In occasione del Festival della Filosofia 2008 sul tema della Fantasia, la Sala delle Vedute del Palazzo dei Pio in piazza Martiri a Carpi ospita un’importante mostra dedicata a Giovan Battista Piranesi, un architetto, disegnatore ed incisore di grande fama vissuto nel diciottesimo secolo. La mostra si intitola “Visioni di carceri e rovine” e rimane aperta al pubblico con ingresso gratuito nei 3 giorni del Festival dal 19 al 21 settembre in modo continuativo, con orario dalle 9 alle 23 (inaugurazione ufficiale sabato 20 alle 18.30).
L’esposizione dedicata a Piranesi propone innanzitutto le 16 incisioni della serie “Carceri di invenzione”, immagini di architetture fantastiche, di pura fantasia – in piena sintonia col tema del Festival – che mostrano enormi sotterranei a volta, con scale e prospettive ai limiti dell’assurdo, la presenza ovunque di possenti macchinari, ruote, cavi, pulegge e leve. La serie di immagini esposta al Palazzo dei Pio venne pubblicata nel 1761 e poi successivamente nel 1770 in una versione rielaborata con accentuazione dei contrasti del chiaroscuro, per l’ottenimento di un effetto più teatrale. Una primissima versione della serie dedicata alle carceri risale al 1750 e comprende 14 delle 16 incisioni definitive.
Completa la mostra carpigiana una scelta di 14 vedute, ulteriori immagini di fantasia tratte da una vastissima produzione di opere che rielaborano ed interpretano in modo originale vedute di rovine reali dell’antica Roma, con l’intento di esprimere ed esaltare la grandiosità del passato.
Nato a Mogliano Veneto nel 1720 e contemporaneo del Canaletto, nelle sue opere Giovan Battista Piranesi risente certamente delle influenze del vedutismo veneziano del 1700, a cui si aggiungono una comprensione da specialista della progettazione ingegneristica e architettonica, nonchè un’enorme capacità immaginativa.
Dopo alcuni anni passati a Venezia impegnato in ambito ingegneristico (collaborava nella progettazione delle difese costiere della Laguna veneta), si interessò in seguito all’arte della decorazione, all’illusione e alla prospettiva. Nel 1740 si recò a Roma, città dove poi morì nel 1778, e rimase totalmente affascinato dalla grandiosità dell’architettura romana antica. Dopo aver appreso le tecniche dell’incisione e dell’acquaforte, realizzò una prima serie di incisioni che apparvero pubblicate nel 1745 come “Varie Vedute di Roma Antica e Moderna“. Tra il 1748 ed il 1774 creò un’altra sequenza, le “Vedute di Roma“, e nel 1756 pubblicò quattro volumi di viste degli antichi monumenti romani, “le Antichità Romane de’ tempo della prima Repubblica e dei primi imperatori“. In parecchie delle sue opere imitò fedelmente le rovine romane realmente esistenti, resti di grandi monumenti del passato, a cui fornì con la sua immaginazione le parti mancanti, aggiungendo accessori come vasi, altari, tombe, condendo il tutto con un abilissimo gioco di luci ed ombre.
L’opera centrale di Piranesi rimane quella delle “Carceri d’invenzione“, oggetto della mostra carpigiana, e se le sue riproduzioni delle rovine reali e ricostruite di Roma esercitarono una forte influenza durante il Neoclassicismo, le incisioni delle carceri immaginarie influenzarono il Romanticismo, il Surrealismo ma anche le scenografie teatrali del ‘700, lasciando tracce nella modernità persino nelle scenografie di diversi film.
La vasta attività incisoria di Piranesi comprende circa mille esemplari, e molte delle lastre incise da Piranesi sono conservate nella Calcografia Nazionale di Roma.
La mostra dedicata a Piranesi rimane visitabile anche dopo la fine del Festival della Filosofia e fino a domenica 23 novembre, pagando in questo caso il normale biglietto di ingresso del percorso museale del Palazzo dei Pio, con visita dal martedì al giovedì solo su richiesta dalle 10 alle 13, mentre venerdì, sabato e festivi l’orario è dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Chiusura settimanale il lunedì. L’ingresso è gratuito anche i giorni 27 e 28 settembre, in occasione della giornata del Contemporaneo, l’evento nazionale dedicato all’arte moderna.
Per informazioni:
Musei di Palazzo dei Pio
Tel. 059/649955-9363
email musei@carpidiem.it