programma d’area per il distretto della ceramica”90 miliardi di investimenti per lo sviluppo sostenibile”

Interventi ambientali sul Secchia e sul torrente Tiepido, opere di riqualificazione della mobilità e dei centri urbani a Sassuolo, Maranello, Fiorano, Formigine alle quali si aggiungono i lavori di recupero del Castello di Levizzano a Castelvetro. Sono i principali interventi previsti per il modenese nel Programma d’area per il distretto della ceramica che, siglato nelle corse settimane, è all’esame in questi giorni dei Consigli comunali e mercoledì 17 ottobre sarà proposto il Consiglio provinciale. L’approvazione definitiva da parte della Regione è in programma entro il mese di ottobre.


Il Programma d’area prevede solo per il modenese finanziamenti per oltre 21 miliardi da parte degli enti locali, con il contributo di 11 miliardi dalla Regione. “Ma la cifra complessiva degli investimenti sfiorerà i 90 miliardi – annunciano gli assessori Maurizio Maletti (Programmazione) e Andrea Casagrande (Viabilità e trasporti) – visto che sono previsti anche interventi dei privati per quasi 50 miliardi per la realizzazione dei “transit point”, il ripristino dei poli estrattivi e i progetti di riqualificazione urbana. E a questi si aggiungono 19 miliardi per opere sulla Pedemontana”. Le risorse verranno utilizzate per la realizzazione del tratto tra la Nuova Estense e via Montanara con ponte sul torrente Tiepido, compresa la creazione di accessi sfalsati tra Fiorano e Maranello.


Il Programma d’area rappresenta una modalità di programmazione negoziata svolta tra la Regione, le Province di Modena e Reggio, 11 Comuni modenesi e reggiani, altri soggetti pubblici o a partecipazione pubblica, con il coinvolgimento delle parti sociali e dei soggetti privati interessati. “E’ un buon risultato che tutti abbiano condiviso il documento elaborato dal gruppo di lavoro” commenta Maletti ricordando che “nella cornice del Programma, e integrati con gli altri interventi, bisogna comprendere anche gli investimenti già previsti nell’area, per una cifra che supera ampiamente i 200 miliardi e che porta il totale complessivo a sfiorare i 300”.


“Verranno realizzate opere indispensabili per il distretto – aggiunge Casagrande – nel quadro di uno sviluppo sostenibile che ha bisogno di nuove infrastrutture, ma anche di riqualificare centri urbani e ambiente. E non stiamo parlando di sogni, ma di opere reali, con avanzato stato di progettazione e con impegni economici per il prossimo biennio, quindi con alto indice di concretezza”.


Ai 182 miliardi dell’Anas per la Modena – Sassuolo e il tratto Ergastolo – Bazzano della Pedemontana, infatti, si aggiungono due miliardi e 250 milioni dell’Atcm per la linea ferroviaria e la qualificazione della stazione di Formigine, gli interventi nel campo della formazione e delle politiche del lavoro (sei miliardi e 650 milioni tra Fondo sociale europeo, Regione e Provincia), le opere di valorizzazione e ripristino ambientale (800 milioni della Provincia per il percorso ciclabile lungo il Secchia e i 12 miliardi del Magistrato del Po per la briglia sul fiume in zona San Michele) e il recupero del Castello di Formigine (300 milioni dalla Regione) e il primo stralcio dell’intervento al Castello di Levizzano (due miliardi e mezzo al ministero, 700 milioni dal Comune).


Per interventi di bonifica dei siti ceramici inquinati in territorio modenese e reggiano, inoltre, sono in arrivo finanziamenti per 25 miliardi e 600 milioni da parte del ministero dell’Ambiente. Con questi fondi saranno ripuliti 17 siti inquinati da rifiuti ceramici individuati da un accordo del 1996 da Regione, Province di Modena e Reggio Emilia, Comuni e Assopiastrelle. Di questi siti quattro sono nel modenese e 13 nel reggiano. Per le aree non pubbliche il protocollo prevede un intervento dei privati pari al 50 per cento della spesa prevista.


Dei quattro siti da bonificare nel modenese, tutti appartenenti a privati, uno si trova a Solignano di Maranello a pochi metri dal torrente Tiepido: l’intervento completa un opera di bonifica e messa in sicurezza avviata da tempo, nell’area in questione, dagli enti locali (Regione, Provincia e Comune). Gli altri siti che saranno bonificati sono ubicati tutti nel Comune di Sassuolo.

Pubblicato: 15 Ottobre 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005