sicurezza stradale “on line” con i web spot 1da rete di sicurezza messaggi salvavita per i giovani

La sicurezza stradale viaggia sul web con l’obiettivo di raggiungere con messaggi utili i ragazzi più giovani, quelli più esposti al rischio di incidenti. E’ l’obiettivo della campagna promossa dalla Provincia di Modena nell’ambito dell’attività di Rete di sicurezza e presentata in anteprima mercoledì 17 ottobre nel corso di un seminario tecnico che ha permesso di approfondire il programma di interventi per oltre due miliardi di lire che il ministero alle Infrastrutture ha finanziato con 993 milioni, oltre un milione di euro, considerandolo il primo nella graduatoria nazionale.


“Per i più giovani gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte e infortunio grave” ha ricordato Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali introducendo i primi tre “web spot” che nei prossimi giorni saranno lanciati dal sito “www.retedisicurezza.modena.it” e che presto verranno seguiti da altri sui diversi aspetti dei rischi e delle cause degli incidenti stradali.


Si parte con l’invito a non guidare dopo aver bevuto alcolici (in continuità con l’iniziativa “Sicuro che torno” promossa in collaborazione con le scuole guida modenesi), con le cosiddette “stragi del sabato notte” e con il rischio velocità in un’agghiacciante carrellata dei falsi miti al volante: in autostrada è più sicuro andare forte, quando si guida non ci si stanca, le auto di adesso hanno sistemi per frenare in pochi metri…


“Gli stili sono diversi, così come le modalità di comunicazione – spiega Razzoli – che, pur nella semplicità degli strumenti grafici, fanno leva su immagini e sollecitazioni emozionali, a volte anche con crudezza, con il “pugno nello stomaco”, ma mai fine a se stesso”.


Il lavoro è frutto di approfondimenti con esperti del settore e gli spot sono stati “testati” nei giorni scorsi con educatori e responsabili delle associazioni giovanili (dall’Arci alle Acli, fino al Provveditorato) raccogliendo suggerimenti e consigli per la loro diffusione e per le prossime realizzazione.


“La prospettiva è proprio quella di una campagna di comunicazione che si caratterizzi anche per una certa continuità” aggiunge Razzoli ricordando gli spot potranno saranno utilizzati anche per invii in posta elettronica e, insieme ad altri materiali di approfondimento, saranno a disposizione di scuole e agenzie educative per iniziative di formazione.

Pubblicato: 17 Ottobre 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005