi storici di Bomporto, Ravarino e Bastiglia raccolgono documenti a partire dal 1800 circa. Aperto al pubblico già dal 1992, l’Archivio storico di Nonantola è affidato a un archivista, caso unico nella zona. A Nonantola è presente anche l’Archivio storico della Partecipanza agraria che ne conserva i documenti dal 1870 al 1965. La Partecipanza agraria è un’istituto di origine medioevale in vigore tutt’ora, un’ente morale che gestisce come proprietà collettiva i terreni agricoli che nel 1058 l’abate Gottescalco concesse all’intero popolo nonantolano dando inizio alla consuetudine dello sfruttamento comune dei beni dell’Abbazia di Nonantola, con l’obiettivo di legare con un vincolo fortissimo gli uomini alla loro terra. Il patrimonio fondiario collettivo nonantolano viene periodicamente ripartito a sorteggio tra i discendenti maschi delle antiche famiglie dei concessionari che oggi corrispondono a 22 cognomi e circa a un quarto della popolazione cittadina.