Sei artisti di fama internazionale come docenti, una trentina di iscritti ai workshop di danza contemporanea provenienti in gran parte da paesi europei ed extraeuropei, sette giorni dedicati alla danza contemporanea, con un omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia. È quanto propone la prima edizione del festival internazionale di danza contemporanea “Dancewoods”, in programma a Maranello da lunedì 27 giugno a domenica 3 luglio.
Organizzato dall’omonima associazione, il festival ha il patrocinio del Comune di Maranello, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna. La jam session in programma il 30 giugno, organizzata nell’ambito del programma di “Maranello in Giugno”, avrà il contributo del Consorzio Maranello Terra del Mito e sarà organizzata in collaborazione con il Comune di Maranello, il Museo Ferrari e il Maranello Made in Red Café. Il filo conduttore della jam session sarà un omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia e all’automobile che simbolicamente la Ferrari ha voluto dedicare a questo evento. I danzatori partecipanti al festival e i docenti faranno un’improvvisazione danzata aperta a tutto il pubblico. L’inizio della performance è previsto alle ore 17 all’interno del Museo Ferrari, per proseguire poi all’esterno lungo le vie di Maranello e approdare, intorno alle 19, al Ferrari Store in via Abetone inferiore 19 e, intorno alle 20, al Cafè Made in Red di piazza Libertà.
«Un’occasione importante – sottolinea Mario Galli, vicepresidente della Provincia di Modena con delega alla Promozione del territorio e delle sue eccellenze – per valorizzare la ricchezza della nostra terra, come dimostra la scelta di dedicare l’appuntamento-clou, la jam session aperta al pubblico, alla Ferrari, simbolo non solo di Modena ma del made in Italy».
Il festival Dancewoods è un progetto che ha come obiettivo la totale immersione nelle ultime tendenze della danza contemporanea. Sede principale delle attività (worskshop, seminari e performance di danza) sarà l’agriturismo Il Luoghetto di Torre Maina, scelto dagli organizzatori per valorizzare l’aspetto della vita contemporanea più affine alla natura.
«In questo luogo immerso nel verde delle colline – spiega Marianna Miozzo, direttore artistico del festival – gli artisti ospiti e i partecipanti dei vari laboratori di danza convivranno per una settimana, condividendo i vari momenti della giornata, ma soprattutto si divertiranno a danzare, a sperimentare e a scoprire nuovi stili in rottura con i metodi convenzionali e che si stanno sviluppando in Europa negli ultimi anni, in linea con le nuove tendenze della danza contemporanea».
Sei docenti, espressione delle diverse tendenze della danza contemporanea, saranno impegnati nella realizzazione dei workshop di Dancewoods Festival: si tratta di Bruno Caverna, Teri Weikel, Josè Reches, Valeria Alonso, Sara Garcia Guisado e Marianna Miozzo.
Bruno Caverna è un danzatore di origini brasiliane, con una lunga storia di capoeria, danza contemporanea, acrobatica, contact improvisation e Qi Gong.
L’americana Teri Weikel lavora per lunghi periodi sia a New York, alla Donald Byrd Dance Foundation, in qualità di coreografa e maitre de ballet, che a Los Angeles, al California Institute of the Arts, come coreografa e docente della cattedra di danza contemporanea.
Pedagogo, performer, coreografo, creatore e direttore artistico della compagnia La Piel Danza, lo spagnolo Josè Reches è vincitore del 3º premio nel Certamen Coreografico di Madrid.
L’argentina Valeria Alonso è attrice, danzatrice, direttrice teatrale, coreografa e video-artista.
La spagnola Sara Garcia Guisado dirige la Compagnia di teatro-danza Nadaquever: il suo linguaggio artistico è composto da movimento, poesia visiva e sonora, suono, silenzio, gesto e musica dal vivo.
Infine la modenese Marianna Miozzo, direttrice artistica del Festival, è diplomata in danza contemporanea al Real Conservatorio profesional de danza Mariemma di Madrid, studia con diversi coreografi e danzatori in Spagna, Italia, Germania, Austria e a New York, fa parte delle compagnie La cabra e Nadaquever.