Commemorazione della strage di Bologna

La Provincia di Modena partecipa alla cerimonia per ricordare l'attentato del 2 agosto 1980 della stazione di Bologna e per non dimenticare tutte le altre stragi terroristiche.

Una delegazione della Provincia di Modena partecipa alla cerimonia di commemorazione del 26° anniversario della strage di Bologna, in programma mercoledì 2 agosto 2006 nella città felsinea.
Il programma della giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi si apre al Parco della Montagnola dove fino alle 8.30 sono attese da tutta Italia le staffette podistiche “Per non dimenticare”.
Alle ore 9.15 in Piazza Nettuno è previsto il punto di ritrovo per il corteo, con i Gonfaloni delle città, che prosegue poi lungo via dell´Indipendenza. Il vice presidente della Provincia di Modena Maurizio Maletti, accompagnato da un gruppo della Polizia provinciale con il gonfalone dell’ente fanno parte di questo corteo che è atteso alle ore 10.10 alla stazione centrale di Bologna, il luogo della strage del 2 agosto 1980.
Dopo l’incontro con il Presidente della regione Vasco Errani alla stazione si tengono gli interventi di Paolo Bolognesi presidente dell´Associazione familiari vittime della strage alla stazione di Bologna, di Sergio Cofferati sindaco di Bologna e di Giulio Santagata ministro per l´Attuazione del programma di governo.

Il protocollo cerimoniale prosegue alle ore 11.15 con la partenza di un treno straordinario per San Benedetto Val di Sambro dove vengono deposte corone alle lapidi in memoria delle vittime degli attentati ai treni Italicus e 904 Napoli-Milano.
Alle ore 11.30 presso la Cattedrale di San Pietro l´arcivescovo Carlo Caffarra celebra la Santa Messa in memoria delle vittime delle stragi. Il programma della Giornata termina alle ore 21 in Piazza Maggiore con il concerto conclusivo della dodicesima edizione del “Concorso internazionale di composizione 2 agosto”, organizzato dalla città di Bologna con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Tra le iniziative collaterali alla manifestazione si segnala anche l´emissione straordinaria di un francobollo commemorativo del valore di 0,60 euro e di una cartolina.

Sabato 2 agosto del 1980 alle ore 10.25 esplose alla stazione ferroviaria di Bologna un ordigno a tempo contenuto in una valigia abbandonata nella sala d’aspetto. L’esplosione uccise ottantacinque persone, ferendone oltre duecento. Si tratta del più grave attentato mai compiuto in Italia. Esso si inserì in un momento molto difficile nella storia italiana degli ultimi cinquanta anni, nel periodo dei cosiddetti “anni di piombo” quando il paese fu attraversato da gravi contrasti sociali. Quegli anni furono caratterizzati dall’azione politica violenta di gruppi estremisti di destra e di sinistra, con l’obiettivo di provocare la crisi delle strutture democratiche dello Stato.

Per ricordare la strage, la ricostruzione della stazione ha mantenuto il buco nel muro causato dall’esplosione nella sala d’aspetto: la fenditura è tutt’oggi presente e visibile, così come parte del pavimento originale. Allo stesso scopo è stato mantenuto intatto uno degli orologi nel piazzale antistante la stazione ferroviaria che segna le 10,25.

Attraverso una complicata e discussa vicenda politica e giudiziaria si giunse ad una sentenza definitiva di Cassazione il 23 novembre 1995 che confermò l’ergastolo, come esecutori dell’attentato, per i terroristi neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro (che si sono sempre dichiarati innocenti) e la condanna per depistaggio di Licio Gelli, dell’ex agente del SISMI Francesco Pazienza e degli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte.
I mandanti e gli ispiratori politici della strage non sono mai stati resi noti.

Pubblicato: 01 Agosto 2006Ultima modifica: 23 Aprile 2020