I rifiuti a Modena

I dati della raccolta differenziata nei primi sei mesi del 2010.
Oltre il 51%, cresce ancora grazie alla sensibilità dei cittadini.
Nel 2009 in calo i rifiuti prodotti

La raccolta differenziata nel modenese nel primo semestre del 2010 ha raggiunto la quota del 51,2 per cento delle 228 mila tonnellate di rifiuti complessivamente prodotte, con un ulteriore aumento rispetto al 50,9 per cento del 2009. I dati scaturiscono dalle elaborazioni condotte dall’Osservatorio provinciale rifiuti in base alle informazioni fornite da Comuni e dai gestori del servizio Aimag, Geovest ed Hera.

«Prosegue – sottolinea Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – la tendenza positiva riscontrata in questi ultimi anni. Si tratta di un risultato importante in linea con gli obiettivi del Piano provinciale rifiuti che ci permette di guardare con fiducia all’obiettivo strategico della riduzione al minimo del ricorso alle discariche. Il prossimo traguardo è raggiungere il 55 per cento previsto dal Piano. La crescita della differenziata è il risultato degli investimenti degli enti locali e delle aziende di servizio ma soprattutto della sensibilità dimostrata dai cittadini. Per incrementare ulteriormente questi risultati – aggiunge Vaccari – occorre estendere sistemi innovativi di raccolta porta a porta in diverse realtà, oltre a potenziare l’utilizzo delle stazioni ecologiche e riorganizzare la raccolta stradale. Grazie alla differenziata e al potenziamento del termovalorizzatore, il sistema modenese è autosufficiente ed equilibrato».

Tra i Comuni più “ricicloni” balza al primo posto Castelnuovo Rangone, con il 64,3 per cento, e Nonantola passa al secondo posto con il 62,1 per cento; a seguire Maranello (61,1), Bomporto (59,9) e Sassuolo (58,6). Tra le realtà principali, Modena sale al 49,3 per cento e Carpi arriva al 56,5, mentre in montagna Zocca arriva al 45,8 e Pavullo al 43,5. Superano il 50 per cento anche Bastiglia, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Fiorano, Formigine, Marano, Medolla, Mirandola, Novi, Ravarino, S.Cesario, S.Felice e Spilamberto.

Oltre ai dati sulla raccolta differenziata nei primi sei mesi del 2010, sono disponibili i dati definitivi sulla gestione dei rifiuti urbani nel 2009. Emerge che per la prima volta in dieci anni i rifiuti prodotti sono diminuiti: lo scorso anno sono stati prodotte 453 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani (652 chilogrammi per ogni modenese), quasi tre mila tonnellate in meno rispetto al 2008 nonostante oltre sei mila abitanti in più.

Come sono stati gestiti e smaltiti questi rifiuti? Il 50 per cento, proveniente dalla raccolta differenziata è destinato alle oltre 200 aziende modenesi del settore del recupero; lo 0,9 per cento, sempre proveniente dalla differenziata ma non recuperabile, viene smaltito in discarica; il 24,1 per cento finisce nel termovalorizzatore di Modena (nel 2009 sono stati “bruciate” circa 109 mila tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati per effetto delle procedure di avvio e rodaggio della nuova linea che a regime ha una potenzialità di 180 mila tonnellate); il 7,4 per cento viene avviato a impianti di selezione; il 17,6 percento nelle quattro discariche attive nel modenese, tre di Aimag (Medolla, Mirandola e Fossoli) oltre a quella di Hera a Zocca. La percentuale di rifiuti smaltiti in discarica è scesa dal 27,8 per cento del 2005 al 17,6 per cento attuale.

Pubblicato: 20 Ottobre 2010Ultima modifica: 16 Aprile 2020