Il bilancio della Conferenza delle elette modenesi

Illustrato in Provincia il bilancio di legislatura dell'organismo costituito dalle donne modenesi elette e nominate negli enti locali, in Regione e al Parlamento. Agli amministratori che hanno adottato norme antidiscriminatorie viene consegnata la "Maglietta Rosa".

Mercoledì 25 febbraio presso la sede della Provincia è stato illustrato il bilancio delle attività svolte nel corso dell’ultima legislatura dalla Conferenza provinciale delle elette modenesi. Unico in Italia, tale organismo raggruppa tutte le donne modenesi elette e nominate negli enti locali, in Regione e al Parlamento.

Nel corso della conferenza stampa è stata mostrata anche la “Maglietta rosa” della Conferenza delle elette, che propone lo slogan “Più democrazia? Sì grazie“. Si tratta di un gadget di grande valore simbolico che viene consegnato al Presidente della Provincia e ai sindaci del territorio modenese, per avere promosso la partecipazione delle donne alla politica, inserendo negli Statuti una norma antidiscriminatoria al fine di garantire la presenza femminile nelle Giunte almeno al 30 per cento.

Oltre alla Provincia, sono 20 i Comuni modenesi che hanno modificato il proprio Statuto in tal senso, mentre sono nove quelli che hanno approvato l’ordine del giorno che porterà ad un futuro adeguamento a questa norma antidiscriminatoria. Modena e Carpi sono stati i primi. L’elenco comprende anche Campogalliano, Castelfranco, Castelnuovo Rangone, Cavezzo, Concordia, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano, Mirandola, Nonantola, Novi, San Felice, San Possidonio, Sassuolo, Savignano, Serramazzoni, Soliera, mentre Medolla e Finale hanno inserito solo una norma generica. I Comuni che hanno approvato l’ordine del giorno che porterà alla modifica dello statuto sono: Bastiglia, Montecreto, Montefiorino, Pievepelago, San Cesario, San Prospero, Sestola, Vignola, Zocca.

L’ordine del giorno per l’inserimento delle norme antidiscriminatorie negli statuti degli enti locali è stato votato nel febbraio del 2007 dalla Conferenza, partendo dal dato del forte deficit di presenze femminili nelle istituzioni italiane: in Parlamento le donne sfiorano solo il 20 per cento degli eletti, in Regioni e Comuni va addirittura peggio, con rispettivamente il 12 e il 16 per cento.

«Il nostro obiettivo – spiega Caterina Liotti, Presidente della Conferenza – è garantire una migliore rappresentazione della società e quindi un allargamento della democrazia e la maglia rosa che oggi abbiamo consegnato al Presidente della Provincia e che daremo ai sindaci indica il raggiungimento di un traguardo importante. In questo momento di crisi – conclude Liotti – non ci si può permettere di privarsi dei saperi e delle competenze delle donne».

Claudia Severi, Vice Presidente della Conferenza delle elette, sottolinea che «l’inserimento della norma antidiscriminatoria negli statuti è benvenuto ma per scongiurare che le donne di fatto vengano poste nelle retroguardie della politica è necessario che la dirigenza dei partiti si investa della questione. L’obiettivo è mettere in campo il valore aggiunto della sensibilità femminile per creare un cambiamento il più vicino possibile alle esigenze della popolazione».

La Conferenza Provinciale delle Elette di Modena è stata istituita in base all’art. 34 dello statuto della Provincia di Modena e si è insediata per la prima volta il 20 gennaio 2006. Questo organismo svolge “funzioni propositive in materia di partecipazione attiva delle donne alla vita politica e amministrativa, al fine di accrescere la presenza ed il ruolo delle donne nelle istituzioni e negli organismi di rappresentanza sociale, economica e culturale”. L’assemblea della Conferenza è costituita da 270 donne, tutte elette e nominate negli organi di governo degli Enti Locali modenesi, nel Consiglio e nella Giunta Regionale, nel Parlamento e nel Governo Italiano, nel Parlamento e nella Commissione Europea. L’assemblea si riunisce una volta all’anno in seduta plenaria. L’Esecutivo della Conferenza è costituito invece da 21 rappresentanti di tutte le forze politiche, che operano come assessore e consigliere nei comuni e in Provincia. Il Comitato di Presidenza è infine costituito da Presidente e Vice Presidente.

Pubblicato: 25 Marzo 2009Ultima modifica: 15 Aprile 2020