A Fiumalbo tra lunedì 23 e martedì 24 agosto si festeggia il Santo Patrono San Bartolomeo Apostolo. Si tratta di un evento che si ripete da secoli, uno spettacolo affascinante in cui tutto il paese viene illuminato a fiamma viva.
La sera della vigilia, il 23 agosto, torce, lumi, fiaccole e candele illuminano le vie dell’antico borgo medievale. Surreale è la visione del fiume, sul quale ardono migliaia di lumini, che lo trasformano in un corso d’acqua incandescente. Suggestiva è anche la visione dell’antica Rocca che sovrasta il paese: il promontorio dove si erge viene completamente illuminato con grosse fiaccole. La magia del paesaggio fa da cornice alla Processione con la statua del Santo accompagnata dalle antiche Confraternite dei Bianchi e dei Rossi, nei tradizionali costumi e con stendardi che si conservano da secoli. Conclude la serata un grande spettacolo pirotecnico. Il 24 agosto, giorno che il calendario dedica a San Bartolomeo, ha luogo la tradizionale fiera con le bancarelle per le vie del paese. La sera alle 21 si concludono i festeggiamenti con una grande tombolata nel centro storico , a cui tutti possono partecipare.
La tradizione cristiana narra che San Bartolomeo Apostolo, originario di Cana in Galilea, venne martirizzato scuoiato della pelle. Il martirio di San Bartolomeo venne ripreso nei secoli da pittori di arte sacra e l’immagine forse più famosa è quella nel Giudizio Universale della Cappella Sistina, dove Michelangelo dipinge San Bartolomeo che mostra proprio la propria pelle. Le reliquie originali di San Bartolomeo sono conservate a Benevento in una Basilica a lui dedicata.
Anche a Fiumalbo sorge una chiesa intitolata a San Bartolomeo, eretta nelle sue attuali forme nel 1592, come avverte un’iscrizione incisa sull’architrave della porta principale. La stessa iscrizione riporta un’altra data, il 1220, ed è probabile che questo sia l’anno di consacrazione di una primitiva chiesa tardoromanica, sui cui resti è stata poi eretta l’attuale chiesa parrocchiale dedicata al Santo patrono. Dell’antica chiesa rimangono alcuni elementi scultorei, mentre bellissimo e ben conservato è l’architrave del portale.
Le origini di Fiumalbo si perdono indietro nei secoli ma è certo che un primo nucleo abitativo esisteva già nel 1038. Fiumalbo è oggi un comune di circa 1.300 abitanti situato nell’alto Appennino modenese, al confine con la Toscana. Il nome deriva molto probabilmente da “Flumen Album” (fiume bianco), con chiara allusione allo spumeggiare delle acque dei torrenti che circondano il paese. Il borgo è situato infatti presso la confluenza del rio Acquicciola e del rio delle Pozze che, unendosi, vanno a formare lo Scoltenna. Nel 2001 il borgo di Fiumalbo è stato premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club, il marchio di qualità turistico ambientale destinato alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Oltre alla chiesa di San Bartolomeo, da ricordare tra i monumenti anche il rinascimentale Oratorio di S. Rocco, l’Oratorio dell’Immacolata e quello di S. Caterina in cui ha sede il Museo di Arte Sacra.
Un’altra occasione per vedere il paese trasformato dalle luci è nel periodo natalizio, quando ogni due anni viene allestito un presepe vivente e il borgo medievale viene illuminato solo dalle fiaccole. Anche il giorno di martedì grasso a Carnevale si tiene una tradizionale fiaccolata, in cui alcuni volontari, sorreggendo grandi e pesanti fiaccole, percorrono di corsa il centro del paese dal Seminario a Ca’ Monia, alla confluenza dei due corsi d’acqua, dove viene infine acceso un grande falò.
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