Guercino e le incisioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento

Al Fotomuseo Panini di Modena fino all'1 marzo in mostra 50 incisioni realizzate dal Guercino e da altri artisti vissuti nel seicento, settecento e ottocento. Diverse le tecniche utilizzate, come acquaforte, bulino e litografia.

Fino a domenica 1 marzo al Fotomuseo Panini di Modena è possibile visitare la mostra “Guercino e le incisioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento“. Si tratta della tappa modenese di una esposizione itinerante, in precedenza già allestita nella Pinacoteca di Cento e nel Museo del Risorgimento di Ferrara e programmata nel mese di maggio presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. L’iniziativa è prodotta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, ed è stata realizzata a cura di Salvatore Amelio, Graziano Campanili e Fausto Gozzi.

La mostra presenta 50 incisioni realizzate dal Guercino (due sono sicuramente attribuite al maestro centese, un S. Giovannino ed un S. Antonio da Padova), da artisti del settecento a lui contemporanei, come Ludovico Lana, Giovanni Battista Pasqualini, Oliviero Gatti, e da altri maestri vissuti nel diciottesimo e diciannovesimo secolo, tra cui Jean Pesne, Francesco Bartolozzi, Giovanni Battista Piranesi, Francesco Rosaspina, che a lui si sono ispirati. Le opere esposte fanno parte di una raccolta di 1033 incisioni acquisite dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (FE), una collezione unica al mondo per la dettagliata documentazione dell’attività artistica di uno dei più grandi pittori del Seicento.

Sono numerosi i temi trattati nelle incisioni, dagli studi di anatomia ai ritratti di soggetti religiosi, dai paesaggi ai soggetti di genere. Diverse anche le tecniche utilizzate: acquaforte, bulino, litografia. La mostra comprende inoltre una sezione fotografica dedicata alle opere del Guercino, con riproduzioni (positivi e negativi su vetro) realizzate a metà del Novecento a cura dello studio Orlandini.

Il Guercino, all’anagrafe Giovanni Francesco Barbieri, nacque a Cento nel 1591 e morì a Bologna nel 1666. Il soprannome deriva dal suo strabismo. Il pittore emiliano mostrò fin da piccolo talento per il disegno e la pittura e il padre decise di sostenerlo in questa sua passione. Divenuto famoso, nel 1617 fondò una scuola di pittura a Cento. Nel 1621 si spostò a Roma per lavorare ad opere commissionategli da Papa Gregorio XV. Ritornato a Cento nel 1625, continuò poi ad operare fino alla morte nelle terre emiliane, facendo base nel suo studio bolognese.
La produzione del Guercino è considerata fra le più cospicue e le più studiate di tutta la storia dell’arte mondiale. Per dare un’idea quantitativa, si sa per certo che oltre 5000 disegni, suoi e dei suoi nipoti, si trovavano a Cento agli inizi del ‘700. Inoltre sono quasi 400 le opere pittoriche del Guercino sparse nei principali musei del mondo: in Italia ad esempio alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, agli Uffizi di Firenze, alla Pinacoteca di Brera a Milano, in diverse sedi prestigiose a Roma, e anche alla Galleria Estense di Modena, mentre all’estero ad esempio alla National Gallery di Londra, al Metropolitan Museum di New York, all’Ermitage di San Pietroburgo e alla Staatliche Gemäldegalerie di Dresda.

La mostra “Guercino e le incisioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento” è corredata da un catalogo Minerva Edizioni. L’orario di visita è quello del Fotomuseo, ovvero lunedì dalle 15 alle 17, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito.

Il Fotomuseo Panini di Modena è il frutto dell’evoluzione dell’esperienza delle Raccolte fotografiche modenesi nate nel 2001. Il nucleo principale della collezione conta oltre 200mila fotografie che documentano ogni aspetto della storia di Modena dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino alla fine della Seconda Guerra mondiale. Il Fotomuseo ha un patrimonio di un milione e mezzo di foto storiche, duecentomila cartoline italiane e straniere, quattromila volumi sulla fotografia e la storia locale, oltre 80.000 fotografie digitalizzate e consultabili attraverso il sito. Dotato di ben 130 metri quadrati di ambienti per la conservazione delle raccolte a condizioni microclimatiche controllate, il Fotomuseo conta anche una delle piu’ ampie collezioni italiane di cartoline regionali, italiane e di carattere militare.

Per informazioni:
Fotomuseo Panini
Via Giardini 160, Modena
tel. 059.224418
e-mail info@fotomuseo.it

Pubblicato: 03 Febbraio 2009