Da giovedì 26 a domenica 29 agosto a Finale Emilia è in programma la quarta edizione di Noir, un festival dedicato ad un genere soprattutto letterario che si occupa di crimini, investigazioni e misteri. Il programma della rassegna prevede incontri con gli scrittori, tra cui Raul Montanari, proiezioni di film di Dario Argento, concerti, una serata con delitto, una Notte Nera tutta al femminile, un omaggio alla poetessa Alda Merini e nell’ultima giornata un focus sul “gotico padano” e sui luoghi misteriosi dell’Emilia Romagna. Il Festival Noir è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Emilia con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena.
“È proprio il coinvolgimento di tutta la città – commenta l’assessore provinciale Gian Domenico Tomei – il pregio di una manifestazione che parte da un genere narrativo particolare ma che riesce a parlare anche ai non appassionati”. E l’obiettivo specifico di questa edizione, come spiega Fernando Ferioli, assessore alla Cultura del Comune di Finale, “è proprio allargare la platea dei partecipanti soprattutto, con l’apertura al fantasy, ai più giovani”.
Considerato in letteratura un sottogenere del “giallo”, il noir o romanzo nero non si interessa tanto di sfidare il lettore a trovare i colpelvoli dei delitti, quanto invece pone l’attenzione sulla comprensione delle motivazioni sociologiche e psicologiche dei personaggi, proponendo spesso il punto di vista dei criminali. Al genere letterario noir corrisponde anche un genere cinematografico che fa della cupezza il suo elemento più rappresentativo, sia per quel che riguarda i contenuti, sia per gli aspetti formali, come ad esempio il forte uso del chiaroscuro e quindi proprio del colore nero. Il genere noir riguarda anche il teatro e in un certo qual modo anche la musica, quantomeno quella che contribuisce a creare le atmosfere da brivido, cupe e melanconiche dei film legati a questo genere.
Il festival Noir si apre la sera di giovedì 26 agosto alle 21 presso il Giardino di Villa Finetti con la proiezione dei due film di Dario Argento “L’uccello dalle piume di cristallo” (1970) e “Il gatto a nove code” (1971).
Il festival prosegue venerdì 27 agosto alle 18.30 con l’inaugurazione presso i Sotteranei del Castello delle Rocche della mostra di pittura “Arte Nera”, a cura del “Club delle Arti”.
Alle 21 presso il Giardino di Villa Finetti intervengono i primi due scrittori, Barbara Baraldi e Francesco Barbi.
Mirandolese di nascita, Barbara Baraldi ha esordito nel 2007 col romanzo “La ragazza dalle ali di serpente” (Zoe). Ha poi vinto diversi premi come scrittrice di racconti noir. Successivamente ha pubblicato diversi romanzi tra cui nel 2010 “Lullaby – La ninna nanna della morte” (Castelvecchi), fino all’ultimo “Scarlett” (Mondadori Editore), di genere fantasy per ragazzi.
Francesco Barbi (Pisa, 1975) è insegnante di matematica e fisica nella scuola superiore. Da sempre inventore e costruttore di storie, ha pubblicato nel 2010 il romanzo d’esordio “L’Acchiapparatti” (Baldini Castoldi Dalai Editore), una delle più belle e inaspettate sorprese del panorama del Fantasy italiano, in cui convivono spunti gotici, psicologici e fantastici, suspense e orrore, tenerezza e ilarità. Elementi che vengono messi in ulteriore risalto da personaggi curiosi e improbabili, decisamente fuori dagli schemi.
La seconda giornata del festival si conclude alle 22.15 presso il Cortile ex scuola materna, dove va in scena la “serata con delitto“, uno spettacolo teatrale in due atti intitolato “La banca della morte“, a cura della Compagnia “Quelli che il delitto”. La partecipazione all’evento è gratuita ma l’iscrizione è obbligatoria (tel. 0535.788179).
Sabato 28 agosto la Notte è Nera e tutta al femminile.
Si inizia alle 19.30 presso il Cortile dell’ex scuola materna con un aperitivo letterario in compagnia delle scrittrici emergenti Arianna e Selena Mannella, gemelle autrici a quattro mani dei romanzi “Il gioco beffardo del destino (2010, Albatros Editore) e in precedenza “Tra di noi, il mare”, vincitore del Booktrailers Fest 2009. Le due gemelle vivono in Piemonte, collaborano con una rivista enogastronomica di Firenze e saltuariamente con riviste letterarie.
Segue alle 21 la presentazione dell’antologia “Alle signore piace il nero” (Sperling & Kupfer Editori), con l’intervento di Donatella Diamanti, Daniela Losini e Licia Giaquinto, ovvero 3 delle 14 autrici che hanno partecipato a questa pubblicazione dedicata a storie di delitti, crimini e misfatti al femminile.
Donatella Diamanti, esperta sceneggiatrice ed autrice teatrale, ha esordito nel 2010 con “La restauratrice di matrimoni” (Sperling & Kupfer Editori), un romanzo in cui la protagonista viene ingaggiata per una bizzarra attività, quella di rimettere in piedi matrimoni appassiti dall’abitudine e dalla noia, tra scene tragicomiche e situazioni grottesche.
Daniela Losini è giornalista, si occupa di cinema e si interessa di noir, thriller e horror, ha pubblicato diversi racconti e scrive regolarmente per alcuni blog, tra cui quello dell’antologia noir presentata a Finale Emilia.
Licia Giaquinto è nata in Irpinia, ha vissuto a Parigi e ora tra Bologna e Amalfi. Ha scritto testi per il teatro, partecipato a diverse raccolte ed antologie di racconti e pubblicato i romanzi “Cuori di nebbia” nel 2007 e il recente “La Ianara” (Adelphi), una trama fitta di storie e di magia.
La Notte Nera prosegue alle 22.30 con il concerto intitolato “Anima femminile in musica”, in cui Alessandra Gelfini al pianoforte e Michaela Bilikova Bozzato al violino eseguono brani di Clara Wieck Schumann, Lili Boulanger, Cecile Chaminade e Germaine Tailleferre.
La Notte Nera si conclude a mezzanotte al castello con un omaggio alla grande poetessa e scrittrice milanese Alda Merini, recentemente scomparsa. In programma lo spettacolo “Poesia spartita”, interpretato da Mara Redeghieri, ex cantante del gruppo rock alternativo Ustmamò scioltosi nel 2003, con accompagnamento musicale di Nicola Bonacini al contrabbasso. Al termine è prevista una “colazione” a lume di candela.
L’ultima giornata del festival, domenica 29 agosto, si apre alle 18.30 presso il Giardino di Villa Finetti con la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Raul Montanari, il romanzo “Strane cose, domani” (Baldini Castoldi Dalai Editore), definito dallo stesso autore un “post noir”. In questa opera l’approfondimento delle sfumature psicologiche dei personaggi sembra infatti superare definitivamente il tema del delitto, dell’indagine, dei temi tipici del genere che pure Montanari ha contribuito a ravvivare nel panorama letterario italiano. Prima di questo volume, Montanari ha pubblicato dal 1991 ad oggi una quindicina di romanzi prevalentemente di genere noir e almeno altrettante opere minori partecipando a varie raccolte ed antologie. Tra l’altro, nel 2007 Montanari ha curato per l’editore Baldini Castoldi Dalai l’antologia horror “Incubi”, di scrittori italiani. Gli ultimi due appuntamenti del festival focalizzano l’attenzione sull’Emilia Romagna e i suoi misteri.
Alle 21 presso il Cortile dell’ex scuola materna intervengono gli autori Claudio Bartolini e Ruggero Adamovit per presentare il libro “Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati.” (Le Mani Editore), con la partecipazione dell’attore Lino Capolicchio. Il volume indaga sulla cinematografia del regista bolognese, in particolare su quella serie di film che caratterizzano questo filone “gotico padano”, così come definito dagli stessi autori, ovvero “La casa dalle finestre che ridono” (1976), “Zeder” (1983), “L’arcano incantatore” (1996) e il recente “Il nascondiglio” (2007), in cui Avati trasfigura i propri luoghi d’infanzia fino a renderli fabbriche di terrore, contenitori di ossessioni e raccapriccianti segreti. Il dialogo tra gli autori e il regista riportato nel libro consente di comprendere a fondo le dinamiche filmiche e narrative attraverso cui Pupi Avati veicola la paura nell’animo degli spettatori.
Il festival Noir 2010 si conclude alle 22.30 presso i Sotterranei del Castello con la presentazione del libro “Emilia Romagna misteriosa” (Castelvecchi Editore), alla presenza dell’autore Matteo Bortolotti e con accompagnamento musicale a cura di Ian Zulli alla chitarra. Tra luoghi consacrati al culto del maligno e monumenti esoterici, Emilia Romagna Misteriosa racconta storie di luoghi infestati da fantasmi, narra le vicende degli amanti del Castello Estense, le avventure della fata Bema di Montechiarugolo e spiega i misteri dei 666 archi di Bologna. Si tratta di una guida anomala fatta di racconti sorprendenti, spesso sconosciuti agli stessi abitanti della nostra regione.
Nell’area del festival rimangono attivi per tutta la durata della manifestazione l’angolo Self Restaurant e la libreria “L’Isola che non c’è”.
Per informazioni:
Ufficio Cultura Comune di Finale Emilia
tel. 0535.788179
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