Il Parco Canile di Spilamberto è il primo progetto che viene finanziato nell’ambito del piano provinciale in tema di benessere animale per quanto riguarda la popolazione canina del territorio modenese. Si tratta di una struttura innovativa, pensata per dare una svolta al rapporto uomo animale come e’ stato concepito fino ad ora, quindi non più un canile tradizionale dove gli animali sono chiusi in gabbie e lì trascorrono la maggior parte della loro vita ma un luogo dove gli “ospiti” possono scorrazzare liberi negli ampi spazi di un parco recintato. Il parco stesso è poi pensato per essere aperto al pubblico e gli animali possono vivere per la maggior parte della giornata in assoluta libertà, interagendo tra di loro e con i visitatori.
«Serve un nuovo approccio sul benessere animale a partire da canili e gattili» afferma Maurizio Guaitoli, assessore alla Sanità e politiche sociali che coordina un Tavolo istituzionale che intende promuovere questo nuovo approccio anche a livello delle strutture gestite dai Comuni. «Ciò comporta la realizzazione di nuove strutture – aggiunge Guaitoli – che consentano un rapporto corretto e positivo tra uomo e animale, corretto dal punto di vista etologico e rispettoso delle esigenze di libertà e di movimento degli animali stessi. Proprio in questa direzione si muove il progetto del parco canile di Spilamberto che ha l’obiettivo di instaurare una nuova forma di convivenza uomo animale».
Il tema del benessere animale è una delle competenze dell’Assessorato alla Sanità della Provincia. In particolare sono previste attività di supporto in materia di tutela e controllo della popolazione animale. Per quanto riguarda la popolazione canina la Provincia definisce le priorità per gli interventi di costruzione o ristrutturazione di strutture di ricovero e gestisce con i Comuni l’informatizzazione dell’anagrafe canina.
Allo stato attuale in provincia di Modena vi sono 17 canili, quasi tutti comunali, che ospitano oltre 2.000 cani. I gattili invece sono cinque e in essi si trovano circa 500 gatti. Il servizio veterinario dell’Ausl stima poi che la popolazione di animali domestici presenti nelle famiglie modenesi si aggiri tra le 50 e le 70 mila unità, sia per i cani che per i gatti, per un totale complessivo della popolazione delle due specie animali che può essere tra le 100 e le 140 mila unità.
La Provincia di Modena ha quindi messo a punto un programma provinciale per una spesa complessiva prevista di un milione e 500 mila euro che parte dalla ricognizione dello stato attuale delle strutture esistenti e stima il fabbisogno dei nuovi interventi e miglioramenti.
Il Parco Canile di Spilamberto è il primo progetto del piano provinciale che viene finanziato e riguarda la realizzazione entro la fine del 2007 di un canile intercomunale che accorpa in unica struttura moderna e funzionale i canili esistenti nel distretto di Vignola. A tale scopo i Consigli comunali di Castelvetro, Guiglia, Marano, Savignano, Vignola e Zocca hanno approvato una convenzione per delegare il Comune di Spilamberto a realizzare l’opera suddividendosi gli oneri. Il costo complessivo della nuova struttura è previsto in 800 mila euro, la Regione Emilia Romagna contribuisce con 250 mila e i restanti 650 mila sono finanziati dal Ministero della salute.
“Il parco canile come nuova forma di convivenza uomo – animale” è stato poi il tema del convegno di giovedì 15 marzo che si è tenuto a Spilamberto. La giornata ha approfondito il tema delle politiche locali rivolte al benessere animale, partendo dall’analisi delle migliori pratiche. Si è così constatato che il Parco Canile di Spilamberto si va ad aggiungere a poche altre realtà nazionali aventi una progettualità di così ampio respiro. Tra queste ad esempio si può citare il caso del Parco Canile di Arese in provincia di Milano che ha presupposti simili a quelli del progetto modenese, con l’idea di un parco dove gli animali possano scorazzare liberi. Nel caso milanese poi sono parecchi i servizi offerti anche per i proprietari di animali domestici e non solo per i cani randagi ospiti: la tolettatura, il veterinario, l’asilo dove i padroni possono lasciare i loro compagni quando vanno a lavorare, la pensione per brevi o lunghi periodi. È inoltre possibile fare acquisti nel negozio specializzato in prodotti per animali che si trova all’interno.
«L’idea da cui siamo partiti – spiega Francesco Lamandini, sindaco di Spilamberto – è la possibilità di valorizzare ai fini di utilità pubblica una cava di ghiaia esaurita per realizzare il canile. La costruzione del nuovo canile è solamente il primo stralcio di un progetto più ambizioso e complessivo finalizzato a trasformare tutta l’area circostante in bio-parco dove la cittadinanza possa positivamente interagire con gli animali e l’ambiente naturale».
L’area prescelta è a ridosso del Percorso natura che congiunge Modena a Vignola affiancando il fiume Panaro.
Nel programma provinciale per il benessere animale tra la lista degli interventi segnalati dalla Provincia come prioritari ma ancora in attesa di essere finanziati figura anche una nuova struttura con funzioni a uso degli operatori per cani e gatti a Carpi, destinata a servire anche Novi, Soliera e Campogalliano (200 posti per cani e 250 per gatti). Nel piano è previsto anche un ricovero temporaneo per cani e gatti a Sestola mentre a Modena sono in cantiere un riadeguamento dell’Oasi felina e la costruzione di una struttura con funzioni di infermeria e ambulatorio veterinario adiacente al gattile intercomunale.