Fino a domenica 26 aprile presso la Galleria Civica di Modena è visitabile “C’era una volta un anello…“, una mostra dedicata ai gioielli di Gabi Dziuba, presentati da Christian Philipp Müller. L’esposizione è organizzata e prodotta dalla stessa Galleria Civica in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’allestimento è stato realizzato nelle Sale Superiori di Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103. La curatrice della mostra è Cornelia Lauf.
Si tratta di una piccola ma significativa retrospettiva del lavoro di Gabi Dziuba, un’originale indagine sul confine fra arte e artigianato. Gabi Dziuba è un’artista tedesca che vive e lavora a Monaco. Ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive in Germania, Svizzera, Olanda, Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Australia. Dziuba ha cominciato a esporre i suoi gioielli dal 1982. Negli anni Settanta l’artista tedesca ha creato gioielli essenziali, anticipando soluzioni tipiche del piercing. Negli anni Ottanta i suoi gioelli diventano vistosi ed esagerati, mentre agli inizi degli anni Novanta invece troviamo forme surreali, gli orecchini diventano secchi o lanterne, e l’artista assimila delle forme dall’immaginario rock (per molti anni Gabi Dziuba è stata cantante solista del gruppo Die Schlüssel): ecco ciondoli a forma di chitarra elettrica, di teschio, di cilindro o di spada. Verso la fine degli anni Novanta i suoi lavori diventano decadenti e provocatori, compaiono ad esempio denti del giudizio e campanacci per i bovini.
Dziuba scopre soggetti per i suoi gioielli non solo nella cultura quotidiana, ma anche nelle sottoculture. Trae principalmente ispirazione dal movimento punk e dal suo atteggiamento di protesta. Pervasa da una gioia di sperimentare mista ad un’insaziabile curiosità, Gabi Dziuba studia minuziosamente la natura e le convenzioni dell’oreficeria per poi andare esattamente contro alle norme, esprimendo così una forma di ribellione con la combinazione di elementi pressoché incompatibili tra loro. Il movimento punk sfida le convenzioni, la società consumista e le classi medie, andando completamente contro il lusso della gioielleria. Tuttavia, Gabi Dziuba combina questi due aspetti, utilizza prevalentemente materiali tradizionali come l’oro, l’argento e le pietre preziose ma arriva poi a creare gioielli che rappresentano quasi una parodia della gioielleria, gioielli ricchi di differenze, contraddizioni e contrasti, gioielli assolutamente originali che non rientrano in alcuno schema e che finora rappresentano pezzi unici nell’arte dell’oreficeria. Alla fine non è possibile collocare con precisione Gabi Dziuba in una corrente o movimento specifico, si può comunque affermare che l’artista ha spesso creato gioielli anticipando stili e mode poi confluiti nello street style come nella “haute couture” del gioiello.
I pezzi selezionati per la mostra ripercorrono la storia della produzione artistica di Gabi Dziuba, si tratta di originali in oro, argento e pietre preziose, la metà dei quali realizzati in collaborazione con alcuni dei più importanti artisti della scena contemporanea tedesca fra cui Martin Kippenberger, Heimo Zobernig, Hans-Jörg Mayer e Günther Förg. Tra questi gioielli ve ne sono alcuni a forte contenuto umoristico ed ironico: diventano monili preziosi un cappello a cilindro o la chiave di un ipotetico maniero, un boccale da birra, un ciondolo di brillanti con la scritta Scheisse (merda) o l’anello con il pugno chiuso in argento e ametista del 2008.
I gioielli esposti in apposite vetrine si rapportano con l’installazione ideata da Christian Philipp Müller, un artista che lavora prevalentemente con lo spazio. In occasione della mostra è stato realizzato anche un catalogo, con grafica a cura dello stesso Christian Philipp Müller, testi di Cornelia Lauf, Anne Schloen e Angela Vettese.
L’orario per visitare la mostra è nei giorni feriali dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sabato, domenica e festivi orario continuato dalle 10.30 alle 18. Lunedì viene osservata la chiusura settimanale. L’ingresso è gratuito.
Per informazioni:
Galleria Civica di Modena
tel. 059.2032883
email galcivmo@comune.modena.it