Si apre, con il primo degli incontri informativi in programma giovedì 17 maggio, il 5° bando del Fondo innovazione che mette a disposizione delle imprese dieci milioni di euro di finanziamenti agevolati per sostenere investimenti in innovazione tecnologica, gestionale-organizzativa e commerciale. Il bando e già disponibile per la consultazione sul sito www.fondoinnovazione.it e le imprese potranno presentare le domande, esclusivamente on line scaricando il modulo dal sito, da lunedì 4 giugno e fino al 25 giugno. Possono accedervi le piccole e medie imprese (e loro consorzi) con non più di cento addetti, appartenenti ai settori del manifatturiero e dei servizi alla produzione con almeno un’unità operativa nella provincia di Modena.
Il Fondo innovazione, istituito nel 2005, è promosso dalla Provincia, dal Comune di Modena, dalla Camera di Commercio, dall’Unione Comuni modenesi Area nord, dall’Unione Terre di castelli e da dieci Comuni del territorio. Si prevede che, con questo 5° bando, possano essere finanziate circa 70 imprese, che si andranno a sommare alle 269 ammesse all’agevolazione nelle prime quattro edizioni. In totale, dalla sua istituzione, il Fondo ha messo a disposizione delle imprese 40 milioni di euro che si sommano agli attuali 10 milioni.
«Il Fondo – spiega Daniela Sirotti Mattioli, assessore provinciale alle Politiche per l’economia locale – ha lo scopo di rafforzare il credito alle imprese e al contempo di rilanciare la crescita economica mettendo a disposizione delle piccole e medie imprese che innovano 10 milioni di euro di credito agevolato a tassi particolarmente contenuti e assistiti dalla garanzia dei confidi. È uno strumento efficace al quale la Provincia riconosce una particolare rilevanza e per questo, nonostante la notevole contrazione delle risorse a nostra disposizione, abbiamo ulteriormente incrementato di 500 mila euro la nostra partecipazione andando così a concorrevi complessivamente per 3 milioni e mezzo di euro».
«L’attuale orientamento per l’assegnazione di contributi dal Fondo innovazione è in linea con altre strategie di sostegno all’economia locale promosse dall’amministrazione comunale – afferma Daniele Sitta, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Modena – e in particolare mi preme sottolineare l’accompagnamento di giovani e piccole imprese innovative a partire dall’idea imprenditoriale fino a costruire un business plan, dalla impostazione della richiesta di contributi fino all’avviamento dell’azienda vera e propria».
E Stefano Bellei, segretario generale della Camera di Commercio, aggiunge che «il bando del Fondo innovazione rappresenta un’opportunità per le imprese al fine di ottenere finanziamenti a tassi agevolati per investimenti in innovazione, strategia sulla quale occorre necessariamente puntare proprio in questo momento di grave crisi dei mercati».
Il Fondo innovazione è costituito da un fondo di provvista pubblico rotativo, che copre il 30 per cento dell’ammontare dei finanziamenti alle imprese, e da risorse bancarie a tasso agevolato che coprono il restante 70 per cento. Il fondo di provvista rotativo, costituito dagli enti pubblici promotori, è di circa 8,4 milioni di euro (la Provincia di Modena contribuisce con 3 milioni e mezzo in conto capitale, la Camera di commercio con 3 milioni, il Comune di Modena con 900 mila euro e gli altri Comuni e Unioni aderenti con il restante). A queste risorse si sommano circa 900 mila euro in spese correnti versati a partire dal 2005 dagli enti promotori per il fondo di abbattimento del tasso di interesse.
Le risorse concorrono a offrire mutui quadriennali del valore massimo di 200 mila euro e minimo di 30 mila, con garanzia dei confidi del 50 per cento e a tassi di interesse agevolati. Infatti, l’azione cumulata del fondo rotativo pubblico di provvista e del contributo pubblico di abbattimento del tasso di interesse dell’1,75 per cento, oltre a spread bancari concordati per tre classi di rating, porta alla definizione di tassi di interesse che sulla base, ad esempio, dell’Euribor di aprile vanno dal 1,97 per cento per le imprese più virtuose a 3,12 per cento per quelle con rischio rilevante.
Aderiscono al Fondo i Consorzi fidi dell’artigianato e industria Fidindustria Emilia Romagna, la cui filiale di Modena è anche ente gestore, e Unifidi Emilia Romagna, e gli istituti bancari Unicredit, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare – San Geminiano e San Prospero. Oltre alla Provincia, alla Camera di Commercio e al Comune di Modena, partecipano l’Unione dei Comuni dell’Area nord, l’Unione Terre dei castelli, i Comuni di Campogalliano, Carpi, Castelfranco, Fiorano, Maranello, Nonantola, Novi, San Cesario, Sassuolo, Soliera.