Gas a Rivara, no della Commissione tecnica

Il progetto del deposito gas a Rivara bocciato dalla Commissione tecnica istituita dalla Provincia di Modena.
Secondo gli esperti la valutazione di impatto ambientale non può che essere negativa: “E’ impraticabile, irrisolte le criticità del progetto”

«La valutazione di impatto ambientale non può che essere negativa». E’ questa la conclusione a cui è arrivata la commissione di esperti voluta dalla Provincia di Modena e dall’Unione dei Comuni dell’Area nord per esprimere un parere sul nuovo progetto della Independent Gas Management (ora associata a Erg Italia) per la realizzazione di un deposito di gas sotterraneo a Rivara. Il giudizio è espresso analizzando innanzitutto la documentazione integrativa allo studio di impatto ambientale del progetto che per gli esperti «ha messo in evidenza l’insufficiente approfondimento e la lacunosa rappresentazione di tematiche determinanti per la formulazione di un giudizio di compatibilità ambientale pienamente consapevole».

Per la commissione tecnica sul progetto di deposito di gas a Rivara rimangono «del tutto irrisolte le numerose e rilevanti criticità sinteticamente descritte nel presente elaborato». In particolare, per gli esperti, risultano tuttora privi di adeguata dimostrazione diversi elementi tra cui la resistenza e impermeabilità della roccia di copertura, che dovrebbe costituire la barriera di contenimento del gas; la presenza e le caratteristiche del sistema di faglie che interessano il complesso strutturale, all’interno del quale si propone l’opera; il grado di porosità e fratturazione della roccia serbatoio, anche in relazione alla effettiva capacità del serbatoio stesso; l’attendibilità delle “analisi costi – benefici” in relazione alle gravi incertezze legate agli elementi di cui ai punti precedenti.

La relazione della commissione (sei tecnici più un avvocato) è stata presentata mercoledì 28 ottobre alla Giunta della Provincia alla commissione consiliare. 

«Un giudizio netto – commentano Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente, e Alberto Silvestri, sindaco di S.Felice sul Panaro in rappresentanza dell’Unione dei Comuni dell’Area nord – ancora più netto di quello espresso sul progetto precedente nel 2007, probabilmente per le maggiori conoscenze ora disponibili sulla materia e per la presenza in questa commissione di più competenze specifiche rispetto alla precedente. La relazione confuta tutte le tesi che miravano a offrire garanzie in termini di sicurezza, garanzie che per la commissione non ci sono. Il progetto, quindi, è impraticabile».

I componenti della commissione sono i professori Doriano Castaldini (geomorfologo), Ezio Mesini e Francesca Verga (entrambi esperti di ingegneria dei giacimenti di idrocarburi), Francesco Mulargia (previsione dei terremoti e rischio sismico), Marco Mucciarelli (sismologo), il geologo Antonio Scaglioni e l’avvocato Anna Maria Vandelli. Il coordinamento della commissione è affidato a Alberto Pedrazzi, dirigente del servizio Impatto ambientale della Provincia di Modena.

Il progetto rappresenta un’integrazione di quello presentato nel 2007, come richiesto dalla commissione per la Valutazione dell’impatto ambientale (Via) del ministero dell’Ambiente. Il parere della commissione fa parte del percorso relativo alla Via di competenza del ministero dell’Ambiente con il coinvolgimento, nella conferenza dei servizi, della Regione che a sua volta ha chiesto, appunto, il parere degli enti locali interessati.

Pubblicato: 28 Ottobre 2009Ultima modifica: 21 Aprile 2020