Autorizzazione Integrata Ambientale

Per gli allevamenti intensivi di suini e pollame c'è l'obbligo di presentare entro il 30 settembre la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale.

Per allevamenti suinicoli e avicoli di grandi dimensioni sono in arrivo nuove scadenze europee in materia di lotta all’inquinamento: si tratta della cosiddetta Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

L’Unione Europea ha una serie di disposizioni comuni in merito all’autorizzazione degli impianti industriali per le questioni inerenti l’impatto ambientale e l’inquinamento. Queste disposizioni sono esposte nella cosiddetta direttiva IPPC del 1996, recepita dall’Italia con il Decreto Legislativo n. 372 del 1999. IPPC sta per Integrated Pollution Prevention and Control (Prevenzione e Riduzione Integrate dell’Inquinamento). Essenzialmente, la direttiva IPPC tratta la riduzione dell’inquinamento dai vari punti di emissione nell’intera Unione Europea. Tutti gli impianti elencati in un Allegato alla direttiva devono ottenere un’autorizzazione dalle autorità competenti nei vari paesi dell’Unione Europea. Senza quest’autorizzazione, gli impianti non possono proseguire la loro attività. Le autorizzazioni devono tenere in considerazione l’intera prestazione dell’impianto nei confronti dell’ambiente, ossia emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, produzione di rifiuti, uso delle materie prime, efficienza energetica, rumore, prevenzione degli incidenti, gestione dei rischi.
L’autorizzazione integrata ambientale fissa contestualmente le condizioni e le modalità di esercizio dell’impianto per le quali si ha il rispetto del decreto in questione e sostituisce ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione ambientale.
A livello di prevenzione c’è l’obbligo di adottare le migliori tecnologie disponibili e debbono altresì essere adottate tutte le misure per assicurare un’elevata protezione ambientale in fase di gestione dell’impianto mentre deve essere predisposto un piano nel caso di cessazione dell’attività per evitare rischi di inquinamento successivo.
L’eventuale adeguamento degli impianti esistenti deve essere concluso entro il 2007.

Il 31 maggio 2006 era la data ultima per presentare le richieste di autorizzazione per le imprese operanti nei settori delle Attività energetiche, della Produzione e trasformazione dei metalli, dell’Industria dei prodotti minerali, dell’Industria chimica, della Gestione dei rifiuti e di una serie di altre attività.

Relativamente agli impianti per l’allevamento intensivo di pollame con più di 40.000 posti pollame e di suini con più di 2.000 posti suini da produzione (di oltre 30 kg), o 750 posti scrofe, la scadenza per la presentazione delle domande è il 30 settembre 2006.
Nel territorio modenese delle 2128 aziende che spandono reflui zootecnici su suolo agricolo l’obbligo di presentare la domanda di Autorizzazione Ambientale Integrata secondo i requisiti citati coinvolge 230 aziende di cui circa 80 sono allevamenti di suini presenti nell’area di pianura.

«La procedura di Autorizzazione integrata ambientale – commenta Graziano Poggioli, Assessore provinciale all’Agricoltura e alimentazione – è un provvedimento molto innovativo che permette di passare dalla parcellizzazione degli atti per matrice ambientale ad un unico provvedimento autorizzativo che sostituirà tutte le principali autorizzazioni ambientali ed entrerà nel merito anche dell’utilizzo delle risorse naturali e dell’energia, esaminerà l’impatto sonoro e così via nel quadro delle migliori tecniche di gestione e tecnologie disponibili a livello europeo».

L’esercizio delle funzioni amministrative inerenti il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per gli allevamenti è in carico al Servizio agro ambiente dell’assessorato Agricoltura e alimentazione. Per le industrie di altro tipo l’area provinciale di riferimento è quella dell’Ambiente e Sviluppo Sostenibile, Ufficio Autorizzazioni Integrate IPPC.

Per quanto riguarda la forma di inquinamento tipico prodotto dagli allevamenti intensivi di animali, da alcuni anni è attivo il “Progetto reflui zootecnici“, un database destinato ad essere integrato nel Sistema Informativo Ambientale della Provincia (Siam) a sua volta collegato al progetto Sinapoli (banche dati condivise fra Regione, Provincie ed Arpa ). La finalità è quella di realizzare procedure di gestione dei catasti ambientali per il rilascio delle autorizzazioni ambientali e delle attività di controllo ad esse collegate.

Pubblicato: 27 Luglio 2006Ultima modifica: 09 Luglio 2020