Al via nuovo anno scolastico

Sono centomila gli studenti modenesi.
Millecinquecento studenti in più rispetto allo scorso anno che avranno a disposizione duecento insegnanti in meno

Sono centomila i ragazzi modenesi, dai piccolissimi delle scuole d’infanzia agli studenti delle superiori, che si apprestano a entrare in aula per il nuovo anno scolastico. Millecinquecento studenti in più rispetto allo scorso anno che però, in seguito ai tagli del ministero dell’Istruzione, avranno a disposizione duecento insegnanti in meno.

«Quello che sta cominciando, con il via alla riforma della scuola superiore, è un anno cruciale – commenta Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione – nel quale più che mai la scuola, gli studenti e le famiglie avrebbero bisogno di serenità, fiducia e motivazione nonché di un deciso investimento sia di risorse che di autorevolezza per il compiuto svolgimento del loro compito. Ci troviamo invece in una situazione di incertezza che, e lo dico anche come insegnante, si rifletterà inevitabilmente sull’organizzazione delle attività didattiche e quindi sulla qualità dell’offerta formativa». Come spiega l’assessore, i tagli voluti dal ministero e definiti “lineari”, nella pratica «diventano indiscriminati perché applicati ai numeri assoluti senza tenere conto, come nel nostro caso, dell’incremento demografico degli studenti».

A Modena è stato assegnato solo un terzo dei docenti richiesti, rispetto all’organico di diritto, per far fronte ai bisogni della scuola, per di più arrivati, grazie all’intervento dell’Ufficio scolastico regionale e della Regione, in tranche successive. Ne sono stati assegnati 18 sugli oltre 60 indicati, da ultimo, la scorsa settimana, due insegnanti per la scuola d’infanzia rispetto della soglia minima di quattro ritenuti indispensabili per poter mantenere le sezioni aperte lo scorso anno, sui 16 comunque necessari. «Un metodo di lavoro – sottolinea l’assessore Malaguti – che ci impedisce ancora oggi, a pochi giorni dall’ingresso degli alunni in aula, di sapere con precisione il numero delle classi e degli studenti per classe».

Le cifre per ordine di scuola, comprendenti sia le statali che le paritarie, sono: poco più di ventimila bambini alle scuole d’infanzia; 30.400 alle elementari; 18.500 alle scuole medie; trentamila alle superiori. Diversamente dalle tendenze segnalate nel resto d’Italia, a Modena non si sono registrate fughe dai licei classici e hanno resistito bene anche le scuole professionali: «Un’attestazione di fiducia delle famiglie nell’offerta formativa già presente sul territorio e che rappresenta un’utile indicazione nell’anno in cui ci apprestiamo a definire i nuovi indirizzi scolastici», afferma l’assessore che il primo giorno di scuola, martedì 14 settembre, sarà all’Ipsia Ferrari di Maranello per partecipare insieme agli studenti all’iniziativa regionale “Una scuola grande come la regione”.

Un sostegno alle scuole modenesi, per l’anno scolastico in partenza, pari a circa cinquecentomila euro arriva dalla Regione che ha stanziato complessivamente tre milioni di euro nella logica del supporto all’autonomia scolastica e per mantenere i livelli raggiunti dal proprio sistema scolastico a fronte dei tagli governativi.

La Provincia di Modena ha inoltre investito oltre un milione e 700 mila euro nei lavori di adeguamento per migliorare servizi e sicurezza nei 32 istituti superiori di competenza.

Durante la pausa estiva dell’attività didattica, la Provincia ha realizzato interventi per un importo complessivo di oltre un milione e 700 mila euro per migliorare i servizi e la sicurezza. A questi lavori si aggiungono quelli avviati da tempo per la realizzazione della nuova sede del Cattaneo di Modena e per l’adeguamento sismico del Baggi di Sassuolo.

Tra i lavori realizzati, nuovi collegamenti informatici e un nuovo impianto elettrico all’insegna del risparmio energetico al Barozzi e il rifacimento degli infissi al liceo San Carlo. Opere di miglioramento di servizi igienici, scale, serramenti, parapetti, impianti elettrici, coperture fino alle sistemazioni varie di piccola entità hanno inoltre interessato gli istituti Cattaneo, Muratori, Tassoni, Corni, Selmi, Fermi, Venturi e Guarini.

Interventi all’istituto Ferrari di Maranello, al Meucci e al Vallauri di Carpi e allo Spallanzani di Vignola hanno completato l’adeguamento delle prevenzioni antincendio e ulteriori lavori di adeguamento sono stati realizzati al Luosi di Mirandola, al Fanti di Carpi, al Formaggini, al Volta e al Don Magnani di Sassuolo, al Paradisi e al Levi di Vignola.

Pubblicato: 10 Settembre 2010Ultima modifica: 06 Luglio 2020